L’empatia è la capacità di comprendere gli stati emotivi e mentali altrui e di rispondervi con comportamenti adeguati: non significa solo mettersi nei panni dell’altro, dunque, ma anche andare verso l’altro e portarlo nel proprio mondo.
L’empatia rappresenta così un processo: l’essere con l’altro. Non basta l’osservazione esterna per essere empatici, bisogna sentire l’altro interiormente: bisogna sentire la sua storia, ciò che pensa, ciò che prova e guardare il mondo con i suoi occhi, tralasciando i propri giudizi personali.
L’empatia è una aspetto intergrante nella vita di molte persone: secondo le ultime ricerche delle neuroscienze, il 98% delle persone (ad eccezione degli individui con tendenze psicopatiche) è dotato della capacità di entrare in empatia con l’altro, capirne i sentimenti e assumere le sue prospettive. L’empatia è dunque pietra miliare in una sana relazione interpersonale.
Tuttavia ci capita a volte, nella vita di tutti i giorni, di non voler o poter mettere in atto atteggiamenti empatici: siamo troppo in ritardo per aiutare un signor anziano ad attraversare la strada o cambiamo canale alla prima notizia di una strage in qualche paese da noi lontano. Ma anche nei battibecchi quotidiani col nostro partner l’empatia può essere l’ultima cosa che guida il nostro comportamento.
Arrivano però buone notizie: esistono dei semplici metodi per imparare ad essere più empatici. Prima però sarebbe più utile valutare qual è il livello delle nostre capacità empatiche: a tal proposito potremmo svolgere l’interessante test ideato dal neuropsicologo Simon Baron-Cohen, chiamato Leggere la mente negli occhi. Nel test vengono mostrati 36 sguardi e i soggetti devono indicare quale parola, tra le quattro suggerite, descrive meglio ciò che gli occhi esprimono. Il punteggio medio di circa 26 suggerisce una capacità sorprendentemente elevata – anche se ben lungi dall’essere perfetta – nel leggere le emozioni altrui.
Dopo aver effettuato il test, se non siete soddisfatti del risultato, potreste migliorare le vostre capacità empatiche attraverso tre semplici mosse: siate soliti all’ascolto radicale, cercate l’uomo dietro ogni cosa e siate curiosi verso gli estranei. Sarà merito della mia empatia, ma immagino che adesso avrete voglia di saperne di più, per questo vi rimando all’articolo consigliato. Buona lettura!
Open Harper Lee’s classic novel To Kill A Mockingbird and one line will jump out at you: ‘You never really understand another person until you consider things from his point of view – until you climb inside of his skin and walk around in it.’ Human beings are naturally primed to embrace this message.
Si può imparare ad essere più empatici? Tre consigli per capire meglio gli altriConsigliato dalla Redazione
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