In un recente episodio del podcast “Tienimi Bordone”, E’ stato intervistato Leonardo Piccione, giornalista e autore di un libro sui vulcani dell’Islanda. Motivo dell’intervista è l’allarme lanciato dai vulcanologi dell’isola riguardo a una probabile prossima eruzione e la conseguente decisione del governo di evacuare in via cautelativa il paese di Grindavik, potenzialmente a rischio.
Parlando della prospettiva di un’eruzione incombente, Leonardo Piccione, che da quasi un decennio si divide tra Italia e Islanda, offre una prospettiva interessante sul modo in cui il vivere in quest’isola ha modellato il suo approccio alla vita, in maniera che ricorda da vicino alcuni principi cardine della terapia cognitivo-comportamentale.
L’Importanza del presente
Leonardo Piccione descrive il suo passaggio da una mentalità orientata alla previsione e regolarità statistica a una dove “conta solo il presente”. Questo cambiamento incarna uno dei concetti fondamentali della terapia cognitivo-comportamentale, specialmente nelle sue incarnazioni più moderne: il valore di concentrarsi sul qui e ora per contrastare l’ansia e il rimuginio. In Islanda, dove il futuro è una nozione sfumata, Piccione ha imparato a vivere giorno per giorno, un approccio che limita la preoccupazione per l’incerto e promuove il benessere mentale.
Problem Solving Pratico
Un altro aspetto chiave che emerge dalla chiacchierata con Leonardo Piccione è l’importanza del problem solving pratico. Prima di vivere in Islanda, era più incline a perdersi in “idee astratte riguardo il futuro”. La sua esperienza islandese, tuttavia, lo ha portato a un approccio più terra-terra, concentrato sulle azioni concrete da affrontare giorno per giorno. Questo è in linea con le strategie della CBT, che enfatizzano la necessità di affrontare i problemi scomponendoli passo dopo passo, in modo pratico e gestibile.
Limitare il Rimuginio e Accettare l’Incertezza
La costante incertezza geologica dell’Islanda serve da metafora per la vita stessa, dove non sempre è possibile prevedere o controllare gli eventi futuri. Piccione cita il modo di dire islandese “Þetta reddast“, espressione della capacità di accettare l’incertezza e credere che “alla fine in qualche modo le cose si sistemeranno”. Questa accettazione, il venire a patti con l’incertezza della vita e con l’impossibilità di controllare ogni aspetto della nostra esistenza è fondamentale nella CBT per gestire l’ansia e il rimuginio.
Psicologia cognitiva e vita reale
La “trasformazione” di Leonardo Piccione in Islanda offre un esempio di come i principi della psicologia cognitiva siano ancorati nella vita reale, in esperienze che possono risuonare in tutti noi. La sua storia enfatizza l’importanza di vivere nel momento presente, adottare un approccio pratico al problem solving e accettare l’incertezza. Questi elementi non solo contribuiscono a una vita più serena e concreta, ma sono anche essenziali per il benessere mentale in un mondo pieno di imprevedibilità.
“…Sono arrivato in Islanda al termine di un dottorato in statistica. La statistica è una materia che tra i suoi obiettivi ha quello di trovare delle regolarità in situazioni o in fenomeni ritenuti irregolari appunto o imprevedibili; una delle cose che fa la statistica è inferenza cioè previsioni su quello che sarà, sul futuro di qualcosa e io -coerentemente o forse no- sono venuto a passare del tempo in un posto dove da sempre conta solo il presente e del futuro si ha invece un’idea piuttosto vaga, piuttosto sfumata. I fatti di queste ore ci ci dimostrano bene perché gli islandesi vivono giorno per giorno. Perché non siano bravi a fare a guardare troppo in là nel tempo nel futuro: perché non è possibile in questo posto, no? I geologi non sanno dire non hanno gli strumenti per dire se e soprattutto quando questa eruzione avverrà. Quindi come si fa a guardare troppo in avanti? Si cerca di trovare un equilibrio o addirittura una serenità nel disequilibrio nell’incertezza esistenziale e geologica. Quindi giorno per giorno, problema dopo problema: una cosa alla volta. Io ecco sono cambiato da questo punto di vista: ero una persona molto poco concreta prima di venire in Islanda, avevo più la testa fra le nuvole immersa in idee astratte riguardo il futuro, invece l’Islanda in un certo senso ti riporta coi piedi per terra alle cose da fare giorno dopo giorno da risolvere da sistemare giorno dopo giorno. È chiaro che devo ancora migliorare qualche volta cado ancora nella tentazione di fare dei progetti a lungo termine…”
“…Un modo di dire che secondo me sintetizza bene -è un concentrato di islandesità- è “Þetta reddast”. Loro lo usano molto e vuol dire alla fine in qualche modo le cose si sistemeranno…”.
(Leonardo Piccione a Tienimi Bordone)