Oliver Sacks, neurologo di fama mondiale e professore presso la New York School of Medicine, ha recentemente scoperto di avere un tumore in fase terminale. In questa commovente lettera aperta pubblicata sul New York Times condivide con il mondo le sue considerazioni su questa nuova, grave, consapevolezza:
I feel a sudden clear focus and perspective. There is no time for anything inessential. I must focus on myself, my work and my friends. I shall no longer look at “NewsHour” every night. I shall no longer pay any attention to politics or arguments about global warming.
This is not indifference but detachment — I still care deeply about the Middle East, about global warming, about growing inequality, but these are no longer my business; they belong to the future. I rejoice when I meet gifted young people — even the one who biopsied and diagnosed my metastases. I feel the future is in good hands.
I have been increasingly conscious, for the last 10 years or so, of deaths among my contemporaries. My generation is on the way out, and each death I have felt as an abruption, a tearing away of part of myself. There will be no one like us when we are gone, but then there is no one like anyone else, ever. When people die, they cannot be replaced. They leave holes that cannot be filled, for it is the fate — the genetic and neural fate — of every human being to be a unique individual, to find his own path, to live his own life, to die his own death…
Oliver Sacks on Learning He Has Terminal CancerConsigliato dalla Redazione
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Articoli su: Accettazione

Quello per le morti da Covid è un lutto un po’ diverso dagli altri lutti: è particolare, più complesso e intricato, più facilmente esposto a patologie. Per capire meglio, vi racconto la storia di Micaela. Micaela ha quasi 17 anni e ha finito la terza liceo, scientifico. Vuole fare

L’articolo si propone di dare un’interpretazione psicologica della canzone “Ringo Starr” dei Pinguini Tattici Nucleari. I concetti chiave che verranno menzionati sono l’identificazione proiettiva come meccanismo di difesa e l’accettazione di sé e delle proprie ambivalenze. Psico canzoni – (Nr.2) Ringo Starr Un brano all’apparenza molto semplice, a volte

Il lutto in seguito alla perdita di una persona cara si configura come un processo fisiologico di adattamento che coinvolge aspetti emozionali, cognitivi e comportamentali e la cui fenomenologia segue una sequenza temporale tipica, sebbene suscettibile di un certo grado di variabilità individuale (es. diversa intensità, durata ed espressione dei

La pandemia di Covid-19 ha mutato l’esperienza della morte di un caro: da un lato il divieto di visitare la persona ammalata nelle strutture ospedialiere, dall’altro l’interruzione senza precedenti dei rituali culturali e religiosi che spesso forniscono alle persone in lutto un contesto sociale di supporto. Il lutto è

Il film Mollami diretto dall’esordiente Matteo Gentiloni parla delle vicissitudini di Valentina, un’adolescente che ‘rovina tutto ciò che tocca’. Info Regia di Matteo Gentiloni. Interpretato da Martina Gatti, Alessandro Sperduti, Gianmarco Tognazzi Trama I problemi di Valentina nascono da un’esperienza traumatica vissuta nell’infanzia: il fratello muore tuffandosi in mare da

E se avessimo semplicemente dato una nostra personale interpretazione del concetto di accettazione del dolore? E se si trattasse di un semplice madornale errore? Quando soffriamo per qualcosa, schiavi dell’espressione ‘parlane, così ti liberi!!’, tendiamo a riversare in modo più o meno incondizionato la forma di infelicità che ci attanaglia
La morte fa paura. Consapevolezza e accettazione (2020) di Patrizia Ruggerini – Recensione del libro

‘Si muore sempre peggio’. E’ da questa amara considerazione che nasce lo spunto per la realizzazione del libro La morte fa paura. Consapevolezza e accettazione di Patrizia Ruggerini. Le parole sono pronunciate dalla direttrice dell’hospice in cui l’autrice inizia il volontariato, nel suo percorso di formazione per diventare counselor, e

