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Linguaggio del corpo ed espressioni facciali: quale dei due stimoli è più rilevante?

L’interezza dell’emozione provata da qualcuno può essere descritta solo prendendo in considerazione sia le espressioni facciali sia il linguaggio del corpo

Di Eleonora Galletti

Pubblicato il 07 Lug. 2021

Viso e corpo contribuiscono entrambi a trasmettere informazioni di carattere emotivo. Quando per riconoscere uno stato emotivo ci focalizziamo sulle espressioni facciali, il linguaggio del corpo rappresenta uno stimolo ambientale essenziale al fine della comprensione e viceversa.

 

 Sia il viso, sia il corpo umano contribuiscono a trasmettere informazioni di carattere emotivo. Se durante una conversazione, ad esempio, osserviamo il linguaggio del corpo o le espressioni facciali del nostro interlocutore, noteremo che i suoi movimenti (o micromovimenti) contribuiscono a definire ciò di cui si sta parlando apportando una dose massiccia di contenuto emotivo. Molti studi hanno però scoperto che le singole espressioni facciali o corporee non possono descrivere l’interezza dell’emozione provata dalla persona. (Aviezer, Trope e Todorov, 2012a; Aviezer, Ensenberg e Hassin, 2017). Il viso ed il corpo, infatti, sono interdipendenti ed intrinsecamente correlati. Ciò detto, non è difficile intuire che per ottenere il reale significato nel contesto di conversazione, è necessario prendere in considerazione l’espressione emotiva totale che si verifica in quel determinato momento (Barrett, Mesquita e Gendron, 2011).

Quando mettiamo in atto il riconoscimento facciale delle emozioni, il corpo rappresenta uno stimolo ambientale essenziale al fine della comprensione. D’altra parte, se si focalizza l’attenzione sul corpo della persona che si osserva, il viso diventerà un’informazione di sfondo, ma pur sempre rilevante. Questo approccio di interdipendenza tra viso e corpo ha rivelato meccanismi efficaci e unici che differiscono completamente dalle precedenti teorie basate sulla concettualizzazione di volto e corpo come isolati l’uno dall’altro (Zang et al., 2019).

La capacità di estrarre corrette informazioni emotive dalle espressioni facciali e corporee è fondamentale per lo sviluppo delle abilità sociali. Precedenti studi hanno dimostrato che le espressioni corporee influenzano notevolmente il riconoscimento delle espressioni facciali di base. Tuttavia, pochi studi hanno preso in considerazione l’idea che le espressioni facciali possano influenzare il riconoscimento delle espressioni corporee. Lo studio di Zang e colleghi (2019) ha cercato quindi di indagare se le espressioni facciali abbiano un impatto sul riconoscimento delle espressioni corporee in modo asincrono, utilizzando quattro emozioni di base: gioia, tristezza, paura e rabbia.

Gli autori dello studio hanno ipotizzato che la visione di espressioni emotive coerenti tra viso e corpo, come ad esempio di espressioni e movenze esprimenti entrambe paura, avrebbero comportato nell’individuo che osservava una maggiore precisione di risposta e tempi di reazione più rapidi. Per testare la velocità e l’accuratezza di risposta dei soggetti, sono state mostrate sia emozioni congruenti, sia discordanti tra viso e corpo, partendo dal presupposto che la visione di un volto spaventato appena prima di quella di un corpo gioioso avrebbe rallentato i tempi di risposta nel riconoscimento dell’emozione.

 I partecipanti, 59 giovani adulti in salute, hanno quindi eseguito un compito di priming emotivo, ovvero quell’effetto psicologico per il quale l’esposizione ad uno stimolo, in questo caso la visione di emozioni espresse da un viso, va ad influenzare la risposta a successivi stimoli, che in questo esperimento coincidevano con la visione di emozioni espresse mediante il corpo. Nel compito, infatti, gli stimoli di priming includevano la visione di quattro espressioni, mentre gli stimoli target, cioè di oggetti di interesse della sperimentazione, consistevano in espressioni corporee corrispondenti alle stesse emozioni.

I risultati dello studio hanno indicato che la percezione delle emozioni attraverso le espressioni facciali ha influenzato significativamente l’accuratezza e il tempo di reazione per la categorizzazione delle emozioni basata sul corpo, in particolare per l’espressione corporea della felicità. Sulla base dell’analisi del tempo di reazione, infatti, è stato osservato un significativo effetto di congruenza solo per la condizione di espressione corporea felice. A conferma di quanto ipotizzato dagli autori, l’accuratezza del riconoscimento delle espressioni congruenti tra viso e corpo era maggiore, rispetto a quella delle espressioni incongruenti. Inoltre, nelle risposte a stimoli confusi e incongruenti, era probabile che le espressioni corporee fossero etichettate con l’emozione espressa in precedenza con il viso, determinando la superiorità del volto sul corpo nel riconoscimento dell’emozione (Zang et al., 2019).

Il presente studio mirava ad esaminare l’influenza delle espressioni facciali sulle espressioni corporee, in cui viso e corpo fungevano rispettivamente da priming e bersaglio. I risultati hanno fornito prove che indicano che le informazioni emotive estratte dalle espressioni corporee, in particolare quelle che rappresentano la felicità, sono state influenzate dalle espressioni facciali, rivelando il ruolo critico delle espressioni facciali nel riconoscimento delle espressioni corporee.

 

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