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Neuroplasticità e benessere emotivo: riprogrammare la mente e migliorare l’umore attraverso affermazioni e movimento

Numerosi studi evidenziano come lo yoga e le autoaffermazioni possano apportare benefici stimolando la neuroplasticità e favorendo il benessere

Di Gaia Stefanelli

Pubblicato il 29 Ott. 2024

Introduzione alla neuroplasticità

La neuroplasticità è la straordinaria capacità del cervello di adattarsi e trasformarsi, creando nuove connessioni in risposta a esperienze e stimoli, come descritto da Reuter-Lorenz e Cappell nel 2008. Questo affascinante meccanismo è alla base del nostro sviluppo cognitivo e del nostro benessere generale. Studi di psicologia cognitiva e neurologia hanno evidenziato quanto la neuroplasticità possa essere una risorsa chiave in ambito clinico e riabilitativo.

In psicologia, la neuroplasticità viene spesso utilizzata per abilitare, riabilitare e potenziare le abilità cognitive. Ad esempio, nel declino cognitivo tipico della demenza, la riabilitazione cognitiva sfrutta questa capacità del cervello di creare e rafforzare nuove connessioni, per compensare i danni e mantenere il funzionamento mentale.

In anni recenti la ricerca ha dimostrato che questa capacità si estende anche alla sfera emotiva, rivestendo un ruolo fondamentale nella regolazione dell’umore e nella gestione dello stress, come sottolineato da Beck nel 2011. 

Attraverso interventi mirati, da un punto di vista fisiologico, può stimolare la produzione di ormoni benefici, quali endorfine, serotonina, dopamina e ossitocina, attivando la plasticità in aree cerebrali coinvolte nel nostro vissuto emotivo e nel comportamento, promuovendo serenità e benessere.

In sostanza, il cervello ha una predisposizione naturale ad aiutarci a superare non solo le sfide mentali, ma anche quelle emotive, rendendoci più resilienti di fronte agli ostacoli della vita.

Yoga e neuroplasticità: un’integrazione efficace

Uno degli approcci più promettenti per stimolare e sostenere la neuroplasticità a beneficio della salute emotiva, fisica e mentale è la pratica dello yoga, insieme all’uso consapevole delle affermazioni positive.

Le tecniche di yoga, che includono posture fisiche, respirazione, mantra e meditazione, hanno un impatto profondo sulla neurobiologia, generando cambiamenti positivi nel cervello e nel corpo (Cramer et al., 2013). Inoltre, la variabilità della frequenza cardiaca può essere utilizzata come un indicatore delle risposte emotive regolate, fornendo un’ulteriore prova dell’effetto benefico di queste pratiche sulla regolazione dello stress (Appelhans & Luecken, 2006).

Le neuroscienze dimostrano che, attraverso la pratica dello yoga, possiamo migliorare i nostri stati psicologici ed emotivi (Gothe et al., 2014; Sharma et al., 2014; Smith et al., 2007). In ambito clinico, uno studio su persone con disturbo depressivo maggiore ha mostrato che praticare yoga una volta alla settimana per 12 settimane ha contribuito a ridurre la gravità della depressione e migliorare i biomarcatori della neuroplasticità, rendendo lo yoga un valido supporto terapeutico (Streeter et al., 2012).

Affrontare la vita con affermazioni positive: riprogrammare la mente

Le affermazioni positive sono strumenti potenti per migliorare il nostro stato emotivo e mentale. La psicologia positiva, la neurolinguistica e lo yoga ci mostrano quanto pensieri e linguaggio possano influenzare profondamente il nostro mondo interiore. Al tempo stesso, ci insegnano che, con costanza e volontà, abbiamo il potere di creare un dialogo interiore positivo, superare i pensieri negativi e favorire il nostro benessere.

Ogni giorno, il nostro dialogo interiore ci accompagna, a volte rafforzandoci, altre volte limitandoci (Sherman et al., 2006). 

Quando viviamo stati di ansia o stress, il nostro pensiero attiva aree del cervello come l’amigdala e la corteccia prefrontale, provocando il rilascio di ormoni quali cortisolo e adrenalina. Se prodotti in eccesso per periodi prolungati, questi ormoni possono influire sul nostro equilibrio fisico ed emotivo. Tuttavia, numerosi studi evidenziano come le autoaffermazioni possano apportare benefici in situazioni di stress, favorendo il benessere globale (Cohen e Sherman, 2014). Quando formuliamo un’autoaffermazione, inneschiamo un processo “bottom-up” che agisce sulle strutture cerebrali, stimolando la produzione di ormoni benefici come dopamina e ossitocina. Con costanza, queste affermazioni attivano la neuroplasticità, rafforzando specifici circuiti neurali e promuovendo cambiamenti positivi e duraturi nella nostra mente. Le affermazioni permettono di ristrutturare pensieri disfunzionali, trasformandoli in convinzioni potenzianti (Beck, 2011). Questo processo neuroplastico, attivato da ogni ripetizione, supporta una trasformazione profonda nella percezione di sé e nel comportamento (Taspinar et al., 2014; Sweeney & Heller, 2019).

