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Società ipertestualizzata: l’esempio del QR code

L’ipertestualità è una proprietà dei testi in Rete che consentono un collegamento tra loro per tematiche; un esempio particolare di ipertesto è il QR code.

Di Concetta Papapicco

Pubblicato il 12 Gen. 2021

Il funzionamento del QR code, esempio dell’ipertestualità della Rete, è quella di collegamento immediato del mondo analogico a quello della Rete.

 

La tecnopsicologia è una branca di ricerca, che unisce due campi teorici: la psicologia e le nuove tecnologie.

La tecnopsicologia, infatti, si pre-occupa di studiare come la connessione tra linguaggio e organizzazione mentale impatta sulla società, in relazione all’evoluzione tecnologica.

Le nuove tecnologie, infatti, diventano estensioni di funzioni cognitive come la memoria, che da collettiva diventa ‘connettiva’ (De Kerckhove, 2016). Invero, una delle opportunità offerte, ad esempio dagli smartphone o dai social network, è quella di estendere il deposito mnestico, lasciando traccia degli avvenimenti biografici o delle piccole cose quotidiane da ricordare. Oltre alla funzione mnemonica, interessante è notare come vi sia una nuova organizzazione anche nella ricerca di informazioni: la Rete, infatti, mette a disposizione istantaneamente ogni richiesta di informazione, attraverso l’ipertestualità.

L’ipertestualità (Guerriero & Sauro, 1997) è una proprietà dei testi in Rete che consentono un collegamento tra loro per tematiche. Ad esempio, l’utente che volesse informarsi su un determinato argomento potrà ricercare in rete il tema, attraverso parole-chiave. Da lì, attraverso un semplice click, il fruitore dell’informazione sarà in grado di approfondire topic collegati al tema principale.

Un esempio particolare di ipertesto è il QR code. QR code è un acronimo inglese delle due parole ‘quick reader’, ovvero un codice che si può leggere velocemente. Il funzionamento di un QR code non è legato solo alla scansione di prodotti nei magazzini, ma con la società ipertestualizzata assume nuove funzioni e significati. Il funzionamento del QR code, infatti, è quella di collegamento immediato del mondo analogico a quello della Rete; ovvero, inquadrando il codice con uno smartphone, l’utente viene istantaneamente riportato ad una pagina web con contenuti di diversa natura, ma predefiniti.

Da questo ‘collegamento istantaneo’ si possono migliorare diversi contesti. Si pensi al marketing e all’esempio dei barattoli della Nutella dedicati ai paesaggi italiani. Scansionando il QR code, l’utente può viaggiare virtualmente, ammirando paesaggi e rispondendo a domande in modo interattivo. Si pensi anche allo user-generated advertising (Mutum & Wang, 2011), vale a dire alla pubblicità generata dall’utente e alla rivoluzione dei bigliettini da visita. Ogni professionista, infatti, può chiedere di scansionare i QR code per far visionare il curriculum vitae completo.

La rivoluzione dell’ipertestualità attraverso il QR code è stata particolarmente utile soprattutto nel periodo della pandemia da covid19, momento storico in cui si sta cercando di ridurre al minimo i contatti. Il QR code diventa una strategia immediata di tracciamento, oppure di lettura dei menù nei luoghi dedicati alla ristorazione, ma anche un modo per viaggiare. A livello psicologico, infine, il QR code diventa un modo di identificarsi nella realtà online come uno dei nodi del grande Ipertesto.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • De Kerckhove, D. (2016). La rete ci renderà stupidi? (Vol. 4). LIT EDIZIONI.
  • Guerriero, A. R., & Sauro, F. R. (1997). Ipertesti e CD-ROM: alcuni aspetti semiotico-linguistici della codificazione ipertestuale. Calò R., Ferreri S.(a cura di), II Testo fa scuola, Quaderni del GISCEL, Firenze, La Nuova Italia: disponibile qui.
  • Mutum, D., & Wang, Q. (2011). Consumer generated advertising in blogs. In Handbook of research on digital media and advertising: User generated content consumption (pp. 248-261). IGI Global.
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