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Mollami (2019) – Cinema & Psicoterapia

Valentina, protagonista del film "Mollami" ha un vissuto doloroso alle spalle: un trauma, una madre vulnerabile che l’ha abbandonata e un padre assente

Di Antonio Scarinci

Pubblicato il 26 Nov. 2020

Il film Mollami diretto dall’esordiente Matteo Gentiloni parla delle vicissitudini di Valentina, un’adolescente che ‘rovina tutto ciò che tocca’.

 

Info

Regia di Matteo Gentiloni. Interpretato da Martina Gatti, Alessandro Sperduti, Gianmarco Tognazzi

Trama

I problemi di Valentina nascono da un’esperienza traumatica vissuta nell’infanzia: il fratello muore tuffandosi in mare da uno scoglio, sollecitato dalla sorella che lo sbeffeggia perché pauroso.

Il senso di colpa che accompagna la ragazza è rappresentato da Renato un grande pupazzo di colore blu che solo lei può vedere e che compare quando sta per combinarne una delle sue.

Un derivato della morfina, il PCP le dà sollievo da questo peso che l’accompagna, anche quando decide di postare in rete un filmato hard che la riguarda. Il padre, un avvocato di successo, a questo punto la manda in una comunità in Austria per aiutarla e per lenire il suo senso di vergogna. L’accompagna un praticante dello studio, Antonio. I due non raggiungeranno mai la rehab, ma il viaggio servirà ad entrambi per elaborare i loro vissuti dolorosi, darsi una prospettiva diversa e cambiare molte cose nella loro vita.

Motivi d’interesse

Valentina ha un vissuto doloroso alle spalle, la madre, insicura, fragile e vulnerabile l’ha abbandonata, il padre assente non le offre cura e protezione. Le manca una base sicura, un riferimento che ogni ragazzo dovrebbe avere. La ragazza ha utilizzato un piano semiadattivo immunizzante (sesso e droga) come strategia di coping per il dolore che ha sperimentato nella sua vita. Si sente responsabile per la morte del fratello e convive con un forte senso di colpa. Il suo compagno di viaggio, Antonio, dal canto suo, ‘sopravvive’ senza avere la capacità di fare scelte che gli diano un’autodirezionalità e il senso della vita. Subisce l’ambizione della fidanzata che lavora nello stesso studio e, pur di ottenere riconoscimenti per sé stessa e per il compagno, si offre, cedendo alle lusinghe del titolare, padre di Valentina.

La storia propone due diverse soluzioni agli spaccati di vita autentici che sono narrati nel film, ed entrambe passano per la presa di consapevolezza di significati da ristrutturare e di stati emotivi da regolare. L’abbraccio di Valentina al pupazzo blu si contrappone all’utilizzo del PCP che fa scomparire Renato e simboleggia il perdono e l’accettazione, mentre il diniego che Antonio pone alla richiesta della fidanzata di tornare insieme, segna una netta presa di distanza dalla mancanza di capacità di scelta.

Indicazioni di utilizzo in terapia

Il film semplice e didascalico, può essere molto utile per lavorare sul senso di colpa e per rendere meno condizionante e più tollerabile il tema del disamore e meno utile e automatico il piano immunizzante di alcuni pazienti. Chi volesse approfondire le procedure di utilizzo dei film in terapia può fare riferimento alla bibliografia sotto citata.

 

MOLLAMI – Guarda il trailer del film:

https://www.youtube.com/watch?v=1vwGtxX7kRk

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SCRITTO DA
Antonio Scarinci
Antonio Scarinci

Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Coratti, B., Lorenzini, R., Scarinci, A., Segre, A. (2012). Territori dell’incontro. Strumenti psicoterapeutici, Alpes Italia, Roma.
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