Ripetere affermazioni come “Io sono sicuro di me stesso” attiva il sistema di ricompensa del cervello, rilasciando neurotrasmettitori come la dopamina, contribuendo a rafforzare autostima e motivazione (Dutcher et al., 2016).

Conclusione: pratica, pratica, pratica

La combinazione di yoga e affermazioni positive rappresenta un approccio integrato e potente per migliorare l’umore e stimolare la neuroplasticità. Lo yoga, con il suo focus su movimento, respirazione e meditazione, supporta il benessere mentale e fisico (Cramer et al., 2013; Gothe et al., 2014), mentre le affermazioni positive aiutano a riprogrammare il subconscio, creando una vita più appagante e serena (Sweeney & Heller, 2019; Taspinar et al., 2014).

Il successo in questo percorso dipende dalla consapevolezza e dalla costanza. Entrambe le pratiche richiedono dedizione regolare, ma i benefici che offrono al cervello e al nostro stato emotivo sono profondi e duraturi (Beck, 2011; Wang & Szabo, 2020). 

Integrandole nella vita quotidiana, possiamo sfruttare il potere della neuroplasticità per generare cambiamenti positivi e sostenibili, migliorando la nostra qualità di vita e il nostro benessere globale (Brunner et al., 2017; Creswell et al., 2014).

Riferimenti Bibliografici
  • Appelhans, B. M., & Luecken, L. J. (2006). Heart rate variability as an index of regulated emotional responding. Review of General Psychology, 10(3), 229-240.
  • Beck, A. T. (2011). Cognitive Therapy of Depression. New York: Guilford Press.
  • Brunner, D., Abramovitch, A., & Etherton, J. (2017). A yoga program for cognitive enhancement. PLoS ONE, 12(8), e0182366.
  • Cohen, G. L., & Sherman, D. K. (2014). The psychology of change: Self-affirmation and social psychological intervention. Annual Review of Psychology, 65, 333-371.
  • Cramer, H., Lauche, R., Klose, P., & Langhorst, J. (2013). Yoga for improving sleep quality and quality of life in people with insomnia: A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. European Journal of Integrative Medicine, 5(3), 242-250.
  • Creswell, J. D., Irwin, M. R., Burklund, L. J., Lieberman, M. D., Arevalo, J. M. G., Ma, J., Breen, E. C., & Cole, S. W. (2014). Mindfulness-Based Stress Reduction training reduces loneliness and pro-inflammatory gene expression in older adults: A small randomized controlled trial. Brain, Behavior, and Immunity, 35, 31-38.
  • Dutcher, J.M., Creswell, J.D., Pacilio, L.E., Harris, P.R., Klein, W.M., Levine, J.M., Bower, J.E., Muscatell, K.A., Eisenberger, N.I. (2016). Self-Affirmation Activates the Ventral Striatum: A Possible Reward-Related Mechanism for Self-Affirmation. Psychol Sci. Apr;27(4):455-66. doi: 10.1177/0956797615625989. Epub 2016 Feb 25. PMID: 26917214.
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  • Sherman, D. K., & Cohen, G. L. (2006). The psychology of self-defense: Self-affirmation theory. Advances in Experimental Social Psychology, 38, 183-242.
  • Smith, J. C., Greer, T., Sheets, T., & Watson, S. (2007). Yogic breathing, body awareness, and neural integration: An exploratory study. The Journal of Alternative and Complementary Medicine, 13(1), 133-138.
  • Sweeney, T. E., & Heller, C. G. (2019). Rethinking the relationship between positive thinking and outcomes. Positive Psychology Review, 8(2), 234-245.
  • Streeter, C. C., Gerbarg, P. L., Saper, R. B., Ciraulo, D. A., & Brown, R. P. (2012). Effects of yoga on the autonomic nervous system, gamma-aminobutyric-acid, and allostasis in epilepsy, depression, and post-traumatic stress disorder. Medical Hypotheses, 78(5), 571-579.
  • Taspinar, B., Aslan, S., & Agbuga, B. (2014). The effects of positive thinking and physical activity on anxiety and depression: A meta-analysis. Journal of Health Psychology, 19(1), 53-66.
  • Wang, Y., & Szabo, A. (2020). Effects of yoga on stress reduction: A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Journal of Clinical Psychology, 76(7), 1100-1112.
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