Disturbi Alimentari e intimità sessuale
Articolo in collaborazione con Clinica Disturbi Alimentari
L’ambito sessuale è un fattore molto importante da prendere in considerazione quando si parla di Disturbi Alimentari. Ad oggi, non è ancora chiaro se i problemi sessuali sperimentati dai soggetti affetti da Disturbi Alimentari siano una causa o una conseguenza dei disturbi stessi, e soprattutto se e quale possa essere il potenziale rapporto esistente. Per queste ragioni la ricerca continua a esplorare il ruolo dell’intimità sessuale nelle persone affette da Disturbi Alimentari.
Le prime considerazioni: la connessione tra sessualità e Disturbi Alimentari
Secondo la teoria psicodinamica – che attribuisce importanza alle esperienze infantili, agli impulsi repressi e ai conflitti irrisolti nell’inconscio – le difficoltà sessuali nelle persone con Disturbi Alimentari sarebbero radicate nei disturbi alimentari stessi, in quanto l’insorgenza di questi disturbi risulta collegata ad uno sviluppo psicosessuale alterato. Tuttavia, ricerche recenti suggeriscono che la diminuzione del desiderio sessuale potrebbe essere influenzata da varie cause, come un regime alimentare disordinato (Keys et al., 1950) o un umore depresso (Mathew & Weinman, 1982). Secondo Pinheiro e colleghi (2010), la diminuzione del desiderio sessuale potrebbe derivare da cambiamenti fisici dovuti all’ipogonadismo, condizione in cui le ovaie producono quantità insufficienti di ormoni sessuali e/o da un basso Indice di Massa Corporea (BMI). Tali condizioni non permetterebbero di soddisfare il normale fabbisogno energetico, il che potrebbe a sua volta influenzare la funzione cerebrale riducendo il desiderio sessuale. In aggiunta, sono stati identificati diversi fattori che potrebbero influenzare la sessualità delle persone affette da Disturbi Alimentari, tra cui: amenorrea, storia di abusi sessuali (Carter et al., 2006), condizioni psichiatriche come la depressione (Lin et al., 2012) e l’uso di antidepressivi (Zemishlany & Weizman, 2008).
Percezioni dell’intimità sessuale in individui affetti da anoressia nervosa e bulimia nervosa
La ricerca evidenzia che le persone con Disturbi Alimentari sperimentano notevoli difficoltà sessuali sia a livello fisiologico (come la diminuita lubrificazione) che psicologico (Castellini et al., 2012). Rispetto quest’ultimo, le donne con Anoressia Nervosa (AN) mostrano spesso una ridotta probabilità di coinvolgimento sessuale, a causa di insoddisfazione corporea, sintomi ansiosi e di evitamento così gravi che si traducono in un basso interesse e una sorta di “disgusto” sessuale (Wiederman, 1996). Inoltre, secondo Morgan e colleghi (1995) le donne affette da anoressia nervosa sarebbero più propense a sperimentare un basso livello di soddisfazione sessuale che diminuirebbe ulteriormente all’aumentare della restrizione calorica.
Nel caso delle donne affette da Bulimia Nervosa (BN), sembrerebbe che siano maggiormente propense a intrattenere relazioni sessuali in età precoce, scelta che appare guidata dal bisogno di controllo sull’altro, di accettazione o dal desiderio di instaurare con l’altro una connessione di tipo mentale sfruttando il corpo come mezzo. Questo comportamento è associato ad una maggiore impulsività, che spesso le spinge a intraprendere rapporti sessuali con estranei, per lo più non protetti (Mazzei et al., 2011).
Inoltre, le donne affette da bulimia nervosa riportano un livello di soddisfazione sessuale più basso rispetto ai soggetti sani, avvertendo anche una maggiore pressione prestazionale durante l’atto sessuale (Wiederman, 1996) e un basso desiderio sessuale dato dall’insoddisfazione corporea, a sua volta collegata alla sensazione di percepirsi “grasse” (Gonidakis et al.,2014). Lo studio di Tolosa-Sola e colleghi (2019), condotto su 24 donne giovani con anoressia nervosa, bulimia nervosa e Disturbo Alimentare Non Diversamente Specificato rispetto a un gruppo di donne senza disturbi alimentari, ha cercato di far emergere quali siano le principali difficoltà che il gruppo clinico si trova ad affrontare. I risultati hanno evidenziato una differenza nei due gruppi rispetto alla presenza di disfunzioni sessuali. Più nello specifico, è emersa una forte associazione tra Disturbi Alimentari e ridotta soddisfazione sessuale, frequentemente correlata a un senso di insoddisfazione corporea.
La letteratura scientifica disponibile (Nobre et al., 2006) suggerisce che stati emotivi negativi come tristezza, colpa e rabbia possono influenzare negativamente l’esperienza sessuale attraverso pensieri automatici negativi. Infine, le donne con anoressia nervosa, caratterizzata da controllo e restrizione, mostrano un funzionamento sessuale limitato, mentre le donne con bulimia nervosa, che manifestano un basso controllo e comportamenti compensatori, sono più inclini a profili sessuali impulsivi e caotici (Westen et al., 2001).
L’immagine corporea nelle donne con Disturbi Alimentari
Nel contesto degli Disturbi Alimentari, l’immagine corporea, in quanto fortemente correlata alle problematiche sessuali esperite dalle donne con anoressia nervosa e bulimia nervosa, può influenzare significativamente le loro esperienze intime.
Uno studio recente condotto da Gewirtz-Meydan e colleghi (2021) ha esaminato il funzionamento sessuale e il grado di consapevolezza della propria immagine corporea su un campione di 985 donne con disturbi alimentari. I risultati hanno mostrato una forte connessione, ancora una volta, tra il disturbo alimentare e un’immagine corporea negativa, caratterizzata da eccessiva preoccupazione per l’aspetto fisico e sensazioni di vergogna. Questo sentimento di vergogna causerebbe nelle donne con Disturbi Alimentari una disconnessione dal proprio corpo, rendendo difficile la sintonizzazione con i propri bisogni sessuali corporei. Infatti, numerose ricerche (Tolosa-Sola et al., 2019) sottolineano la presenza di sentimenti autocritici rispetto al proprio aspetto fisico, accompagnati da una percezione di scarsa attrattività e anche un ridotto interesse nei confronti dell’intimità sessuale. Le percezioni distorte rispetto al proprio aspetto fisico risultano essere strettamente correlate all’insoddisfazione corporea e sessuale, influenzando a loro volta, in modo negativo, la gratificazione personale e la frequenza degli incontri intimi. Inoltre, la distorsione dell’immagine corporea persiste nelle persone con Disturbi Alimentari anche dopo la remissione del disturbo (Tolosa-Sola et al., 2019).
Per concludere, le donne con anoressia nervosa e bulimia nervosa affrontano sfide significative nell’esperienza sessuale e relazionale. È essenziale che la ricerca futura integri la dimensione sessuale nella valutazione e nel trattamento terapeutico di questi individui e che approfondisca ulteriormente gli studi in questo ambito.