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Counseling: si pronuncia il TAR del Lazio

La difesa della professione degli psicologi dagli sconfinamenti dei "counselors" ha registrato una netta vittoria con la recente sentenza del TAR del Lazio

Di Redazione

Pubblicato il 18 Nov. 2015

Un articolo di Federico Zanon pubblicato da Altrapsicologia.it

 

 

Il TAR del Lazio ha pubblicato una sentenza destinata a dare sempre più chiarezza sul fronte della tutela delle attività psicologiche.

Insieme ad altre sentenze che in passato hanno fatto storia, anche questa è un nuovo mattone nella giurisprudenza sulla tutela dei confini della professione di psicologo e della salute dei cittadini.

Il lungo iter è tutto consultabile sulla pagina del TAR. Ma vale la pena rintracciare alcuni stralci della sentenza, che è consultabile integralmente qui.

I COUNSELOR NON STANNO NEMMENO NEI CANONI DELLA LEGGE 4/2013

Si inizia ANNULLANDO  tutti i diversi provvedimenti che hanno fondato l’inserimento di Assocounseling nell’elenco delle Associazioni non regolamentate ai sensi della legge 4/2013.

Per chi non lo ricordasse, la Legge 4/2013  ha dato la possibilità di ottenere un ‘bollino’ statale a professioni non regolamentate.

Assocounseling chiese e ottenne di essere iscritta nell’elenco delle Associazioni riconosciute dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Ne seguì il ricorso degli psicologi, di cui Altrapsicologia ha dato notizia in questo articolo.

L’INTERESSE DEGLI PSICOLOGI: SONO AFFARI ANCHE NOSTRI

Un primo elemento di interesse della sentenza è che riconosce agli psicologi l’interesse a ricorrere, e quindi ad occuparsi del counseling:

“La giurisprudenza è pacifica nel ritenere che “gli Ordini professionali, per la loro peculiare posizione esponenziale nell’ambito delle rispettive categorie e per le funzioni di autogoverno delle categorie stesse ad essi attribuite, sono legittimati ad impugnare in sede giurisdizionale gli atti lesivi non solo della propria sfera giuridica come soggetto di diritto, ma anche degli interessi di categoria dei soggetti appartenenti all’Ordine, di cui l’Ente ha la rappresentanza istituzionale” (v. CdS IV 50/2005).”

LA NATURA GENERICA DEL COUNSELING.

Il secondo e più importante argomento riguarda la natura del counseling così come presentato da Assocounseling. L’Associazione ce lo racconta così:

“attività il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione. Il counseling offre uno spazio di ascolto e di riflessione, nel quale esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi e rinforzare capacità di scelta o di cambiamento. E’ un intervento che utilizza varie metodologie mutuate da diversi orientamenti teorici. Si rivolge al singolo, alle famiglie, a gruppi e istituzioni. Il Counseling può essere erogato in vari ambiti quali privato, sociale, scolastico, sanitario, aziendale.”

 

LEGGI ANCHE: STORICA SENTENZA COUNSELOR: I PUNTI INTERESSANTI

Un’altra storica sentenza contro i counselorConsigliato dalla Redazione

Il TAR del Lazio ha pubblicato una sentenza destinata a dare sempre più chiarezza sul fronte della tutela delle attività psicologiche. (…)

Tratto da: AltraPsicologia

 

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