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L’empatia nella Psicopatia: che ruolo ha il testosterone?

Viste le differenze di genere nella prevalenza e gravità della Psicopatia, i ricercatori hanno mostrato un crescente interesse per il ruolo del testosterone

Di Francesca Naldi

Pubblicato il 03 Mar. 2023

La Psicopatia (o Disturbo psicopatico della personalità) è un disturbo della personalità determinato da specifici pattern interpersonali, comportamentali e soprattutto affettivi.

 

Psicopatia ed empatia

 Benché le concezioni della Psicopatia si estendano per diversi secoli, le caratteristiche di questa condizione non furono sistematicamente delineate fino agli anni ’40, quando Harvey Cleckley scrisse il suo libro fondamentale, “The Mask of Sanity”. Il titolo del libro è rivelatore. Cleckley considerava la Psicopatia come una condizione ibrida; anzi, descrisse gli psicopatici come “paradossali” (Lilienfeld et al., 2019). Per Cleckley, gli psicopatici presentano una “maschera” di sano funzionamento: tendono ad essere affascinanti, coinvolgenti e sicuri di sé in superficie, ma allo stesso tempo sono caratterizzati da profondi deficit affettivi e interpersonali; sono gravemente carenti nella capacità di colpa e legami emotivi intimi, sono egocentrici, disonesti e manipolatori. Questo tipo di condotta sembra essere associata a una profonda mancanza di empatia.

In generale, l’empatia si riferisce a una vasta gamma di processi e fenomeni psicologici che hanno a che fare con la nostra capacità di riconoscere lo stato mentale dell’altro e di essere emotivamente influenzati da come le altre persone si sentono e pensano (Stueber, 2013). In particolare, il costrutto di empatia può essere diviso in due componenti: empatia cognitiva ed empatia affettiva. L’empatia cognitiva è la capacità di mettersi nei panni dell’altro, processo che può essere svolto in modo puramente razionale e che è totalmente intatto nella Psicopatia. Al contrario, l’empatia affettiva è la risonanza emotiva automatica al disagio degli altri, oltremodo limitata nella Psicopatia. L’empatia è una componente cruciale nell’esperienza emotiva umana e nell’ambito delle interazioni sociali. La capacità di condividere gli stati affettivi degli altri individui ci consente di prevedere e comprendere i loro sentimenti, motivazioni e azioni (Bernhardt & Singer, 2012).

La Psicopatia trova la sua maggiore diffusione nella popolazione maschile rispetto a quella femminile, con espressioni più gravi e precoci del comportamento antisociale negli uomini rispetto che nelle donne. A causa di queste ben note differenze di genere nel tasso di prevalenza e nella gravità della Psicopatia, molti ricercatori hanno mostrato un crescente interesse per il potenziale ruolo del testosterone nel comportamento psicopatico.

Empatia e testosterone

Il testosterone è un ormone steroideo maschile (gli uomini sono naturalmente esposti a livelli più elevati di testosterone fetale e circolante rispetto alle donne) che ha forti influenze sulla maturazione e sulla reattività di vari circuiti neurali corticali e sottocorticali associati al funzionamento socio-emotivo e sessuale e, di conseguenza, il testosterone può mediare comportamenti specifici di genere. I livelli di testosterone aumentano notevolmente durante l’adolescenza e durante situazioni competitive, socialmente stressanti o sessualmente eccitanti, mediando così la risposta comportamentale a questi eventi. Tuttavia, esiste un’elevata eterogeneità interindividuale nella tipica risposta comportamentale al testosterone, che è più evidente nelle reazioni comportamentali specifiche di genere alla somministrazione dell’ormone. Questa eterogeneità può essere spiegata con l’ipotesi che la risposta comportamentale al testosterone sia fortemente dipendente dai modi specifici in cui i livelli fetali di testosterone hanno influenzato la maturazione dei circuiti neurobiologici coinvolti nella risposta comportamentale all’evento corrispondente. Un’elevata esposizione al testosterone nell’utero e alti livelli di testosterone circolanti durante importanti fasi della vita (in particolare l’adolescenza) o in risposta a sfide sociali (per esempio stress sociale, competizione) potrebbero essere un importante fattore di rischio eziologico nell’emergere del comportamento psicopatico (Yildirim & Derksen, 2011).

