Passeggiate per un centro commerciale e trovate il promoter di turno che vi propone di prendere un campione dell’ultima crema viso in commercio o un assaggio del formaggio appena tagliato, come reagite?
Le reazioni possono essere diverse: dai più timidi che provano vergogna nell’appropriarsi gratis di qualcosa, ai timorosi di eventuali obblighi d’acquisto che scansano il promoter quasi fosse un appestato di manzoniana memoria, a quelli più spavaldi che riforniscono di campioni omaggio non solo se stessi ma anche il loro amici più timidi di cui sopra.
Ma perchè numerose aziende prevedono, come strategia fondamentale di marketing, la distribuzione di campioni omaggio gratuiti? e cosa succede al cliente che vede offrirsi tali campioni?
Alla luce di uno studio condotto nel 2011 e pubblicato sul British Food Journal, i rivenditori hanno le loro ragioni sia economiche che psicologiche per distribuire prodotti gratuitamente. Sembra che tale pratica abbia non solo effetti sui guadagni, ma anche effetti sulla psicologia sul cliente che si sente più portato a comprare il prodotto, in quanto in debito con chi gliel’ha offerto.
Il risultato? Un aumento vertigionoso delle vendite. Vi invitiamo alla lettura dell’articolo consigliato e, qualora foste tra quei clienti timidi che evitano prontamente gli assaggi gratuiti, non pensateci su e prendete pure l’omaggio…in fin dei conti lo fate anche per il bene dell’economia!
People love free, people love food, and thus, people love free food. Retailers, too, have their own reasons to love sampling, from the financial (samples have boosted sales in some cases by as much as 2,000 percent) to the behavioral (they can sway people to habitually buy things that they never used to purchase).
La psicologia dei campioni…omaggio!Consigliato dalla Redazione
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