Articolo di Michele Bocci pubblicato su La Repubblica, il giorno 1 Marzo 2015
Bologna, ribaltata in appello la sentenza di Rimini che aveva stabilito un nesso tra profilassi anti morbillo e malattia di un bimbo La perizia su cui si sono basati fa a pezzi le tesi di chi aveva lanciato l’allarme: “Studi irrilevanti smentiti dalla comunità scientifica”. NON c’è un alcun nesso tra il vaccino trivalente e l’autismo. Non esistono evidenze scientifiche per stabilire che il primo provochi la sindrome, c’è solo un collegamento temporale. Nel senso che l’iniezione che previene morbillo, parotite e rosolia viene fatta prima della diagnosi di malattia autistica, che di solito arriva tra i 3 e i 6 anni. Tutto qui. La corte d’Appello di Bologna ha ribaltato una discussa sentenza del 2102 del giudice del lavoro di Rimini, che aveva riconosciuto il risarcimento ad una coppia romagnola il cui bambino era stato vaccinato dalla Asl nel 2002 e successivamente aveva avuto una diagnosi di autismo. Si trattava di una decisione “storica”, utilizzata come punto di riferimento in molte cause civili per danni che sono state avviate successivamente. E che, per via indiretta, insieme alle prese di posizione di certi pediatri, ha anche contribuito a rendere la Romagna una delle zone d’Italia dove il tasso di vaccinazione si sta riducendo. Il giudizio di secondo grado è del 13 febbraio. Il processo è iniziato per l’appello del ministero della Sanità, condannato a Rimini a pagare i danni da vaccino (stimati intorno ai 200 mila euro). La corte ha nominato un consulente tecnico d’ufficio, il dottor Lodi, che ha letteralmente demolito le ragioni del giudice del lavoro. Intanto, si legge nella sentenza, il medico “ha segnalato in modo minuzioso la non pertinenza e la non rilevanza degli studi in essa citati”. Il consulente della famiglia ha presentato le ricerche del medico inglese Wakefild, autore di un discusso articolo su Lancet sui collegamenti tra vaccini e autismo, che poi venne ritirato. “Sono studi irrilevanti – ha scritto il perito – smentiti dalla comunità scientifica”. Inoltre “nella storia clinica del bambino non c’è un’oggettiva correlazione temporale tra la progressiva comparsa dei disturbi della sfera autistica e il vaccino Mpr, vi è solo il fatto che i due eventi avvengano uno prima e uno dopo, ma come dimostrato, ciò non è sufficiente a mettere in relazione i due eventi “.
Autismo, i giudici assolvono il vaccinoConsigliato dalla Redazione
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