Le difficoltà nelle relazioni interpersonali
I rapporti interpersonali possono essere di diversa natura e possono costituire una sfida non sempre così immediata e semplice. Dalle amicizie, ai rapporti familiari, passando per la sfera sentimentale, ci si può imbattere in momenti difficili o di confusione, mitigati da dubbi e conditi con incertezza.
Non esiste una soluzione univoca a tutte le difficoltà relazionali, ma possiamo individuare alcune strategie o modi di porsi alternativi che possono aiutarci a cambiare prospettiva.
A tal proposito, un articolo del New York Times (Pearson, 2023), propone alcune vie per il miglioramento delle relazioni interpersonali.
Come migliorare le relazioni interpersonali
Accettare che le persone possano cambiare
Considerare che una relazione di lunga durata possa aver subito un mutamento, o che possa non rimanere stabile e uniforme al primo periodo iniziale. Porsi all’altro/a in maniera aperta e curiosa, andando a scoprire che cosa quella persona sta affrontando in quel periodo.
Rispondere al telefono
Quante volte può essere successo che nel bel mezzo di altre attività si venga chiamati da un proprio familiare, conoscente o addirittura una persona che non si sente da tanto tempo, ed invece di rispondere si preferisce mandare un messaggio rimandando la telefonata ad un altro momento. Invece di rimandare, il suggerimento potrebbe essere quello di rispondere, anche 10 secondi di chiamata potrebbero essere più benefici dei messaggi scritti.
Osservare quando ci si distrae al cellulare
Un meccanismo che alle volte può avvenire, è quello di prendere in mano il telefono quando si interagisce fisicamente con qualcuno, e ciò può creare nell’interlocutore un senso di frustrazione o sofferenza. La ricerca mostra come questo comportamento possa compromettere il clima relazionale (Kılıçarslan & Parmaksız, 2023).
Apertura a diverse tipologie di desiderio
Nelle relazioni romantiche, i ricercatori hanno riconosciuto due tipologie di desiderio sessuale, il primo spontaneo ed il secondo reattivo, ovvero in risposta ad una stimolazione. Porre l’attenzione sulla possibilità di accettare entrambe le tipologie di desiderio può avere degli effetti positivi nelle relazioni intime nel lungo termine (Pearson, 2023).
Evitare di generalizzare
Quando si litiga o si è nel mezzo di un’accesa discussione, siamo più predisposti a incappare in valutazioni rapide e sommarie o “errori di pensiero” (i cosiddetti bias cognitivi) (Kahneman, 2013). Tra questi è molto comune “l’effetto alone”, ovvero la tendenza a generalizzare e ad estendere un comportamento o un atteggiamento a diverse situazioni. Questo accade quando ci esprimiamo con frasi del tipo: “tu fai sempre…”, “tu sarai sempre…”. Più utile potrebbe essere porre la propria attenzione al problema specifico e cercare di analizzare quello.
Complimentarsi
Fare un complimento a qualcuno, anche se ritenuto come possibilmente imbarazzante o fuori luogo, può invece essere più gradito di quanto si pensi.
Non combattere contro i mulini a vento
Quando ci si scontra con un comportamento altrui che non ci piace, o che si sente di voler cambiare, concentrarsi su quello che non si può controllare potrebbe risultare controproduttivo. Il suggerimento invece potrebbe essere cercare di capire cosa si può concretamente cambiare o fare in modo diverso.
“Come posso esserti utile?”
Durante una discussione può capitare di non capire cosa si può fare per l’altro o addirittura si può aver l’impressione di perdere di vista il motivo iniziale per il quale si stava litigando. Quando ci si trova in una situazione di contrasto, può tornare utile domandare alla persona indisposta “Come posso esserti utile?”.