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Dall’università Bicocca di Milano nuovi studi che tornerebbero molto comodi a Cal Lightman, il super-esperto di espressioni facciali e smascheramento di menzogne della fortunata serie televisiva Lie to Me. Lightman, che altri non è che la versione romanzata di Paul Ekman, è già praticamente infallibile da solo, ma un aiuto dalle neuroscienze elimenerebbe ogni dubbio all’investigatore della bugia.
Lo studio è stato condotto dal gruppo di ricerca della Prof. Alice Proverbio di Università Bicocca di Milano e pubblicato sulla rivista PlosOne
Lo studio, “Can You Catch a Liar? How Negative Emotions Affect Brain Responses when Lying or Telling the Truth”, è stato realizzato da Alice Proverbio, associato di psicobiologia a Milano, Maria Elide Vanutelli e Roberta Adorni. Le aree del cervello più attive dal punto di vista “elettrico” quando una persona sta mentendo sarebbero la regione frontale e prefrontale dell’emisfero sinistro e la corteccia cingolata anteriore.
«Attraverso un approccio di studio basato sull’elettrofisiologia cognitiva – spiega Alice Proverbio, professoressa associata di Psicobiologia e coordinatrice della ricerca – siamo in grado di vedere come reagisce il cervello di una persona quando riconosce qualcosa di familiare. È come se l’attività bioelettrica (derivante dall’attività cerebrale) esclamasse un “aha!”».
Bicocca, vita difficile per i bugiardiConsigliato dalla Redazione
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