
Crimini e omicidi irrisolti costituiscono ormai gran parte dei casi di cronaca e le caratteristiche sembrano essere sempre le stesse: tante ipotesi sulla dinamica, numerosi moventi, molti testimoni e lunghi interrogatori da parte di agenti di Polizia fino alla tanto attesa confessione da parte del colpevole. Alle volte però si è assistito a casi in cui c’è chi confessa di aver commesso un omicidio, venendo così condannato, salvo scoprire poi che i colpevoli del reato sono altre persone.
In psicologia della testimonianza si è a lungo dibattuto sul ruolo della memoria e di come questa possa produrre dei falsi ricordi e numerosi sono gli studi che sembrano avvalere, con i loro risultati, questa ipotesi. Nell’articolo che vi consigliamo, oltre a leggere di alcune storiche confessioni di crimini mai compiuti, è esposto il contenuto di un recente articolo scientifico che indaga se sia possibile o meno indurre dei falsi ricordi.
We thought we’d have something like a thirty-per-cent success rate, and we ended up having over seventy (…) We only had a handful of people who didn’t believe us. After three debriefing sessions, seventy-six per cent of the students claimed to remember the false emotional event; nearly the same amount – seventy per cent – remembered the fictional crime.
Remembering a Crime That You Didn?t CommitConsigliato dalla Redazione
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Lo scopo dello studio di Clark (2018) era quello di analizzare la relazione tra una malattia mentale prediagnosticata e l’assegnazione dell’isolamento all’interno del carcere in seguito a una cattiva condotta. La popolazione carceraria degli Stati Uniti, dal 2015 in poi, ammonta a quasi 7 milioni di uomini e donne

La testimonianza, nel corso della storia, ha dovuto fare i conti con diverse problematiche che hanno spinto l’uomo a ricercare metodi il più possibile scientifici e affidabili per stabilire la veridicità di una versione dei fatti. Spesso si riscontrano alcune problematiche nei processi, tra le quali le menzogne intenzionali,

Quali variabili influiscono sulla comprensione, negli imputati minorenni, delle decisioni dell’autorità giudiziaria? In tanti anni di lavoro presso il Tribunale per i Minorenni, mi sono convinta che le variabili sono tante e in stretta interrelazione tra di loro: il contesto giudiziario, l’adolescente e il suo sviluppo cognitivo ed emotivo,

È necessario cambiare atteggiamento e smettere di vedere le persone affette da malattie mentali come intrinsecamente pericolose, affinché si possa iniziare a considerarle – e a trattarle – come esseri umani bisognosi di aiuto. Tratto da The Truth About the Deinstitutionalization di Alisa Roth In America, quando una persona

La ricostruzione testimoniale nel caso delle testimonianze di incidenti stradali, avvenimenti che peraltro in sé sono caratterizzati dal fatto di essere imprevedibili ed estremamente complessi, è molto complessa e generalmente è impossibile fare attenzione a ogni elemento dell’incidente e ricordarne ogni dettaglio. Silvia Bosio – OPEN SCHOOL, Psicoterapia Cognitiva e

La comunicazione assertiva si interpone tra quella passiva e quella aggressiva. Nello stile comunicativo assertivo c’è consapevolezza e rispetto per l’altro e per i diritti degli altri. Livia Etiopia – OPEN SCHOOL Studi Cognitivi San Benedetto del Tronto La comunicazione La comunicazione è uno scambio di messaggi che avviene tra un

Nonostante una quantità significativa di ricerche focalizzate sullo sviluppo e il trattamento di altre condizioni mentali e fisiche nella popolazione carceraria, c’è una scarsità di letteratura che esamina lo sviluppo e il trattamento dell’insonnia Si stima che il 61.6% dei detenuti in carcere riferisce sintomi di insonnia, con le

Il presente studio si propone di indagare il rapporto tra religiosità (intrinseca ed estrinseca) e disimpegno morale nelle persone detenute e condannate. Mira inoltre a verificare se il tipo di attaccamento interpersonale è collegato al tipo di attaccamento a Dio e, infine, intende indagare se esiste una connessione tra la

