La Redazione di State of Mind consiglia la lettura di questo contenuto:
“Top Brain, Bottom Brain: Surprising Insights Into How You Think” questo è il titolo del nuovo libro di Stephen M. Kosslyn, professore a Harvard, e dello scrittore e sceneggiatore G. Wayne Miller.
Gli autori presentano una nuova teoria su come la predominanza del cervello non sia più destra o sinistra (emisferica) ma coinvolga la parte alta e bassa del nostro cervello. Ci sono deiverse aree che entrano in sinergia dal basso o dall’alto dando origine a diversi modi di pensare, ad esempio l’utilizzo maggiore del cervello basso caratterizza uno stile più introverso, riflessivo; al contrario un uso esclusivo del cervello alto caratterizza una spiccata creatività.
Gli autori ne individuano 4:Dinamico , Riflessivo , Creativo ed Elastico.
Nonostante le grandi diversità dei 4 stili di ragionamento, nessuno è superiore all’altro, quindi non c’è necessità di nessuna “ginnastica” per migliorare il proprio modo di pensare/agire. Gli autori per ogni tipo di pensiero ne sottolineano le singole caratteristiche con vantaggi e svantaggi e ne delineano anche dei profili di personaggi famosi appunto per dimostrare quanto ogni stile di pensiero, quindi ogni interazione tra le diverse parti del nostro cervello, sia a sè e quanto potenziale è insito in ognuno di noi.
Sta a noi scegliere come sfruttarlo o come far pensare il nostro cervello al meglio.
Diventava importante evitare la distinzione destro/sinistro, analitico/intuitivo, logico/creativo. Volevamo analizzare in modo diverso come le diverse parti del cervello elaborano l’informazione. È sorta in me l’idea che il cervello, come un tutto, è un sistema integrato e dobbiamo considerare come le diverse parti interagiscono.
E tu di che cervello sei? Nuova teoria su come pensiamoConsigliato dalla Redazione
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Articoli di State of Mind su Neuropsicologia

Neuropsicologia delle differenze individuali, edito da Unicopli, è un volume che propone un contributo innovativo all’applicazione delle teorie, dei metodi e delle procedure della neuropsicologia nello studio della personalità. Il libro è suddiviso in sei capitoli attraverso i quali si struttura un percorso guidato che porta il lettore allo

Il Neuropsicologo del Benessere è un esperto in benessere psicologico, training neurocognitivo e performance, una figura professionale sempre più richiesta in numerosi ambiti d’intervento. Il dott. Roberto Emilio Gavin, responsabile scientifico della Scuola di Alta Formazione in Neuropsicologia del Benessere, ci spiega il valore che assume questa figura professionale nel

Nel trattamento dei disturbi neurocognitivi si sta passando da un’ottica centrata sulla malattia ad un’ottica centrata sulla persona, tenendo in considerazione la volontà e le motivazioni del paziente ad essere agente attivo della propria cura. L’impatto di un disturbo neurodegenerativo differisce fortemente in base alle caratteristiche del paziente, della

Il cervelletto è una struttura nota perlopiù per il suo coinvolgimento nell’apprendimento motorio e in aspetti come la coordinazione; ha, tuttavia, un ruolo anche in funzioni emotive e cognitive. Il cervelletto Innanzitutto, cerchiamo di descrivere brevemente questa struttura localizzata nella fossa cranica posteriore, inferiormente rispetto ai lobi occipitali degli

Lopez e colleghi (2020) hanno revisionato la letteratura per esaminare casi di pedofilia acquisita, includendo articoli che riportavano casi di acquisizione della pedofilia a seguito di un danno cerebrale. La diagnosi di disturbo pedofilico La pedofilia è definita come la persistente attrazione nei confronti di bambini che si manifesta

L’amnesia anterograda consiste in un deficit nell’abilità di formare nuovi ricordi (memoria dichiarativa) a seguito di lesione cerebrale. Come questi deficit di memoria possono influenzare il modo in cui gli individui vedono chi “sono”? La relazione tra amnesia anterograda e senso di Sé risulta ancora poco indagata Personalità e memoria

Il sonno è uno stato di coscienza alterato in cui possiamo vedere e sentire soltanto quel che è presente nella nostra mente, tuttavia attraverso il sogno possiamo integrare inconsciamente elementi esterni nel sonno. Sonno e sogno difendono la nostra salute mentale. Il sonno è un comportamento fisiologico indispensabile per

