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“Le guide di Headspace – meditazione”: un viaggio in otto puntate dentro se stessi

Le guide di Headspace - meditazione è una serie tv di Netflix diversa dalle altre, che conduce i suoi spettatori in esperienze di meditazione guidata

Di Valentina Congedo

Pubblicato il 01 Apr. 2021

Le guide di Headspace – meditazione è composta da otto episodi di circa venti minuti ciascuno, strutturati in una parte iniziale in cui viene introdotto un tema su cui lavorare mediante la meditazione, a cui segue un breve esercizio di meditazione guidata.

 

In una serata trascorsa su Netflix, solitamente, ricerchiamo un’esperienza di intrattenimento, conoscenza o riflessione attraverso l’immersione in una storia e un luogo, reali o immaginari, esterni a noi.

Le guide di Headspace – meditazione propone un’esperienza differente, un viaggio ambientato in luogo reale, molto vicino, ma spesso inesplorato: la nostra mente. Questa serie tv, uscita su Netflix nel 2021, conduce passo a passo i suoi spettatori in esperienze di meditazione guidata.

Headspace è una società fondata nel 2010 da Andy Puddicombe e Richard Pierson con lo scopo di offrire training di meditazione guidata e mindfulness attraverso piattaforme digitali.

Andy Puddicombe ha alle spalle un percorso di formazione come monaco buddista; con Headspace si prefigge l’obiettivo di diffondere i benefici della meditazione a un pubblico vasto, restando fedele agli insegnamenti ricevuti e alle tecniche acquisite nella sua formazione. Richard Pierson, co-fondatore e finanziatore della società, lo ha aiutato a trasformarla in un business di successo.

Le guide di Headspace – meditazione è composta da otto episodi della durata di circa venti minuti ciascuno, strutturati in una parte iniziale in cui viene introdotto un tema su cui lavorare mediante la meditazione, a cui segue un breve esercizio di meditazione guidata. La narrazione e l’esercizio sono accompagnati da una veste grafica curata ed evocativa.

Il tema di ogni puntata è illustrato da A. Puddicombe attraverso metafore apprese nel suo percorso di formazione come monaco, attraverso aneddoti personali o relativi a persone a cui ha insegnato la pratica meditativa. Inoltre riporta informazioni e risultati tratti dalla ricerca scientifica a sostegno dei benefici della meditazione sulla salute mentale.

Di seguito, una breve rassegna dei contenuti e delle pratiche meditative che troverete in ciascun episodio, personalmente “testati”.

Inizialmente sono spiegati gli assunti alla base della pratica meditativa, come abilità mentale basata su un allenamento regolare. Meditare non richiede di modificare l’attività mentale, né di esercitarsi a scacciare pensieri ed emozioni come invadenti occupanti del mondo interno, come ospiti indesiderati che ostacolano la possibilità di dormire, di concentrarsi o di rilassarsi.

La meditazione insegna a trasformarsi in uno spettatore presente, accogliente e non giudicante della propria attività mentale; la presa di distanza che si ottiene conduce a uno stato di calma e alla sensazione di sentirsi a proprio agio con se stessi.

L’esercizio proposto è una meditazione guidata basata sull’attenzione focalizzata sul respiro.

Il secondo episodio si intitola: ‘Come lasciar andare’. A. Puddicombe propone una tecnica di visualizzazione in cui, senza sforzo, ci si focalizza su un luogo piacevole e sulle sensazioni che ne scaturiscono. Lo scopo è di sentirsi più leggeri, raggiungere uno stato mentale di rilassamento profondo che va in direzione opposta alla tendenza a rimanere aggrappati alla cose (eventi, pensieri, sentimenti).

La terza puntata, ‘Come innamorarsi della vita’, spiega come esperire e coltivare quotidianamente sentimenti di apprezzamento e gratitudine abbia un influsso sul benessere psichico e sul senso soggettivo di felicità. La tecnica proposta si chiama ‘meditazione riflessiva’ e si basa sulla ricerca di opportunità per riflettere sulla natura preziosa della vita in relazione a semplici cose e attività di tutti i giorni.

