expand_lessAPRI WIDGET

Facial emotion recognition in bambini adottati

Un recente studio ha riscontrato nei bambini adottati minor precisione nella distinzione delle espressioni facciali di tristezza e paura rispetto ad altri

Di Taslima Grossi

Pubblicato il 14 Dic. 2022

Aggiornato il 16 Dic. 2022 11:57

Uno studio del 2021 di Paine e colleghi ha analizzato alcuni aspetti del riconoscimento delle emozioni in bambini adottati, sottoponendoli a discriminazione di diverse espressioni facciali e bias di risposta.

 

Tutti i bambini presenti nel sistema di adozioni hanno avuto esperienza di separazione dai genitori biologici e quindi di una situazione di instabilità generale; sebbene il concetto di adozione implichi creare un ambiente stabile e sicuro, le prime esperienze infantili di avversità hanno comunque delle gravi conseguenze sullo sviluppo emotivo e comportamentale del bambino adottato (McEwen et al., 2015).

Riconoscere le emozioni

Il riconoscimento delle emozioni è uno strumento fondamentale per lo sviluppo psicologico e delle relazioni sociali. Soprattutto nei bambini, essendo ancora in fase di sviluppo, il riconoscimento delle espressioni facciali e delle emozioni ad esse associate è di fondamentale importanza per un adeguato sviluppo di capacità di interazione sociale e di sopravvivenza (Blair, 2005).

Quando si parla di precisione nel distinguere le emozioni, ci si riferisce alla capacità di identificare correttamente le emozioni di un individuo con cui ci si sta relazionando tramite l’osservazione delle espressioni e microespressioni facciali, avendo determinati indizi derivanti dalla situazione in cui ci si trova; un’alta precisione nel riconoscimento è spesso associata a buone competenze sociali e a un alto grado di accettazione da parte del gruppo di appartenenza (Denham, 2014).

Riconoscimento delle emozioni nei bambini adottati

Uno studio del 2021 di Paine e colleghi ha analizzato alcuni aspetti del riconoscimento delle emozioni in bambini adottati, sottoponendoli a discriminazione di diverse espressioni facciali e bias di risposta. I risultati ottenuti dai bambini che hanno partecipato a questo studio, provenienti dalla Gran Bretagna e compresi tra i 4 e gli 8 anni sono stati confrontati con un campione di bambini non adottati, per poter evincere eventuali differenze. I risultati hanno mostrato differenze significative tra i due gruppi, in quanto nei bambini adottati si è riscontrata una minore precisione nella distinzione delle espressioni facciali delle emozioni di tristezza e paura, rispetto ai bambini non adottati. La scarsa precisione nell’identificare le emozioni di tristezza e paura nei bambini è risultata maggiore per i bambini i cui genitori avevano a loro volta problemi comportamentali, precedentemente determinati tramite lo Strength and Difficulties Questionnaire; inoltre, la scarsa capacità di identificare tristezza e paura è risultata correlare con la presenza di problemi di gestione delle emozioni. Al contrario di quanto previsto dagli autori, i bambini che avevano affrontato situazioni di avversità prima dell’adozione sono risultati più abili nell’identificare emozioni negative. In ultimo, dallo studio è emerso che uno stile genitoriale affettuoso e calmo comportava nei bambini minori problemi comportamentali ed emozionali, e, inoltre, una più alta percentuale di corretta identificazione delle espressioni facciali.

In questo contesto, sviluppare la conoscenza dei fattori che potrebbero influire sullo sviluppo cognitivo e affettivo dei bambini adottati può fornire un valido punto di partenza per la strutturazione di interventi efficaci al miglioramento della qualità di vita, sostenendo l’adattamento dei bambini adottati e delle loro famiglie.

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Espressioni facciali: manifestare le emozioni attraverso la mimica facciale
Emozioni manifeste e latenti: comunicare con la mimica facciale

Alcune espressioni facciali possano manifestare più di una singola emozione sottostante, non è sempre immediato quindi distinguerle

ARTICOLI CORRELATI
Si può vivere senza ansia?

Eliminare l'ansia non è possibile, ma imparare a conviverci sì. Per riuscirci è d'aiuto fare riferimento ad alcune tecniche di psicoterapia

Dipendenza affettiva e ansia da relazione
Ansia da relazione e dipendenza affettiva

Nelle relazioni sentimentali sono diversi i meccanismi disfunzionali che possono instaurarsi, tra questi la dipendenza affettiva e l'ansia da relazione

WordPress Ads
cancel