Il progetto Conscious è stato reinterpretato in termini di trattamento clinico-sanitario ed è stato adattato al contesto intramurario del carcere di Cassino (FR) affrontando le diverse sfide di un trattamento sanitario di questo tipo nei confronti dei sex offenders. Abstract A differenza di molti altri Paesi, che hanno sviluppato programmi

Uno studio di pochi anni fa (Ireland et al.,2016) si è proposto di esplorare la natura degli atteggiamenti e delle componenti dell’ambiente sociale e fisico che sono associati ad atteggiamenti che favorirebbero il bullismo nelle carceri. Infatti, ricerche passate hanno riportato stime di bullismo in tale contesto fino all’81%

Uno studio recente (Heirings et al., 2019) ha sottoposto 723 giovani reclusi presso il Missouri State Division of Youth Services (DYS) a un’indagine sul rapporto tra i tratti personologici di psicopatia e il suicidio. Tra le cause di morte per gli adolescenti statunitensi il suicidio è secondo solo agli

L’addestramento del teste comprende una serie di comportamenti o l’inculcamento di nozioni che, a furia di venire ripetute e studiate, possono diventare proprie del soggetto influenzando la sua testimonianza. Il processo penale e il contraddittorio fra le parti Il nostro processo penale è improntato sull’oralità della prova ed esistono

La situazione delle carceri italiane sembra ancora stare in un limbo: da un lato si stanno iniziando a prendere provvedimenti per attuare migliorie, ma, dall’altro, sembrano ancora esserci molti problemi che purtroppo non trovano una facile soluzione. Il carcere nasce nel momento in cui si sente la necessità di

All’interno delle carceri, in un’esistenza costellata da frustrazioni e relativi comportamenti impulsivi e aggressivi, una situazione di ulteriore deprivazione dovuta al contenimento del Coronavirus genera una condizione di ritraumatizzazione, di rabbia sorda, invisibilità e immutabilità, di diritti percepiti come nuovamente negati. Il sistema detentivo dovrebbe consentire la tutela della

La vita prima del carcere diviene un ricordo lontano e la vita dentro la prigione diviene la nuova realtà con cui fare i conti. Questo cambiamento non è lineare, soprattutto se si è genitori. Il penitenziario deve rispettare i diritti inviolabili dell’uomo, nonostante rimanga una struttura detentiva. Il secondo

La ricerca sperimentale proposta è stata improntata con il fine di rilevare le differenze tra giovani e anziani nella rievocazione di eventi, osservando, inoltre, come diversi stati emotivi possano influenzare la testimonianza resa dai soggetti. Fabiola Caruso – OPEN SCHOOL Studi Cognitivi San Benedetto del Tronto I cambiamenti dell’invecchiamento Nel

Il presente studio qualitativo è stato il primo ad analizzare l’impatto delle lettere di addio su donne detenute che presentano condotte di autolesionismo. Nelle carceri femminili del Regno Unito vi sarebbero percentuali allarmanti di autolesionismo. Gli interventi e i trattamenti di prevenzione per l’autolesionismo nelle popolazioni comunitarie non hanno

Sono in aumento i procedimenti penali che vedono come testimone un minore, vittima di reati quali abusi sessuali o maltrattamenti in famiglia; per tutelare questa fascia debole viene messa in atto una attività di raccolta delle informazioni denominata audizione protetta. Sono in aumento i procedimenti penali che vedono come testimone un

Lo studio, pubblicato su JAMA Network Open, è stato condotto dal Center for Child and Family Policy presso la Duke University Stanford School, e ha come scopo quello di indagare l’associazione tra la detenzione genitoriale e lo sviluppo di disturbi mentali in età adulta ed esaminare il futuro di questi bambini in ambito sanitario,

Decenni di ricerche mostrano come le persone siano suscettibili a sviluppare falsi ricordi. Un falso ricordo è definito come il fenomeno di ricordare cose che non sono accadute o di ricordarle diversamente da come sono accadute Un falso ricordo è definito come il fenomeno di ricordare cose che non