Il quarto episodio offre una meditazione guidata per gestire lo stress e l’ansia attraverso una tecnica chiamata ‘annotazione’. Essa aiuta ad affrontare la sensazione di sentirsi sopraffatti dai propri pensieri e di essere in ansia non per eventi o situazioni, ma per il fatto stesso di provare ansia. La tecnica proposta ha lo scopo di cambiare il rapporto con pensieri ed eventi ansiogeni; si basa sull’esperienza universale che, durante qualsiasi esercizio di meditazione, la mente divaga. La tecnica dell’‘annotazione’ richiede la pacata ammissione che la mente si è allontanata dall’esercizio per spostarsi su preoccupazioni, impegni, ricordi, situazioni, per poi tornare alle prescrizioni della meditazione. La ripetizione e l’allenamento a questi movimenti mentali fornisce la rivelazione trasformativa che ‘noi non siamo i nostri pensieri’ e che possiamo sempre prenderne distanza e non farci invadere da essi.

Nella quinta puntata, ‘Come essere gentili’, Puddicombe sottolinea quanto viviamo prigionieri del giudizio, di una continua tensione tra il modo in cui le cose appaiono e il modo in cui, secondo noi, dovrebbero essere. La tecnica meditativa proposta si chiama ‘gentilezza amorevole’; ha lo scopo di liberarsi dal giudizio e dal risentimento verso se stessi e verso gli altri e di aiutare a coltivare qualità come la gentilezza e la compassione.

Il sesto episodio tocca un argomento spinoso: l’uso della meditazione per gestire il dolore. Propone la tecnica della scansione corporea, un’analisi delle zone del corpo rilassate o in cui si prova disagio, con lo scopo di cambiare la propria prospettiva sul dolore e di prendere le distanze da esso.

Anche la settima puntata della serie è incentrata su un tema ‘scottante’: la gestione della rabbia. Puddicombe sottolinea quanto nella vita tendiamo a evitare tutto ciò che ci fa star male e a ricercare ciò che ci fa star bene, ma anche quanto la focalizzazione esclusiva su noi stessi e sulla felicità individuale tenda a ‘rimpicciolire’ la mente. Propone una tecnica chiamata ‘compassione attiva’, che permette di passare dall’incolpare gli altri, alla volontà proattiva di vedere l’altro felice; di trasformare la nostra rabbia nei confronti dell’altro e di provare a mettere la felicità altrui sullo stesso piano della propria.

L’ultimo episodio, ‘Come sfruttare il proprio potenziale illimitato’, invita a riflettere sull’idea che, per sentirsi sereni, si è convinti che tutti i tasselli della propria vita (sentimentale, lavorativa, sociale) dovrebbero funzionare in un (spesso non meglio definito) modo soddisfacente. Ma nella pratica, si è spesso prigionieri di aspettative, limiti, copioni autoimposti che impediscono di sfruttare il proprio ‘potenziale illimitato’. Questo concetto espresso da Puddicombe non è facile da afferrare; lo definisce come un senso di fiducia che si può tradurre sia in una pace interiore che in un agire sul mondo. Esso si coltiva attraverso la tecnica del ‘rilassamento consapevole’, una delle più difficili, poichè richiede la capacità di rilassarsi senza concentrarsi su nulla di specifico, di essere uno spettatore cosciente della propria mente e delle sue dinamiche.

Le guide di Headspace – meditazione è una serie TV che permette un primo approccio alla meditazione alla portata di chiunque sia curioso rispetto all’argomento.

Chiaramente, non permette di lavorare su disturbi psicopatologici conclamati, né di diventare autodidatti nella meditazione.

La meditazione è complessa, non è adatta a tutti, e, come sottolineato in ogni episodio, dà dei risultati solo se allenata costantemente. Inoltre, farsi insegnare le pratiche della meditazione da un professionista rinforza e struttura l’apprendimento, perché permette di condividere le reazioni, le sensazioni, il proprio funzionamento mentale mentre si medita nel contesto di un rapporto di fiducia e accettazione, e di sviluppare un atteggiamento analogo verso se stessi.

Per chi invece ha già svolto un training di meditazione, la serie rappresenta un utile e piacevole esercizio di ‘mantenimento’ delle abilità acquisite.

 

ANDY PUDDICOMBE – ALL IT TAKES IS 10 MINDFUL MINUTES – GUARDA IL VIDEO:

 

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Valentina Congedo
Valentina Congedo

Psicologa e psicoterapeuta adleriana a indirizzo psicodinamico. Psicodiagnosta e Psicomotricista. Riceve a Torino

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