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Rabbia e ruminazione rabbiosa in soggetti con tratti narcisistici di personalità – Partecipa alla ricerca

Gli studi mostrano che in base ai tratti di personalità ci sono specifici stili di pensiero: per quelli narcisistici uno sarebbe la ruminazione rabbiosa

Di Anna Andreoli, Irene D`Agate, Antonella De Rosa

Pubblicato il 16 Mar. 2023

Studi Cognitivi ha attivato un progetto di ricerca allo scopo di indagare la relazione tra tratti di personalità narcisistici, rabbia e ruminazione rabbiosa.

Narcisismo e personalità narcisistica

 Negli ultimi anni il concetto di “narcisismo” è diventato oggetto di grande interesse sia pubblico che nel campo della ricerca scientifica. Quando si parla di “personalità narcisistica” in genere si fa riferimento a persone carismatiche, determinate, sicure di sé, che ricercano e si esaltano di fronte a lodi e riconoscimenti e che tendono ad assumere posizioni di rilievo nella loro comunità di appartenenza.

Tali caratteristiche possono però essere lette, agli occhi degli altri, anche come segni di arroganza e presunzione. Si tratta di persone che possono apparire polemiche, che ostentano costantemente successi e qualità, che si aspettano sempre un trattamento speciale e di aver diritto ad essere soddisfatte in ogni loro richiesta.

Nelle relazioni interpersonali tendono ad essere focalizzati soltanto sui propri bisogni e desideri, per cui hanno difficoltà a riconoscere quelli degli altri. Richiedono eccessive attenzioni e ammirazione, si aspettano incondizionate disponibilità e dedizione, sono spesso invidiosi e competitivi poiché mirano ad una posizione di supremazia nei confronti dell’altro. Tendono a formare amicizie o relazioni sentimentali esclusivamente se hanno la certezza che l’altro possa favorire la soddisfazione dei propri scopi, primo fra tutti rafforzare la stima di sé e il valore personale.

Infatti, dietro questa maschera di forza e superiorità, ben costruita dal narcisista come forma di protezione, si celano carenza di autostima, elevata sensibilità al giudizio altrui, specialmente alle critiche, e al fallimento (Dimaggio et al., 2002; Cain et al., 2008).

Wink (1991) ha identificato due diverse forme di narcisismo note come overt e covert.

Nella sua manifestazione overt il narcisista presenta un evidente atteggiamento di superiorità, sprezzante verso gli altri, oltre a bisogno di dominanza e eccessiva ricerca di successo; ostenta estrema fiducia in sé, manca di empatia, tende ad attaccare e svalutare le altre persone con cui intrattiene relazioni tendenzialmente superficiali.

Al contrario, nella sua forma covert il narcisismo è contraddistinto da introversione, modestia, timidezza, talvolta inibizione, estrema sensibilità alle critiche, che celano i sentimenti di grandezza e si associano a svalutazioni del sé e timore di essere rifiutati. Tali caratteristiche causano importanti difficoltà nel mantenere relazioni stabili anche perché innescano sentimenti di invidia e atteggiamenti denigratori nei confronti dell’altro.

 Secondo alcuni autori (Dimaggio et al., 2002; Horowitz 1989; Young & Flanagan, 1998) le persone con tratti di personalità narcisistici presentano alcuni caratteristici stati mentali e toni emotivi ad essi correlati. In particolare, i narcisisti overt, dato il prevalere di stati dominati da un senso di superiorità, di forza, di autoefficacia, sono tendenzialmente euforici oppure, nel tentativo di camuffare insicurezza e depressione, appaiono distaccati o reagiscono con rabbia diretta verso gli altri (colpevolizzati e denigrati). Invece, i narcisisti covert tendono a sperimentare maggiormente la paura, la rabbia, la vergogna e l’umiliazione associate a temi di fallimento, sconfitta e rifiuto, che a loro volta generano vissuti depressivi.

Rabbia e aggressività

La rabbia è una delle emozioni fondamentali e come tale estremamente adattiva e utile alla sopravvivenza; tuttavia spesso genera aggressività.

