expand_lessAPRI WIDGET

I terapeuti piangono da soli: come può reagire un terapeuta alla morte di un suo paziente?

La psichiatra Weiss, di fronte alla perdita di un paziente, mette a nudo se stessa, i suoi sentimenti, e riflette sul tema della morte dei propri pazienti.

Di Marina Morgese

Pubblicato il 08 Lug. 2015

Cosa succede al terapeuta che perde un suo paziente? Nell’articolo consigliato la psichiatra Robin Weiss, trovatasi di fronte alla difficile esperienza di avere in terapia un paziente che riceve una diagnosi infausta, mette a nudo se stessa, i suoi sentimenti e pensieri, riflettendo sul tema della morte dei propri pazienti.

Ricevere la notizia di qualcuno a noi vicino, ahimè, venuto a mancare è una delle esperienze più tristi e inspiegabili che ci possa capitare.

John Bowlby ha elencato quattro fasi del lutto che colpiscono chi subisce la morte di una persona importante, colui che resta solo ad affrontare l’amarezza e la disperazione, che è la prima fase appunto; segue poi un intenso desiderio e la ricerca della persona perduta. Nella terza fase vi è spesso disorganizzazione: la persona affranta si chiude in se stessa, provando a volte delusione verso una realtà fatta solo di ricordi dell’altro e non della sua presenza. La fase finale prevede una riorganizzazione della propria vita: il dolore man mano si riduce e si comincia ad avvertire un ritorno alla normalità. La persona deceduta viene ora ricordata con un senso di gioia, mista comunque sempre a tristezza.

Cosa succede però al terapeuta che perde un paziente?

Alcuni lettori avranno, purtroppo, già vissuto questa esperienza: qual è stato il vissuto? Nell’articolo consigliato la psichiatra Robin Weiss, trovatasi di fronte alla difficile esperienza di avere in terapia un paziente che riceve una diagnosi infausta, mette a nudo se stessa, i suoi sentimenti e pensieri, riflettendo sul tema della morte dei propri pazienti. La psichiatra giunge alla conclusione che i terapeuti piangono da soli.

La relazione terapeutica prevede un rispettare i limiti, non si può diventare amici dei pazienti e condividere con loro aspetti al di fuori della terapia, eppure, come sottolinea Weiss, nell’arco di quei 50-60 minuti di seduta, il terapeuta diventa per il paziente il winnicottiano genitore sufficientemente buono.

La stessa psichiatra sottolinea come pochi incontri sono così profondamente onesti, e quindi intimi e questo genera profondi sentimenti, un particolare tipo di amore per il cliente.

Eppure, ai funerali del suo paziente, Weiss è lì in ultima fila, munita di fazzoletti. Vede davanti a sé tutti i personaggi che ha conosciuto dai racconti del suo paziente, non sono più solo parole e aneddoti, sono persone vere adesso, che piangono e si consolano per la morte del loro amico. Weiss si sente sola, non c’è nessuno per lei con cui condividere i ricordi del suo paziente e insieme riderne o piangerne…ma del resto i terapeuti piangono da soli.

I pull open my file cabinet drawer and extract several charts: patients who’ve died while I was treating them over the last 20 years that I’ve been in private practice as a psychiatrist. I am gathering material to write about how therapists feel when a patient dies. I make a couple of observations.

How Therapists Mourn?
Consigliato dalla Redazione

I terapeuti piangono da soli: come può reagire un terapeuta alla morte di un suo paziente? - Immagine: 10761605
Our grief happens alone, behind closed doors.
Tratto da: New York Times

 

Per continuare la lettura sarete reindirizzati all’articolo originale … Continua  >>

 


