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La crisi della salute mentale tra gli adolescenti statunitensi

Il declino della salute mentale tra gli adolescenti si è intensificato con la pandemia, al punto che negli Stati Uniti si parla di emergenza nazionale

Di Francesca Naldi

Pubblicato il 16 Mag. 2023

Depressione, autolesionismo e suicidio sono in aumento tra gli adolescenti americani. Il New York Times ha trascorso più di un anno intervistando gli adolescenti, le loro famiglie e gli esperti di salute mentale e sviluppo infantile sulla crisi della salute mentale tra gli adolescenti, che numerosi gruppi di ospedali e medici hanno definito “un’emergenza nazionale”. Il risultato è un progetto in più parti intitolato “The Inner Pandemic”, di cui l’articolo principale “It’s Life or Death: The Mental Health Crisis Among U.S. Teens”, esplora i fattori potenzialmente responsabili di questa crisi.

Introduzione

 “Una sera dello scorso aprile, una ragazzina di 13 anni, ansiosa e libera, nella periferia di Minneapolis, è schizzata via da una sedia del soggiorno ed è scappata di casa, uscendo da una porta scorrevole, attraversando il patio, il cortile e il bosco. Qualche istante prima, la madre della ragazza aveva dato un’occhiata allo smartphone della figlia. L’adolescente, infuriata per l’intrusione, aveva afferrato il telefono ed era fuggita.”

Il noto quotidiano americano presenta la crisi attraverso la storia di M., una delle decine di ragazzi a cui si è rivolto per esplorare la natura mutevole dell’adolescenza negli Stati Uniti. Accanto a M. la madre, Linda, riferisce l’apprensione provocata dalle foto che aveva visto sul telefono. Alcune mostravano sangue sulle caviglie di M. dovuto a un atto autolesionistico. È così che Linda e suo marito si resero conto di far parte di un club poco invidiabile: genitori sconcertati di un’adolescente in profonda difficoltà. Non molto tempo prima della notte in cui M. è fuggita nella foresta, Linda è stata scossa dalla notizia che una ragazza del posto era morta suicida.

Le statistiche attuali

L’adolescenza americana sta subendo un drastico cambiamento. Tre decenni fa, le minacce più gravi per il benessere degli adolescenti negli Stati Uniti provenivano dal binge drinking, dalla guida in stato di ebbrezza, dalle gravidanze e dal fumo. Da allora queste minacce sono diminuite drasticamente, sostituite da una nuova preoccupazione per la salute pubblica: l’impennata dei tassi di disturbi mentali. Nel 2019, il 13% degli adolescenti ha dichiarato di aver avuto un episodio depressivo maggiore, con un aumento del 60% rispetto al 2007. Anche le visite al pronto soccorso di bambini e adolescenti in quel periodo sono aumentate notevolmente per ansia, disturbi dell’umore e autolesionismo. E per le persone di età compresa tra i 10 e i 24 anni, i tassi di suicidio, stabili dal 2000 al 2007, sono aumentati di quasi il 60% nel 2018.

L’impatto dei social media

Il declino della salute mentale tra gli adolescenti si è intensificato con la pandemia di Covid. Numerosi ospedali e gruppi di medici hanno definito la crisi un’emergenza nazionale, citando l’aumento dei livelli di malattia mentale, la grave carenza di terapeuti e di trattamenti e l’insufficienza della ricerca per spiegare la tendenza. La crisi è spesso attribuita all’aumento dei social media, ma i dati concreti sul tema sono limitati, i risultati sono sfumati, spesso contraddittori e alcuni adolescenti sembrano essere più vulnerabili di altri agli effetti del tempo trascorso sullo schermo. La ricerca, infatti, mostra che gli adolescenti dormono meno, fanno meno esercizio fisico e trascorrono meno tempo di persona con gli amici – tutti elementi cruciali per uno sviluppo sano – in un periodo della vita in cui è tipico mettere alla prova i limiti ed esplorare la propria identità. Il risultato per alcuni adolescenti è una sorta di implosione cognitiva: ansia, depressione, comportamenti compulsivi, autolesionismo e persino suicidio.

La ricerca dell’identità e la solitudine

 Nel corso dell’ultimo secolo, l’età di inizio della pubertà si è notevolmente abbassata per le ragazze, passando dai 14 anni del 1990 ai 12 anni di oggi; l’età di inizio della pubertà per i ragazzi ha seguito un percorso simile. Gli esperti affermano che questo cambiamento gioca probabilmente un ruolo nella crisi della salute mentale degli adolescenti. Quando arriva la pubertà, il cervello diventa ipersensibile alle informazioni sociali e gerarchiche, anche se i media lo inondano di opportunità per esplorare la propria identità. L’abbassamento dell’età della pubertà ha creato un divario crescente tra gli stimoli in arrivo e ciò che il cervello dei giovani può elaborare.

L’ossessione romantica di M. era un personaggio dell’anime Genocide Jack, una ragazza bruna che uccide i compagni di scuola con le forbici. Linda aveva visto M. entrare in un tunnel di depressione grave, autolesionismo e un tentativo di suicidio. Nell’intervista la ragazza riferisce di aver riflettuto a lungo sui pronomi e attualmente preferisce “loro”. La dottoressa Emily Pluhar di Harvard ha osservato che “la sfida e il progresso” dell’adolescenza moderna “è che ci sono tanti tipi di identità” – più scelte e possibilità, che a loro volta possono essere schiaccianti. Tra i fattori che influenzano la salute mentale c’è il rimuginio, che per M. aveva un nome: “solitudine”. Un fattore chiave, secondo gli esperti, è l’aumento della solitudine. Studi recenti hanno dimostrato che gli adolescenti negli Stati Uniti e in tutto il mondo riferiscono di sentirsi sempre più soli, anche in un periodo in cui l’uso di Internet è esploso.

Conclusione

Gli esperti della salute mentale notano che ad oggi, nonostante il suo peso, la crisi adolescenziale si sta manifestando in un ambiente più protetto. Questioni relative alla salute mentale si sono liberate in gran parte dello stigma che portavano con sé tre decenni fa, e sia i genitori sia gli adolescenti sono più a loro agio quando discutono dell’argomento e cercano aiuto. Ma questa impennata ha sollevato interrogativi. Si tratta di problemi intrinseci all’adolescenza, che prima non venivano semplicemente riconosciuti, oppure oggi vengono diagnosticati in modo eccessivo? I confronti storici sono difficili, poiché alcuni dati relativi a sofferenze come l’ansia e la depressione adolescenziale hanno iniziato a essere raccolti relativamente di recente. I tassi crescenti di visite al pronto soccorso per suicidio e autolesionismo lasciano pochi dubbi sul fatto che la natura fisica della minaccia sia cambiata in modo significativo e che sia necessario agire per contrastarla.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Richtel, M. (April 23, 2022). It’s Life or Death: The Mental health Crisis Among U.S. Teens. The New York Times.
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