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La cura di sé. Un percorso integrato verso il benessere

I professionisti della salute mentale stanno mettendo in luce come la prevenzione e la cura di sé siano essenziali per migliorare la qualità di vita

Di Giovanni Rosa

Pubblicato il 13 Mag. 2021

Prendersi cura di sé comprende: la cura del corpo, della mente, delle emozioni, dello spirito, del tempo e la compassione di sé.

 

Viviamo in un’epoca per molte persone caratterizzata da una diffusa difficoltà nel conciliare i tempi della cura di sé con quelli del lavoro, da ridotte risorse economiche, da un continuo affaccendamento, da pochi modelli di riferimento e da un’organizzazione sociale del lavoro impostata prevalentemente su adulti senza figli (Cicognani et al., 2005). Riguardo all’attenzione alla propria persona, sembra davvero essersi diffusa e consolidata l’opinione che un adulto responsabile debba quasi “dimenticare” sé stesso, evitando di mettere al primo posto i propri desideri per dedicare ogni suo sforzo unicamente alla crescita delle generazioni più giovani e al soddisfacimento dei bisogni lavorativi. Al contrario i professionisti della salute mentale, soprattutto negli ultimi anni, stanno studiando gli strumenti più efficaci per sostenere la popolazione adulta nell’organizzazione della vita quotidiana e nella definizione delle funzioni educative, evidenziando il principio che la prevenzione e la cura di sé rappresentano un metodo essenziale per migliorare la propria salute, la qualità di vita e costruire relazioni familiari e sociali serene e stabili.

In concreto, prendersi cura di sé comprende: la cura del corpo, della mente, delle emozioni, dello spirito, del tempo e la compassione di sé.

Lo stile di vita rappresenta un fattore decisivo per la salute. I dati dell’OMS relativi alle abitudini della popolazione appaiono preoccupanti, in quanto sempre più diffusi sono i disturbi del sonno, l’inattività fisica ed un’alimentazione incompleta, scarsamente equilibrata e causa di un eccesso ponderale (Trabucchi, 2014). Prendersi cura del proprio corpo rappresenta, pertanto, un prerequisito essenziale per conservare la salute cerebrale e comprende tre aspetti fondamentali: un’alimentazione completa e varia, un esercizio fisico regolare ed una corretta igiene del sonno. È importante anche saper dare spazio alle proprie emozioni e sentimenti, imparando a nominarle nel momento in cui si presentano, a gestirle con efficacia e a riconoscere gli stati affettivi altrui, abilità fondamentale nelle relazioni interpersonali (Goleman 182018).

La cura della mente si può realizzare ad esempio riscoprendo il valore del silenzio, della riflessione, e l’amore per tutto ciò che è esperienza intima e personale. Kabat-Zinn (2004) ha individuato otto “pilastri” indispensabili per favorire la consapevolezza di sé ed affrontare con efficacia le difficoltà quotidiane quali: la sospensione del giudizio, la pazienza, la mente del principiante (aiuta a vedere tutte le cose come se le notassimo per la prima volta), la fiducia nelle proprie intuizioni, non cercare risultati, l’accettazione di ogni esperienza, il lasciare andare, la costanza e l’autodisciplina rafforzata da un impegno quotidiano e continuo.

Anche la dimensione spirituale assume un ruolo importante in termini di benessere ed insieme alla mente e al corpo costituisce un’unica entità. La spiritualità comprende tre elementi: l’impegno alla ricerca di uno scopo di vita, l’aspirazione al trascendente verso qualcosa di più grande di sé oltre il qui ed ora, e il desiderio di vivere valori come l’amore, la verità, la bellezza, la fiducia e la creatività (Ross, 1995); costituisce pertanto una risorsa preziosa per dare senso alla vita ed offre conforto e speranza attraverso l’uso di strategie di coping funzionali alla riduzione dello stress (Park & Folkman, 1997).

Un’ulteriore elemento caratteristico della cura di sé è rappresentato dall’attenzione alla gestione del proprio tempo: una sua buona organizzazione, la rinuncia al multitasking e la consapevolezza delle priorità permettono, infatti, di evitare di sovraccaricare la mente in modo eccessivo e di raggiungere gli obiettivi prefissati, divenendo in questo modo persone più serene e produttive.

Inoltre, coltivare un atteggiamento compassionevole nei confronti di se stessi permette di essere toccati dalla propria sofferenza, senza evitarla o cercare di allontanarla, ma desiderando alleviare il proprio dolore e guarire sé stessi con gentilezza. Paul Guilbert (2012), uno dei massimi esponenti della Terapia Focalizzata sulla Compassione (TFC), evidenzia tre aspetti che caratterizzano questo atteggiamento: l’apertura alla propria sofferenza, la gentilezza verso sé stessi piuttosto che l’autocondanna e la consapevolezza di condividere con gli altri l’esperienza della sofferenza senza vergognarsi o sentirsi soli nel proprio dolore.

La cura di sé rappresenta, dunque, una sfida sempre più urgente per accrescere il benessere di ognuno; un percorso che spesso rischia di essere mal interpretato come egoismo, chiusura in se stessi o scarsa attenzione al prossimo. Tuttavia, solo imparando a stare bene con noi stessi, accettando le fragilità personali e valorizzando le nostre risorse riusciremo a prenderci meglio cura degli altri e ad affrontare con successo e pazienza le difficoltà che la vita riserva.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • CICOGNANI, E. – BALDAZZI, M. – CERCHIERINI, L. (a cura di) (2005). Lavorare con i genitori di adolescenti. Metodi e strategie di intervento. Roma: Carrocci Editore.
  • GOLEMAN, D. (2018). Intelligenza emotiva. Che cos’è e perché può renderci felici. Milano: Bur.
  • GUILBERT, P. (2012). La terapia focalizzata sulla compassione. Caratteristiche distintive. Milano: Franco Angeli.
  • KABAT-ZINN, J. (2004). Full Catastrophe Living. New York: Bantam/Random House.
  • PARK, C. L. – FOLKMAN, S. (1997). Meaning in the context of stress and coping. Review of General Psychology, 30, 115-144.
  • ROSS, L. (1995). The spiritual dimension: its importance to patients’ health, well-being and quality of life and its implications for nursing practice. International Journal of Nursing Studies, 32 (5), 457-468.
  • TRABUCCHI, M. (2014). I segreti di una vita sana e lunga. Salute e benessere oggi e domani. Bologna: il Mulino.
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