Tutti gli articoli di State of Mind su Relazione Terapeutica
Piangere in seduta
Piangere in psicoterapia, se vissuto in sintonia con il terapeuta può diventare un’esperienza significativa che favorisce il progresso del trattamento
Conversazioni con Giovanni Liotti su trauma e dissociazione Volume 2 (2024) – Recensione
Ardovini, La Rosa e Onofri ci propongono un distillato del pensiero di Liotti sulla centralità dell’alleanza nella relazione terapeutica
‘O famo strano: psicoterapia sul water – Problemi di privacy e setting ai tempi della terapia online
La psicoterapia online solleva numerose questioni in merito alla privacy e alla violazione del setting terapeutico. Perché?
Perché la prima seduta di psicoterapia non dovrebbe essere gratuita
Svolgere la prima seduta gratuita di psicoterapia può danneggiare pazienti e terapeuti, inficiando anche la qualità del servizio offerto
Perché cercare informazioni online sul nostro terapeuta? E se fosse lui a cercare noi? – Psicologia digitale
Cosa succede quando i pazienti cercano informazioni online di carattere personale sul proprio terapeuta? E quando è il terapeuta a farlo?
Se menti al terapeuta
La tendenza a mentire in terapia è comprensibile alla luce di diversi meccanismi interpersonali, approfondiamo le principali motivazioni
Il contratto terapeutico: la bussola che ci indica la strada per tornare a stare meglio
Il contratto terapeutico è un accordo tra terapeuta e paziente che stabilisce aspettative, confini, diritti e doveri di entrambe le parti durante la terapia
La vergogna del terapeuta (2023) di Gianpaolo Salvatore – Recensione
Il libro “La vergogna del terapeuta” esplora in modo originale un tema in cui terapeuta e paziente condividono fattori di vulnerabilità
Terminare la relazione con il proprio terapeuta
La fine della terapia e del rapporto tra paziente e terapeuta implica una transizione importante e rappresenta un momento cruciale
Carl Rogers: l’architetto della relazione terapeutica
Carl Rogers ha infranto le barriere tradizionali, sostenendo l’autodeterminazione e l’autorealizzazione come chiavi della crescita
Lo stato interessante (2022) di Valentina Albertini – Recensione
"Lo stato interessante" discute i potenziali cambiamenti nel setting indotti dalla gravidanza della terapeuta e come darne comunicazione
Linguaggio del terapeuta: analisi e approcci computazionali
Approcci computazionali e analisi del linguaggio: il futuro della ricerca in psicoterapia
In una ricerca di Miner et al. (2022) è stato sperimentato un approccio computazionale per studiare il linguaggio dei terapeuti durante la psicoterapia
Irvin Yalom l'approccio dell'autore tra esistenzialismo e relazione terapeutica
Irvin D. Yalom, tra esistenzialismo e relazione terapeutica
Nell'approccio esistenzialista di Irvin Yalom, ciò che accede in seduta e nella relazione costituisce una delle fonti di materiale più rilevanti per la terapia
Self-disclosure: utilità e raccomandazioni per i terapeuti
Cos’è la self-disclosure del terapeuta
La self-disclosure del terapeuta, normalizzando le esperienze del paziente e umanizzando il terapeuta, sembra aumentare l'efficacia del trattamento
Disturbi di personalità e relazione terapeutica: le reazioni del terapeuta
Quali sono le reazioni del terapeuta ai diversi disturbi di personalità?
I disturbi di personalità tendono ad evocare reazioni emotive più fastidiose e problematiche, che sembrano essere coerenti tra gli psicoterapeuti
Ghosting in psicoterapia: quando il terapeuta smette di rispondere
Il mio terapeuta non ha più risposto: il fenomeno del ghosting in psicoterapia
Dato l’impatto emotivo sul paziente e la violazione etica che costituisce, il ghosting in terapia ha recentemente goduto di approfondita attenzione clinica
La relazione terapeutica (2022) di Antonio Semerari - Recensione del libro_
La relazione terapeutica. Storia, teoria e problemi (2022) di Antonio Semerari – Recensione
Il libro espone l'evoluzione del concetto di relazione terapeutica nelle varie incarnazioni temporali e le domande cliniche a cui questa nozione ha risposto
Relazione terapeutica: riflessioni a partire da Platone e Ludwig Binswanger
A proposito della relazione terapeutica – Platone e Ludwig Binswanger
Il concetto di relazione terapeutica ha origini antiche che possono essere ritrovate nel pensiero filosofico di diversi personaggi
Psicoterapia con l’emisfero destro di (2022) di A. N. Schore - Recensione
Psicoterapia con l’emisfero destro (2022) di Allan N. Schore – Recensione
"Psicoterapia con l’emisfero destro" invita a vedere come ciascuno di noi sia abitato da distretti cerebrali e somatici da scoprire e conoscere in terapia
Quali sono le caratteristiche del terapeuta e del paziente che favoriscono una buona alleanza?
Le caratteristiche del paziente e del terapeuta che influiscono sull’alleanza terapeutica
Ackerman e Hilsenroth (2003) hanno rilevato e analizzato alcune caratteristiche che ogni terapeuta dovrebbe avere per una buona allenza terapeutica
Carica altro
Si parla di:
Categorie
SCRITTO DA
Marina Morgese
Marina Morgese

Caporedattrice di State of Mind

Tutti gli articoli
ARTICOLI CORRELATI
cancel