Si sa che la pubblicità subliminale ed il product placement all’interno di film e trasmissioni televisive funzionano, eccome! La Rayban ancora ringrazia il film Top Gun che l’ha salvata dal fallimento facendo schizzare le vendite dei suoi occhiali alle stelle e anche gli spot televisivi influenzano i nostri comportamenti di consumo.
Come possiamo quindi difendere il nostro portafogli dall’effetto degli spot che ci spingono a comprare, comprare, comprare?! Un recente studio tedesco ha scoperto che sgranocchiare popcorn al cinema durante la pubblicità interferisce con quei meccanismi psicologici di esposizione al brand che portano lo spettatore a sviluppare un atteggiamento positivo verso la marca, riducendo così la probabilità di affiliazione al prodotto.
Insomma, meglio un attentato alla dieta che al portafogli… o forse no!?
Questo meccanismo che è stato indagato per via sperimentale viene battezzato “oral interference“, messo in atto appunto con l’ingestione di popcorn o la masticazione di chewing gum, mentre al gruppo di controllo veniva somministrata solamente una compressa di zucchero.
Lo studio è dell’Università di Colonia di cui riportiamo l’abstract:
Popcorn in the cinema: Oral interference sabotages advertising effects
Sascha Topolinski, Sandy Lindner, Anna Freudenberg
Abstract
One important psychological mechanism of advertising is mere exposure inducing positive attitudes towards brands. Recent basic research has shown that the underlying mechanism of mere exposure for words, in turn, is the training of subvocal pronunciation, which can be obstructed by oral motor-interference. Commercials for foreign brands were shown in cinema sessions while participants either ate popcorn, chewed gum (oral interference) or consumed a single sugar cube (control). Brand choice and brand attitudes were assessed one week later. While control participants more likely spent money (Experiment 1, N = 188) and exhibited higher preference and physiological responses (Experiment 2, N = 96) for advertised than for novel brands, participants who had consumed popcorn or gum during commercials showed no advertising effects. It is concluded that advertising might be futile under ecological situations involving oral interference, such as snacking or talking, which ironically is often the case. FULL ARTICLE
Popcorn in the Cinema: Oral Interference sabotages advertising EffectsConsigliato dalla Redazione
Per continuare la lettura sarete reindirizzati all’articolo originale … Continua >>
LEGGI ANCHE: Fare acquisti usando il cervello: NEUROMARKETING by Martin Lindstrom