Le persone con la vena artistica potrebbero avere il 17% in più di probabilità, rispetto alla popolazione generale, di essere portatori delle varianti genetiche legate a schizofrenia e disturbo bipolare.
L’essere visto come una persona creativa presenta spesso due facce della stessa medaglia: a volte si attira incomprensione da parte degli altri, basti pensare a quando eravamo piccoli e i nostri maestri proprio non capivano perché quel bambino si ostinasse a disegnare unicorni colorati e cavalieri con spade infuocate mentre tutti gli altri rappresentavano casette e gattini; d’altra parte però avere estro creativo risulta anche una caratteristica positiva: il pensare fuori dagli schemi, il creare dal nulla opere ricche di bellezza e originalità è senza dubbio motivo di ammirazione da parte degli altri (e anche noi donne sappiamo bene il successo che riscuotono i poeti maledetti!).
Un recente studio, tuttavia, mette in luce una correlazione che potrebbe suscitare una certa preoccupazione nei più creativi: esaminando il materiale genetico da più di 86.000 individui in Islanda sono state individuate le varianti genetiche legate ad un rischio maggiore di schizofrenia e disturbo bipolare. I ricercatori hanno poi cercato queste varianti in un gruppo di oltre 1.000 soggetti, membri delle società nazionali di artisti, tra cui artisti visivi, scrittori, attori, ballerini e musicisti. Il risultato? Le persone con la vena artistica hanno il 17% in più di probabilità, rispetto alla popolazione generale, di essere portatori delle varianti genetiche legate alle condizioni di salute mentale di cui sopra.
L’autore dello studio Kari Stefansson spiega come i risultati dello studio non avrebbero dovuto destare sorpresa, perché per essere creativi, è necessario pensare in modo diverso dalla massa.
Alan Manevitz, psichiatra al Lenox Hill Hospital di New York, non coinvolto nello studio, ha commentato comunque tali risultati sostenendo che gli autori dovrebbero forse meglio definire di quale tipo di creatività si sta parlando: potrebbe esserci differenza tra le persone che si definiscono creative, e le persone che in realtà lavorano in professioni creative.
Manevitz offre tuttavia una possibile interpretazione dei risultati dello studio, per conoscerli (e per saperne di più sull’argomento) vi rimando però alla lettura dell’articolo consigliato…o sarete così creativi da provare a immaginare quali sono state le sue conclusioni?
Creativity May Be Genetically Linked with Psychiatric DisordersConsigliato dalla Redazione
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