E’ assolutamente importante non scambiare le emozioni per dei fini ma vederle più come dei mezzi: è dunque sbagliato utilizzare le sole emozioni positive come misuratori della qualità delle nostre vite.
Tutte quelle volte in cui alla domanda Quali sono i tuoi obiettivi nella vita? abbiamo risposto Mi basta essere felice, non abbiamo fatto altro che allontanarci dalla felicità…o almeno questo è quanto afferma Todd Kashdan, professore di Psicologia presso la George Mason University.
Nell’articolo consigliato, Kashdan viene intervistato sul suo ultimo libro The Upside of Your Dark Side: Why being your whole self – not just your good self – drives success and fulfillment. Secondo l’autore infatti, è assolutamente importante non scambiare le emozioni per dei fini ma vederle più come dei mezzi: esistono tanti fattori, al di fuori del nostro controllo, che possono influenzare i nostri pensieri e le emozioni, è dunque sbagliato, secondo Kashdan, utilizzare le sole emozioni positive come misuratori della qualità delle nostre vite.
Ma non finisce qui…Kashdan offre delle strategie e dei messaggi, basati sui risultati delle sue ricerche, per insegnare come gestire le emozioni e non lasciarci da queste condizionare nel raggiungimento delle nostre mete. Un esempio? Si può iniziare con il distinguere le emozioni negative dagli eventi negative e le emozioni positive dagli eventi positivi: non è detto quindi che la felicità sia migliore della tristezza, dipende solo dalle situazioni!
In fin dei conti, qualunque sia il nostro obiettivo, dal diventare un buon genitore al realizzarci nel mondo del lavoro, dovremmo pur essere consapevoli che le salite non sono sempre facili e che possiamo concerderci dei momenti di tristezza…l’importante è non perdere di vista il traguardo, anche se con una lacrimuccia in più.
One of the most important things that we’ve discovered – the message that we should always feel good and try not to feel bad, ends up being a toxic message that doesn’t work well as a strategy for going through life.
La ricetta per la felicità esiste: basta riconoscere d’esser tristi!Consigliato dalla Redazione
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