L’Osservatorio dei Disturbi Emotivi e Mentali
L’Osservatorio dei Disturbi Emotivi e Mentali è un aggiornamento periodico sulla situazione della sofferenza psicologica in Italia e nel mondo. Quali sono i disturbi più diffusi e più gravi e più in crescita, quali segmenti della popolazione sono più colpiti, quali sono le ragioni della loro diffusione e come arginarli con quali cure farmacologiche, psicoterapeutiche e assistenziali.
L’Osservatorio sarà pubblicato su State of Mind dal marzo 2025, uscirà mensilmente e sarà composto consultando i motori di ricerca più rigorosi e avanzati che raccolgono le informazioni pubblicate su riviste scientifiche e su bollettini sanitari affidabili. Il responsabile della composizione dell’Osservatorio è Giovanni Maria Ruggiero con la collaborazione di Sara Palmieri e Giovanni Mansueto.
Osservatorio dei Disturbi Emotivi e Mentali – marzo 2025
Allarme salute mentale dopo il COVID: +30% di depressione e ansia, +20% di Disturbo Post-traumatico, +40% di disturbi alimentari, +9 milioni di casi di ideazione suicidaria nel mondo, +25% di disturbi mentali a livello globale
Questo primo numero dell’Osservatorio è dedicato all’impatto psicologico della pandemia di COVID-19, che è al momento tra i fattori più significativi dell’insorgere nella popolazione italiana e mondiale di varie forme di sofferenza psicologica.
La letteratura scientifica individua i seguenti tra i disturbi emotivi e mentali più influenzati dalla pandemia.
Depressione e Ansia
La pandemia ha esacerbato i sintomi depressivi e ansiosi nella popolazione generale. I fattori che hanno influito sono probabilmente la reclusione in casa, la riduzione dei rapporti sociali e il timore del rischio e del futuro.
Un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilevato un incremento del 25% nella prevalenza globale di questi disturbi nel primo anno della pandemia. Secondo dati recenti, circa il 28% della popolazione mondiale soffre di ansia, mentre la depressione colpisce circa il 5% della popolazione globale (OMS, 2023). In Italia, studi epidemiologici suggeriscono che i disturbi d’ansia e depressione siano aumentati di circa 30% rispetto ai livelli pre-pandemia. Si è osservato un aumento di comportamenti depressivi come l’isolamento volontario, noto come “hikikomori“, oppure il cosiddetto “languishing”, termine che descrive uno stato di apatia e mancanza di motivazione, situato a metà strada tra il benessere e la depressione. Durante la pandemia, molte persone hanno riferito di sentirsi in questo stato, caratterizzato da una sensazione di stagnazione e vuoto.
Terapie consigliate
La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è considerata il trattamento di elezione per ansia e depressione, in quanto aiuta a modificare pensieri negativi e disfunzionali. La terapia interpersonale (IPT) è utile per chi ha difficoltà nelle relazioni sociali, mentre la terapia basata sulla mindfulness può aiutare a gestire lo stress e migliorare il benessere emotivo.
Disturbi Alimentari
Si è registrato un incremento dei casi di anoressia nervosa e bulimia, in particolare tra gli adolescenti. Ancora una volta il fattore decisivo è stato l’isolamento sociale con conseguente ricerca di compensi emotivi che poi sono sfociati in idee o comportamenti alimentari patologici come abbuffarsi o decidere di perdere peso. Si stima che in Italia i disturbi del comportamento alimentare (DCA) colpiscano attualmente il 3-5% della popolazione, con un incremento del 40% dei casi tra i giovani negli ultimi anni (Ministero della Salute, 2024). Un secondo fattore è stato l’uso eccessivo di social media che ha diffuso idee e comportamenti patologici.
Terapie consigliate
La terapia cognitivo-comportamentale (CBT-E, specifica per i disturbi alimentari) è il trattamento più efficace (Atwood e Friedman, 2020). Anche la terapia familiare (modello Maudsley) è consigliata per gli adolescenti (Austin et al., 2025). In alcuni casi, la terapia farmacologica può essere integrata con antidepressivi sotto stretta supervisione medica.
Autolesionismo e ideazione suicidaria
C’è stata una crescita preoccupante dei comportamenti autolesionistici e dei pensieri suicidari tra gli adolescenti. Vari centri sanitari nel mondo -tra i quali l’Ospedale Bambino Gesù di Roma- hanno registrato un incremento del numero di casi di tentato suicidio o ideazione suicidaria. Secondo l’ISS, nel periodo post-pandemia si è registrato un aumento del 30% degli accessi in pronto soccorso per episodi di autolesionismo e tentativi di suicidio tra i giovani. L’OMS ha riportato che circa 9 milioni di persone nel mondo soffrono di ideazione suicidaria grave ogni anno, con un incremento del 15-20% rispetto al periodo pre-pandemia.
Terapie consigliate
La terapia dialettico-comportamentale (DBT) è particolarmente indicata per chi presenta comportamenti autolesionistici, poiché aiuta a sviluppare strategie di regolazione emotiva (Kothgassner et al., 2021).
Disturbi da stress post-traumatico (PTSD)
La pandemia ha portato a un aumento dei casi di PTSD, non solo tra coloro che hanno contratto il virus, ma anche tra chi ha vissuto lutti, isolamento o stress lavorativo. Attualmente si stima che il 6-8% della popolazione abbia sviluppato PTSD post-pandemia, con un incremento del 20-25% rispetto ai livelli precedenti (APA, 2024). Particolarmente colpite le categorie di operatori sanitari e soggetti che hanno subito esperienze traumatiche legate alla malattia e alla perdita di persone care.
Terapie consigliate
La terapia cognitivo-comportamentale focalizzata sul trauma (TF-CBT) e la terapia di desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari (EMDR) sono altamente raccomandate per il trattamento del PTSD (Seidler e Wagner, 2006). L’EMDR può essere particolarmente indicata in bambini e adolescenti (Rodenburg et al., 2009). In alcuni casi, si possono affiancare interventi farmacologici per la gestione dell’ansia e dei sintomi post-traumatici.
L’analisi dei dati mostra chiaramente un aumento significativo della prevalenza di disturbi mentali ed emotivi dopo la pandemia. L’importanza dell’accesso a cure psicologiche e psichiatriche è quindi fondamentale per affrontare queste problematiche in modo efficace.