Che cos’è il neuromarketing
Il neuromarketing è una branca della neuroeconomia, disciplina che unisce neuroscienze ed economia e che ha dato grande slancio agli studi inerenti il decision-making, il comportamento degli individui e le interazioni sociali.
Per sua natura il neuromarketing è multidisciplinare, poiché è il risultato dell’integrazione delle neuroscienze con la psicologia e il marketing. Infatti il neuromarketing è definito come l’applicazione di tecniche neuroscientifiche (in particolare tecniche utilizzate dalla ricerca cognitiva) al campo del marketing e allo studio dei comportamenti di acquisto e di consumo.
A cosa serve il neuromarketing
Scopo del neuromarketing è stabilire una solida teoria neuropsicologica che permetta di comprendere, e sia in grado di spiegare, il comportamento dei consumatori (per esempio, perché una persona compra un determinato brand piuttosto che un altro, che cose influenza le sue scelte di acquisto, ecc.).
Per raggiungere questo obiettivo il neuromarketing combina tecniche neuroscientifiche, teorie comportamentali, modelli e disegni sperimentali che appartengono alla psicologia dei consumi.
La possibilità di sfruttare tecniche di neuroimaging, e quindi di misurare l’attività cerebrale durante compiti specifici, permette di studiare le reazioni del cervello di fronte a stimoli di marketing (per esempio un brand, un jingle, un claim) e quindi di formulare ipotesi su cosa accade nel cervello di una persona quando questa è coinvolta in processo legati all’acquisto di un prodotto e comprendere quali sono le reazioni di cui è inconsapevole. Di conseguenza può contribuire a ideare e sviluppare strategie di marketing più efficaci.
Quali tecniche usa il neuromarketing
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