Secondo una definizione comune, l’aggressività umana è una forma di interazione sociale che implica l’intenzione di ferire, danneggiare o distruggere un altro individuo, nella realtà o nella fantasia. Quindi, viene intesa come un comportamento che può avere conseguenze dannose per sé (soprattutto sociali, giuridiche, relazionali) e per gli altri.

Esistono più tipi di aggressività. La letteratura scientifica ne distingue chiaramente due: aggressività reattiva (come conseguenza istintiva di un’offesa o un torto subiti, volta a difendere il soggetto che la attua) e aggressività proattiva (premeditata, predatoria, utilizzata a freddo per impadronirsi di qualcosa o vendicarsi).

Ruminazione rabbiosa e tratti narcisistici: il progetto di ricerca

Le ricerche che si sono interessate allo studio della personalità hanno inoltre dimostrato che non solo determinati vissuti emotivi ma anche specifici stili di pensiero sono associati alle caratteristiche di personalità. Nel caso dei tratti narcisistici uno di questi sarebbe la ruminazione rabbiosa. Essa consiste in un processo di pensiero ripetitivo e negativo che si concentra su eventi che inducono rabbia e che hanno particolare significato personale (Denson, 2012). Nella ruminazione rabbiosa prevale una modalità di elaborazione analitica e astratta, focalizzata sulle cause, i significati, le motivazioni e le intenzioni che hanno causato l’evento (Denson et al., 2012) e talvolta finalizzata a progettare piani di reazione allo scopo di vendetta.

Il contenuto della ruminazione può essere focalizzato sulle argomentazioni che dimostrano l’evento come danno o offesa ingiusta, attribuendo così responsabilità esterne, o può essere focalizzato sulle proprie responsabilità (Pedersen et al., 2011). Tra le varie conseguenze della ruminazione si ritrova l’aumento di comportamenti aggressivi, emozioni negative e sintomi depressivi.

Studi Cognitivi ha attivato un progetto di ricerca allo scopo di indagare:

  • la relazione che intercorre tra tratti di personalità narcisistici, vissuti di rabbia, aggressività e ruminazione rabbiosa;
  • le differenze rispetto a tali aspetti tra i soggetti con personalità narcisistica covert e quelli con personalità narcisistica overt.

La partecipazione alla ricerca comporta la compilazione di alcuni questionari che richiederà circa 20 minuti.

Tutti i dati saranno trattati in forma anonima e riservata.

La ringraziamo anticipatamente per il suo contributo al nostro progetto.

Le saremmo grati se inoltrasse questo link anche ad amici, familiari e colleghi per aiutarci a raccogliere ulteriori partecipazioni.

PER PARTECIPARE ALLA RICERCA

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Cain N.M., Pincus A.L., Ansell E.B.(2008). Narcissism at the crossroads: phenotypic description of pathological narcissism across clinical theory, social/personality psychology, and psychiatric diagnosis. Clinical Psychology Review. 28, 4, pp. 638-656.
  • Denson T.F. (2012). The multiple systems model of angry rumination. Personality and Social Psychology, 17, 2, pp. 103-123.
  • Denson T.F., Moulds M.L., Grisham J.R. (2012). The effects of analytical rumination, reappraisal, and distraction on anger experience. Behavioural Therapy, 43, 2, pp. 355-364.
  • Dimaggio G., Semerari A., Falcone M., Nicolò G., Carcione A. & Procacci M. (2002). Metacognition, states of mind, cognitive biases and interpersonal cycles: proposal for an integrated narcissism model. Journal of Psychotherapy Integration, 12, 4, pp.421-451.
  • Horowitz, M. J. (1989). Modes of representation of thought. Journal of the American Psychoanalytic Association, 20, 793-819.
  • Pedersen W.C., Denis T.F., Goss R.J., Vasquez E.A., Kelly N.J., Miller N. (2011). The impact of rumination on aggressive thoughts, feelings, arousal and behavior. British Journal of Social Psychology, 50, pp. 281-301.
  • Young J. & Flanagan C. (1998). Schema-focused therapy for narcissistic patient. E.F. Ronningstam (Ed.), Disorders of narcissism: diagnostic, clinical, and empirical implications, pp. 239-262. American Psychiatric Press, Washington, D.C.
  • Wink, P. (1991). Two faces of narcissism. Journal of Personality and Social Psychology, 61, 590- 597.
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