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Il lato negativo di condividere troppo di se stessi

Analizziamo i potenziali rischi dell’oversharing e le tecniche per limitare la condivisione eccessiva di informazioni intime e personali

Di Lucia Salatini

Pubblicato il 08 Apr. 2024

Quando la condivisione risulta fuori luogo

Condividere aneddoti della propria vita personale con persone a sé care risulta spesso salutare e liberatorio, permettendo di confrontarsi con altri pareri e ragionare sul modo migliore di affrontare una determinata situazione o magari a fare ordine tra i pensieri. Non a caso, le rivelazioni personali sono in grado di creare intimità e connessione tra i due o più interlocutori e persino i pettegolezzi, se gestiti bene, possono creare un forte senso di appartenenza di gruppo (Jolly et al., 2021). Gli aspetti poco piacevoli nascono nel momento in cui ci si dilunga eccessivamente a condividere esperienze private con persone estranee o in ambienti non particolarmente adeguati per questo tipo di condivisione.

Parlare e condividere troppe informazioni con le persone sbagliate e nei contesti sbagliati genera molto imbarazzo negli interlocutori, oltre a creare numerose ripercussioni e sentimenti negativi per coloro che si confidano, i quali, spesso, realizzano troppo tardi di aver esagerato con la narrazione.

Perché condividiamo informazioni

Secondo Carbone e Lowenstein (Carbone & Loewenstein,2023), l’eccessiva condivisione dipende dal fatto che le rivelazioni personali innescano una risposta emotiva intensificata, generando un marcato entusiasmo nel continuare a portare avanti la conversazione. I ricercatori, inoltre, sostengono che la condivisione eccessiva non sia altro che un motore di ricerca primitivo, in quanto necessaria per la sopravvivenza. Infatti, mediante la comunicazione e lo scambio di esperienze personali, i nostri antenati erano in grado di apprendere tecniche migliori per cacciare o proteggersi dalle intemperie, ma anche per motivare i membri di un determinato gruppo sociale a seguire determinate regole e mantenere l’ordine e la coesione di gruppo.

Alcune tecniche per evitare la condivisione eccessiva

Quando le emozioni che si stanno vivendo in un determinato momento risultano intense, oppure siamo in uno stato di eccitazione o di nervosismo, può risultare complesso mantenere il silenzio o evitare di riferire determinate informazioni. Potrebbe quindi risultare utile tenere a mente alcuni consigli pratici:

  • Innanzitutto, ascoltare con attenzione gli altri ed interessarsi a quel che hanno da raccontare risulta fondamentale non solo per rendere la conversazione più piacevole, ma anche per cercare di distrarsi o trattenersi dal monopolizzare la conversazione e condividere eccessive informazioni che possono risultare fuori luogo. 
  • È inoltre importantissimo capire in che ambiente ci si trova e con che persone si ha a che fare. Per evitare spiacevoli inconvenienti sarebbe quindi meglio tenere i pettegolezzi, propri ed altrui, al di fuori dell’ambiente lavorativo ed evitare di intraprendere argomenti particolarmente intimi e personali con chiunque non faccia parte della propria rete stretta di amici e familiari. 
  • Infine, nei momenti di forte rabbia e stress, quando ci se sente sopraffatti e la voglia di condividere informazioni come valvola di sfogo sembra avere la meglio, possiamo inizialmente regolare l’emozione attraverso tecniche di respirazione così da poterci poi concentrare sull’ascolto attivo dell’altra persona e moderare la condivisione di informazioni personali (Campbell, 2024).
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