 La ricerca comparativa ed evolutiva sull’empatia, così come la ricerca sui possibili substrati neurali e fisiologici dell’empatia, ha suggerito che l’empatia è biologicamente radicata e, almeno parzialmente, regolata dal sistema endocrino. Poiché gli uomini, in media, hanno un testosterone molto più alto delle donne, è possibile che il testosterone sia inversamente correlato all’empatia e che le differenze di sesso nell’empatia siano spiegate, almeno in parte, dalle differenze di sesso nel testosterone (Zilioli et al., 2015). Inoltre, la ricerca ha indicato che la somministrazione di testosterone è causalmente correlata ad alcuni dei deficit di elaborazione delle emozioni osservati nella Psicopatia, come una ridotta interferenza emotiva durante il processo decisionale (Hermans et al., 2006), e un minor rispecchiamento facciale alla vista di espressioni emotive (Yildirim & Derksen, 2011).

Psicopatia e testosterone

In termini di meccanismi, il testosterone può influenzare l’attività dell’amigdala, con conseguente riduzione dell’empatia (Zilioli et al., 2014). Inoltre, l’amigdala mostra una ridotta attivazione durante la vista di segnali di disagio altrui (ad esempio, espressioni facciali tristi o spaventate) nella Psicopatia. È stato suggerito, pertanto, che un’adeguata attivazione dell’amigdala in risposta a questo tipo di segnali emotivi possa essere un importante prerequisito per lo sviluppo dell’empatia. L’amigdala segnala queste informazioni affettive alla corteccia orbitofrontale, che è principalmente coinvolta nella loro valutazione. Quindi, la funzionalità delle strutture orbitofrontali durante le interazioni sociali è fondamentale per un sano coinvolgimento emotivo dei segnali sociali (Yildirim & Derksen, 2011). Mehta e Beer (2009) hanno dimostrato che alti livelli di testosterone sono associati a una minore attivazione della corteccia orbitofrontale durante situazioni sociali e livelli più elevati di aggressività sia nei maschi sia nelle femmine. In effetti, dati i legami correlazionali tra tendenze antisociali e livelli di testosterone, non sorprende che sia stato trovato anche il testosterone elevato come marker biologico della Psicopatia (Stalenheim et al., 1998).

Ad ogni modo, oltre ai livelli di testosterone, si dovrebbe prestare attenzione anche al funzionamento di altri sistemi neurochimici e ormonali, che potrebbero esacerbare l’influenza del testosterone sulla psicopatologia. Sarebbe quindi opportuno esaminare le interazioni tra testosterone fetale e circolante e vari livelli endocrinologici (ad esempio cortisolo, estrogeni, progesterone) ma anche i fattori di rischio prenatale/ambientale (come stress prenatale, disturbi dell’attaccamento, abuso infantile, relazioni sociali) sul successivo sviluppo di tratti psicopatici.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Bernhardt, B., C., Singer, T. (2012). The Neural Basis of Empathy. The Annual Review of Neuroscience.
  • Hermans, Erno & Putman, Peter & van Honk, Jack. (2006). Testosterone administration reduces empathetic behavior: A facial mimicry study. Psychoneuroendocrinology.
  • Lilienfeld, S., Watts, A., Murphy, B., Costello, T., Bowes, S., Smith, S., Latzman, R., Haslam, N., Tabb, K. (2019). Personality Disorders as Emergent Interpersonal Syndromes: Psychopathic Personality as a Case Example. Journal of Personality Disorders.
  • Mehta, P.H., Beer, J.S., (2009). Neural mechanisms of the testosterone-aggression relation: the role of the orbitofrontal cortex. Journal of Cognitive Neuroscience.
  • Stalenheim, E.G., Eriksson, E., von Knorring, L., Wide, L., 1998. Testosterone as a biological marker in psychopathy and alcoholism. Psychiatry Res.
  • Stueber, K. (2013). Empathy. The International Encyclopedia of Ethics.
  • Yildirim, B., Derksen, J. (2012). A review on the relationship between testosterone and the interpersonal/affective facet of psychopathy. Psychiatry research.
  • Zilioli, S., Ponzi, D., Henry, A., Maestripieri, D. (2015). Testosterone, Cortisol and Empathy: Evidence for the Dual-Hormone Hypothesis. Adaptive Human Behavior and Physiology.
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