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Relazioni Interpersonali? Meglio dimenticarsi del Telefono Cellulare

Anche solo la presenza del telefono cellulare influenza la qualità della relazione che si creerà tra noi e l’altra persona.

Di Alessandra Piccolini

Pubblicato il 24 Set. 2012

Aggiornato il 05 Nov. 2012 12:16

FLASH NEWS 

Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

La prossima volta che sostenete una conversazione faccia a faccia con qualcuno, lasciate il telefono in borsa o in tasca!”. Questa è la raccomandazione di Andrew Przybylski e Netta Weinstein, autori di due studi particolarmente interessanti sul modo in cui i telefoni cellulari possono interferire con le relazioni interpersonali. 

Miliardi di persone ogni giorno comunicano a grande distanza utilizzando il telefono cellulare, e non solo a voce, ma anche scambiandosi SMS, email, “twittando” o anche semplicemente aggiornando il profilo di Facebook.

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Niente di male, direte voi. In effetti, l’utilizzo del cellulare sembra promuovere in noi un senso di interconnessione col nostro “mondo sociale”, spostando l’attenzione – o le preoccupazioni – su  persone, luoghi o eventi al di fuori dal contesto in cui concretamente ci troviamo (Srivastava, 2005).

Telephone - © Tomasz Wojnarowicz - Fotolia.com
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Ma in che modo le relazioni interpersonali ne risentono? Prendiamo come esempio la seguente situazione. Stiamo parlando faccia a faccia con una persona, magari anche di un argomento “mediamente” intimo. Il nostro cellulare è di fianco a noi, in bella vista, e il nostro interlocutore lo nota. Domanda: può anche solo la presenza dell’oggetto influenzare il tipo di relazione che si creerà tra noi e l’altra persona? Sì, e negativamente. 

In un primo esperimento, i due autori hanno esaminato l’effetto della sola presenza (vs l’assenza) di un cellulare lasciato su un tavolo sul tipo di relazione e di conversazione tra due interlocutori seduti uno affianco all’altro. Ai due soggetti (sconosciuti l’uno all’altro) è stato chiesto di parlare per dieci minuti di un evento saliente a loro accaduto nel mese precedente; dopodiché sono state valutate la qualità della relazione, il senso di vicinanza al partner e la presenza/assenza di emozioni positive. Come previsto, la sola presenza del cellulare aveva effetti negativi su ciascuna di queste variabili.

C’è di più. In un secondo studio, l’effetto della presenza/assenza del cellulare è stato valutato sia quando i due interlocutori discutevano di argomenti casuali, sia quando parlavano invece di questioni personali, intime e significative. Oltre alle variabili qui sopra elencate, sono state poi misurati il livello di fiducia verso l’altro e l’empatia percepita nell’altro. I risultati? La presenza del cellulare inibiva lo sviluppo di una vicinanza emotiva e riduceva l’empatia percepita dal partner. In particolare, le differenze tra presenza e assenza del cellulare erano significative nei casi di conversazione su argomenti intimi e personali.

I meccanismi secondo i quali la presenza di un cellulare ostacolerebbe la formazione di relazioni interpersonali sono ancora sconosciuti. È possibile, sostengono gli autori, che questo “colpevole tecnologico” attivi rappresentazioni mentali implicite (non consapevoli) della nostra “rete sociale”, in grado di distrarci dalle interazioni nel qui ed ora. Attendiamo future ricerche: nel frattempo, almeno durante le conversazioni faccia a faccia, meglio dimenticarsi del cellulare.

 

 

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