A cerchi concentrici di Gandino, Vanni e Bernaudo è un testo innovativo, non solo perché approccia un fenomeno poco trattato e discusso come quello del lutto perinatale, ma ancor più perché estende il focus di indagine alla coppia, alla famiglia allargata e al contesto socioculturale in cui prende forma la

Il ciclo di lezioni proposto da Studi Cognitivi, per approfondire gli aspetti della sofferenza psicologica emersi in seguito all’emergenza Covid-19, continua con il webinar del 12 maggio, condotto dalla Dr.ssa Oppo. The risck of love is loss and the price of loss is grief. (Hilary Stanton Zunin) L’argomento trattato

É andato via per sempre? Tornerà o non lo vedrò mai più? Non ho mai visto il suo corpo, è morto davvero? L’impossibilità di dare risposta a queste domande impedisce all’individuo di riorganizzarsi nei pensieri e nelle emozioni. La perdita ambigua ai tempi del Covid-19. Da sempre gli esseri

In un periodo di incertezza come quello in cui ci troviamo a vivere, sia i professionisti della salute mentale che l’intera comunità sono chiamati a prendersi carico del dolore e del lutto del singolo, per elaborare insieme il trauma sociale che l’epidemia porta con sé e non perdere la speranza.

Nel film Vero come la finzione non viene specificato se il protagonista soffra effettivamente di un disturbo ossessivo-compulsivo ma sicuramente i meccanismi della sua mente svelano una moderata rigidità mentale che nel tempo diviene parte integrante del suo modo di essere. Sharon Vitarisi – OPEN SCHOOL Psicoterapia Cognitiva e Ricerca, Milano

A seguito del lutto perinatale ci si trova ad affrontare sofferenza, emozioni e cambiamenti che hanno ripercussioni anche sul funzionamento della coppia. La perdita durante la gravidanza è un evento traumatico, ambiguo e paradossale, che va a toccare non solo la donna e il partner nelle loro individualità, ma

Ognuno di noi al giorno d’oggi, in qualunque parte del mondo, sta sperimentando un senso di perdita in diversi modi e livelli. Perdita della libertà individuale, di un futuro prevedibile, della stabilità economica (spesso già incerta), delle connessioni, delle certezze. Potremmo dire, in una sola parola, perdita della normalità. Il

Spesso ci si pone la domanda sulla funzione della psicologia: in fondo, a cosa serve? Solo ed esclusivamente a fornire strumenti per curare persone con una qualche patologia psichica? Si può osservare che la quasi totalità di testi che si occupano di psicologia si apre con una propria definizione

Dai lavori trentennali di Paul Gilbert, psicologo e psicoterapeuta, e Choden, monaco buddhista, nasce il presente lavoro dal titolo Mindful Compassion dove vengono approfonditi lo sviluppo ed i punti di forza dell’approccio della Compassion Focused Therapy (CFT), uniti agli interessanti punti di ispirazione frutto della tradizione buddhista. Aspetti essenziali diventano

La Compassion Focused Therapy (CFT; Gilbert 2007a, 2010) è un approccio riconducibile alle cosiddette terapie cognitivo-comportamentali di terza generazione, secondo le quali il cambiamento del paziente non è il risultato della sola modifica delle sue credenze patogene e disfunzionali ma anche e soprattutto della capacità di porsi nei confronti delle

L’eutanasia è sempre stata una questione molto dibattuta, oggetto di discussioni e riflessioni. Questo tema ha una grande importanza morale, sociale e giuridica. Quali sono i fattori che concorrono nell’orientare l’atteggiamento verso questa pratica? Introduzione Per eutanasia si intende qualsiasi pratica volta a porre fine alla vita di un individuo, la cui

La realtà virtuale è uno strumento pieno di potenzialità, sempre più utilizzato nel campo della salute mentale. Un recente video di una madre che grazie alla Realtà Virtuale re-incontra la figlia morta ci mette dinnanzi a numerose questioni. Data la delicatezza di questo ambito sorge spontaneo interrogarsi sulla regolamentazione e