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Bilinguismo, creatività e funzioni esecutive: why two languages are better than one

Nonostante ci siano prove di una migliore performance nella creatività e nelle funzioni esecutive nel bilinguismo non è chiaro come questa influenza avvenga

Di Francesca Naldi, Helga Cristina Avellis, Gloria Vecchi

Pubblicato il 18 Mar. 2022

Se il bilinguismo migliora le prestazioni in alcune funzioni cognitive, e se queste funzioni cognitive sono a loro volta legate alla creatività, il bilinguismo potrebbe aumentare la capacità creativa attraverso il miglioramento del funzionamento cognitivo.

 

Introduzione

La creatività è l’atto di tramutare idee originali e fantasiose in realtà. È caratterizzata dalla capacità di percepire il mondo in modi nuovi, di trovare schemi nascosti, di fare collegamenti tra fenomeni apparentemente non collegati e di trovare soluzioni (Sternberg & Lubart, 1995). Alcuni studi hanno suggerito che la creatività può essere influenzata da differenti variabili cognitive, come le funzioni esecutive, l’attenzione selettiva, la velocità di elaborazione, e dal fatto di essere bilingue (Kharkhurin, 2017). Tuttavia, l’influenza del bilinguismo sulla creatività non è ben nota. Secondo la teoria di Cummins (1983) i bilingui devono raggiungere un certo livello di competenza in entrambe le lingue per sviluppare un migliore controllo cognitivo. In linea con ciò, è stato dimostrato che coloro che possiedono una maggiore padronanza di entrambe le lingue tendono a mostrare livelli più alti di creatività rispetto a quelli in cui emerge la prevalenza di una lingua sull’altra (Lee & Kim, 2011). Oltre alla creatività, il bilinguismo influenza anche altre funzioni neurocognitive, tra cui le funzioni esecutive (Bialystok, 2011). Esse consistono nella generazione, nel mantenimento e nella regolazione di strategie volte a raggiungere gli obiettivi di un dato compito (Barkley, 2012). Si ritiene che le funzioni esecutive giochino un ruolo fondamentale nel momento in cui i bilingui devono passare da una lingua all’altra, quindi selezionare la lingua richiesta e inibire la lingua indesiderata.

La letteratura su creatività, bilinguismo e cognizione avanza l’ipotesi che, se il bilinguismo migliora le prestazioni in alcune funzioni cognitive, e se queste funzioni cognitive sono a loro volta legate alla creatività, il bilinguismo dovrebbe aumentare la capacità creativa attraverso il miglioramento del funzionamento cognitivo (Ghonsooly & Showqi, 2012). Nonostante sussistano prove per una migliore performance nella creatività e nelle funzioni esecutive nelle persone bilingui e per la relazione tra creatività e funzioni esecutive (Edl et al., 2014), non è chiaro se le funzioni esecutive agiscono come mediatori nella relazione tra bilinguismo e creatività.

Uno studio su bilinguismo, creatività e funzioni esecutive

Sampedro e Peña (2019) hanno tentato di dipanare la questione analizzando il ruolo di diverse funzioni neurocognitive (funzioni esecutive, attenzione selettiva e velocità di elaborazione) nella relazione tra il livello di bilinguismo e la creatività. In questo studio sono stati coinvolti 224 studenti di Biscay, una provincia del territorio Basco in Spagna. Nel ‘País Vasco’ esistono due lingue ufficiali: spagnolo e basco. Di conseguenza le scuole possono avere classi spagnole, basche, bilingue o trilingue (+inglese).

Per misurare i livelli di creatività dei partecipanti sono state selezionate delle attività dal Torrance Test of Creative Thinking (Torrance, 1966; Jiménez, Artiles, Rodríguez, and García, 2007; Jiménez, Artiles, Rodríguez, & García, 2007), di cui tre principali, che consistevano nella costruzione di un’immagine, nel completamento di immagini parzialmente disegnate e creare un’immagine con delle linee predefinite. La prima attività consisteva nel creare un’immagine utilizzando degli ovali, la seconda nel completare delle figure non definite basandosi su più idee possibili e l’ultima nel creare delle immagini partendo da due linee parallele.

Per valutare la creatività verbale sono state selezionate due attività tratte dal Torrance Test of Creative Thinking (Torrance, 1966): ‘fare domande’ ed ‘utilizzo inappropriato’. Per quanto riguarda il primo compito, ai partecipanti è stato chiesto di scrivere più domande possibili su una bottiglia di plastica, mentre per la seconda attività è stato chiesto ai partecipanti di scrivere un elenco di utilizzi inappropriati di un sacchetto di plastica. Per svolgere le attività sulla creatività, i partecipanti avevano a disposizione 30 minuti.

Le funzioni esecutive sono state valutate utilizzando il Five Point Test (FPT; Regard, Strauss, & Knapp, 1982), che solitamente viene utilizzato per misurare la flessibilità cognitiva.

L’attenzione selettiva è stata valutata grazie al Test d2 (Brickenkamp, 2012), che misura l’attenzione selettiva e la concentrazione. Per valutare la velocità di elaborazione è stato utilizzato il Salthouse Perceptual Comparison Test (Salthouse & Babcock, 1991).

Per quanto riguarda la padronanza linguistica, i partecipanti sono stati divisi in tre gruppi (alta, media e bassa padronanza del bilinguismo), secondo due criteri principali: modello linguistico proposto a scuola ed autovalutazione degli studenti rispetto al proprio livello linguistico, alla frequenza di utilizzo delle varie lingue ed i vari ambiti di utilizzo (lettura, dialoghi, scrittura e comprensione).

La relazione tra livelli di bilinguismo, creatività e funzioni esecutive

I dati emersi rivelano che le funzioni esecutive sono mediate dal livello di bilinguismo e dalla creatività verbale e figurale. Nello specifico, i partecipanti con livelli di bilinguismo alto e basso erano associati a risultati migliori nelle funzioni esecutive e correlavano con punteggi più elevati nel campo della creatività verbale e figurale rispetto a quelli con bilinguismo di livello medio.

Dal campione è emerso che il gruppo con bassa padronanza di bilinguismo ha ottenuto punteggi significativamente più alti rispetto al gruppo con padronanza media nelle funzioni esecutive. Ciò può essere in parte spiegato attraverso la teoria sopracitata di Cummins (1983), secondo cui non solo bisogna avere una buona conoscenza di entrambe le lingue per beneficiare degli effetti del bilinguismo, ma una competenza insufficiente in una delle due lingue può addirittura comportare un peggior funzionamento cognitivo rispetto alle persone monolingue. Tuttavia, bisogna considerare che altri fattori relativi all’acquisizione del linguaggio potrebbero aver influenzato questi risultati (Daller & Ongun, 2018; Kavé et al., 2008; Luk et al., 2011). Per quanto concerne l’attenzione selettiva, non sono state riscontrate differenze tra i gruppi. Per quanto riguarda la creatività, il gruppo con un alto livello di bilinguismo ha ottenuto punteggi significativamente più alti rispetto a quelli con un livello medio di bilinguismo nella creatività verbale e figurale, e significativamente più alti rispetto al gruppo di basso livello di bilinguismo nella creatività figurale. In conclusione, dallo studio è stato riscontrato che la velocità di elaborazione, l’attenzione selettiva e le funzioni esecutive sono correlate positivamente e significativamente con la creatività.

 

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