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I neuroni della lettura (2019) di Stanislas Dehane – Recensione

"I neuroni della lettura" descrive i meccanismi alla base della lettura, i suoi risvolti psicobiologici e i cambiamenti morfologici e anatomo funzionali

Di Cristi Marcì

Pubblicato il 11 Apr. 2023

Attraverso il saggio “I neuroni della lettura” Stanislas Dehane offre l’opportunità, a chiunque desideri leggerlo, di comprendere più da vicino i meravigliosi processi coinvolti nella lettura.

La neurobiologia della lettura

 L’attività di lettura viene descritta dall’autore quale vero e proprio coinvolgimento di più distretti cerebrali, i quali nel loro insieme vengono a determinare quel cablaggio neuronale che già a partire dall’infanzia riflette e determina la fioritura di più collegamenti sinaptici.

Sotto il profilo neurobiologico l’autore offre infatti una panoramica di quei processi che, durante la lettura, partono dal sistema visivo per poi propagarsi gradualmente e in maniera concatenata, sino al sistema nervoso autonomo, valorizzando oltremodo il netto equilibrio tra il sistema simpatico e quello parasimpatico.

Pagina dopo pagina si avrà così l’occasione di conoscere, sempre più nel dettaglio, quei misteriosi ingranaggi neurobiologici che proprio a partire dall’infanzia promuovono gradualmente lo sviluppo dell’architettura cerebrale in grado di coinvolgere anche e soprattutto la dimensione emotiva.

Quest’ultima infatti viene presentata dall’autore quale chiave di lettura, capace di connettersi con più distretti cerebrali attraverso i quali convertire l’informazione letta in una vera e propria concatenazione di stimoli, traducibili sia in risvolti psicobiologici che in cambiamenti morfologici e anatomo funzionali.

I neuroni coinvolti nella lettura, pertanto, non riflettono esclusivamente un semplice insieme di processi psicobiologici, bensì, secondo la visione di Donald Hebb, un reclutamento contemporaneo di più parti in grado di promuovere un nuovo stile di apprendimento, i cui benefici, possono propagarsi entro la propria unità psicosomatica.

Nondimeno, grazie alla visione odierna di Carlo Militello (Militello, 2022) e Gilda Katz (Katz, 2016), la lettura si pone come un vero e proprio esercizio terapeutico in grado di apportare non soltanto benefici a livello psicofisico, ma soprattutto a livello neuronale, evidenziando così quei misteriosi processi, apparentemente invisibili ma dai risvolti a lungo termine.

Essa inoltre si conferma quale attività in grado promuovere una sempre più crescente fioritura e/o potatura neuronale (pruning), rendendo le nostre connessioni sinaptiche veri e propri ponti di collegamento in grado di rafforzare la memoria, l’attenzione e non ultimo il nostro linguaggio verbale e non verbale.

La lettura e i cambiamenti morfogenetici coinvolti nell’architettura cerebrale

 Storicamente, come illustrato dal neurobiologo Klaus Stiefel (2016), l’interesse dei dendriti impressionò a suo tempo il medico spagnolo Santiago Ramòn y Cajal, che sul finire dell’Ottocento colorò singole cellule nervose che ebbe modo di osservare al microscopio. In quei disegni ebbe modo di notare, e rivelare, la complessa rete delle ramificazioni dendritiche. Come per ogni altro tipo di cellula, nella membrana cellulare dei neuroni sono inseriti numerosi canali ionici: complesse strutture proteiche attraverso le quali fluiscono gli ioni. Essendo particelle a carica positiva o negativa permettono il trasporto dentro o fuori la cellula. Ne risulta non solo un flusso energetico, ma anche la base per l’elaborazione delle informazioni nel sistema nervoso. In virtù del potenziale di membrana, ossia la differenza di cariche elettriche tra il suo interno e il suo esterno, i canali ionici determinano quale segnale in entrata raggiungerà il corpo cellulare.

Si profilano pertanto, da un punto di vista funzionale, svariate possibili combinazioni degli schemi di ramificazione, dei modi e della distribuzione dei canali ionici, nonché della posizione delle sinapsi, che nel loro insieme dunque offrono un ampio ventaglio di possibilità per modulare i segnali sinaptici (Siegel, 2001).

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Cristi Marcì
Cristi Marcì

Psicologo, Specializzando in Psicoterapia

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Dehane, S., (2019), “I neuroni della lettura”, Raffaello Cortina Editore, 2019
  • Hebb, D. O., (1949), “L’organizzazione del comportamento, una teoria neuropsicologica”. Franco Angeli ed., Milano 1975.
  • Katz, G., 2016, in Mente e Cervello n. 135, p. 95, 2016
  • Militello, C., (2022), “Epigenetica, come baci, carezze e coccole ti cambiano il DNA”, Dissensi Edizioni, Milano
  • Siegel, J. D. (2001), “La mente relazionale”, Raffaello Cortina Editore, Milano 2013
  • Stiefel, K. (2016), “Le antenne dei neuroni”, in Mente & Cervello, maggio, n 134
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