Il lobo frontale rappresenta il lobo più grande del cervello ed è diviso in tre aree principali ben definite (corteccia motoria primaria, corteccia supplementare e premotoria e corteccia prefrontale) (L. Pirau et al., 2020). Dopo un danno cerebrale alla corteccia prefrontale, varia è la natura dei disturbi della personalità

Il nostro cervello è una macchina fantastica, complessa e ancora per certi versi misteriosa. Ci consente di essere ciò che siamo e fare ciò che facciamo senza richiedere il nostro diretto intervento. Autonomo, potente e dinamico è infatti la cosa più importante che abbiamo perché ci rende ciò che

Memoria e apprendimento sono manifestazioni della plasticità neuronale, cioè della capacità del sistema nervoso di adattarsi a cambiamenti dell’ambiente interno o esterno. L’apprendimento è il processo mediante il quale le nostre esperienze modulano e cambiano il sistema nervoso e il comportamento: esso, pertanto, implica cambiamenti, che si verificano a

Scopo dell’articolo è fornire delle indicazioni utili per l’assessment neuropsicologico nell’oggettivazione dei segni prodromici di una Demenza con Corpi di Lewy (DLB). Nel panorama delle demenze, quella con corpi di Lewy è la seconda in ordine di frequenza. L’età media di insorgenza del disturbo è compresa tra i 58

Sono stati pubblicati, dalla rivista scientifica internazionale Communications Biology, i risultati di uno studio dell’Università di Trento che ha portato ad una nuova scoperta: gli stessi neuroni che indicano la direzione del movimento nello spazio fisico si attivano anche per orientarci tra i concetti nello spazio astratto delle idee. Nei mammiferi

All’interno delle regioni cerebrali che costituiscono il sistema limbico, una funzione di vitale importanza è rivestita dall’amigdala. Il nostro cervello è suddiviso anatomicamente in tre parti diverse – prosencefalo (o cervello anteriore), mesencefalo (o cervello medio) e romboencefalo (o cervello posteriore) – che originano a partire dalle prime settimane

Lo Strange-stories-task è stato utilizzato per valutare le capacità di ragionare sugli stati mentali e per rilevare deficit della teoria della mente in individui con lesioni cerebrali dovute a trauma cranico. “In quanto esseri umani, assumiamo che gli altri vogliano, pensino, credano e simili, e quindi deduciamo stati che

Dopo un Trauma Cranio Encefalico di qualsiasi entità possono persistere vari deficit cognitivi e neuropsichiatrici. Il Trauma Cranio Encefalico (TCE) “interrompe la normale funzione del cervello. Questa funzione può influire negativamente sulla qualità della vita di una persona con sintomi cognitivi, comportamentali, emotivi e fisici che limitano il funzionamento interpersonale, sociale

Nella malattia di Parkinson è particolarmente comune il riscontro di una sindrome disesecutiva, caratterizzata da difficoltà nell’esecuzione di compiti complessi, nella pianificazione a lungo termine, nella memorizzazione e nel richiamo di nuove informazioni. Un’architettura ben definita Oggetto di grande interesse e di ricerca negli ultimi dieci anni, il connettoma, descrive

I potenziali evocati (PE) costituiscono un esame diagnostico di rilievo nei casi di dolore neuropatico in cui gli altri accertamenti strumentali non siano dirimenti. Eliana Berra – OPEN SCHOOL Studi Cognitivi, Milano Le tipologie di dolore La persistenza di dolore e alterazioni della sensibilità, quali formicolii, bruciori, sensazione di

Il Boston Process Approach è descrivibile come “flessibile” perché si tratta di una tecnica che si può applicare ad uno svariato numero di test, mirando a non comprometterne la validità e specificità. Il Boston Process Approach mira a valutare qualitativamente il comportamento del paziente all’interno della valutazione neuropsicologica, basandosi sul

L’amnesia psicogena consiste nella perdita di memoria a causa fattori psicologici. L’amnesia psicogena può essere globale, ossia coinvolgere tutti i ricordi autobiografici di un individuo, oppure specifica alla situazione (Kopelman, 1987). Quest’ultima si riferisce ad una lacuna nella memoria per un incidente traumatico e può insorgere in una varietà di

Una ricerca condotta dal team del Massachusetts General Hospital ha studiato come l’irisina, un ormone scoperto recentemente che viene prodotto dall’organismo durante l’esercizio fisico, abbia effetti benefici nel morbo di Alzheimer. Fin dall’antichità, come testimonia il motto “mens sana in corpore sano”, è nota la relazione esistente tra esercizio