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“È chiaro che, con il tempo, l’effetto cumulativo del rame è quello di danneggiare i sistemi cerebrali dai quali non può essere rimossa la proteina beta-amiloide”, ha spiegato Rashid Deane, ricercatore del Dipartimento di Neurochirurgia dello University of Rochester Medical Center (URMC) che ha coordinato lo studio. “Occorre però cautela nel valutare questi risultati perché il rame non è un elemento fondamentale per molti processi fisiologici e l’esposizione utilizzata nella ricerca è equivalente a quella consumata da molti cittadini con la normale dieta”.
Le colpe del rame nella malattia di Alzheimer – Le ScienzeConsigliato dalla Redazione
L’esposizione a limitate concentrazioni di rame è in grado di alterare la funzionalità della proteina LRP1, cruciale per lo smaltimento della proteina beta-amiloide che forma le placche caratteristiche della malattia di Alzheimer. Lo afferma un nuovo studio che presenta la prima prova sperimentale di un coinvolgimento del metallo nell\’insorgenza della patologia (…)
Tratto da: Le Scienze
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