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L’ autostima misurata in centimetri: la fitspiration e i suoi esiti psicologici su adolescenti e giovani adulti

La fitspiration sui social è associata alla promozione di corpi irrealistici, che sembrano promuovere l'esercizio fisico più per questioni di apparenza

Di Lorenza Paponetti

Pubblicato il 06 Ott. 2022

La letteratura ci ha mostrato che le adolescenti di sesso femminile sono più vulnerabili dei maschi agli esiti psicologici negativi legati alla fitspiration (Easton et al., 2018), e che le giovani donne con bassa autostima, tratti ossessivi e perfezionismo rappresentano spesso le tipiche utenti che interagiscono con questi trend.

 

Social network e fitspiration

 Ad oggi, molti social media sono utilizzati come fonte di informazione per gli ideali di fitness (Smith e Sanderson, 2015, Goldstraw e Keegan, 2016) e, anche se tale fenomeno riguarda circa tutte le fasce d’età, è particolarmente comune tra gli adolescenti (10-19 anni) e i giovani adulti (20-24 anni) (Vaterlaus et al., 2015).

Nonostante siano già stati sottolineati gli aspetti positivi legati ai social media, non è da trascurare il possibile ruolo negativo dei social nella vita delle persone, soprattutto quando queste vengono continuamente esposte ad immagini corporee irrealistiche e irraggiungibili e confrontano il loro aspetto fisico con quello di coetanei e modelli (Tiggemann e Zaccardo, 2015)

Molto in voga ad oggi è l’emergere di nuove tendenze inerenti il fitness online, come la “fitspiration” (che nasce dall’unione di “fitness” e “inspiration”). La fitspiration è nata inizialmente su Instagram per poi diffondersi su altri social media; i contenuti tipici includono selfie, rappresentazione di corpi “prima e dopo”, che sottolineano i cambiamenti fisici in risposta all’esercizio fisico o ad altri comportamenti specifici quali l’alimentazione (Carrotte et al., 2017).

Prima del fenomeno della fitspiration, due tendenze simili sui social, note come “thinspiration” e “bonespiration”, erano stati molto criticati perché potenzialmente in grado di promuovere l’anoressia, data l’enfasi posta sull’estrema magrezza (Talbot et al., 2017).

Si potrebbe dire che, in una certa misura, la fitspiration è emersa come alternativa più salutare promuovendo messaggi come la cura di sé, una dieta salutare e motivando gli utenti a essere in forma (Tiggemann e Zaccardo, 2015, Talbot et al., 2017), invece di sostenere l’ideale di un’immagine fisica magra in sé.

Un’analisi del contenuto di Instagram relativa alla fitspiration ha riscontrato che la maggior parte delle immagini postate (63,7%) rappresentavano persone, soprattutto donne; il 25% delle immagini ritraeva soggetti che svolgevano attività fisica, il 19% conteneva cibi sani come frutta o frullati proteici, mentre le immagini rimanenti consistevano in citazioni positive, attrezzature da palestra e abbigliamento per l’esercizio fisico (Tiggemann e Zaccardo, 2018).

Gli aspetti negativi della fitspiration

Prichard e colleghi (2018) hanno sottolineato gli aspetti dannosi di questi fenomeni, riscontrando una diminuzione della soddisfazione corporea e un aumento dell’umore negativo in un campione di giovani partecipanti di sesso femminile, che era proporzionale al tempo trascorso con tali contenuti. Questo può essere dovuto al fatto che le tendenze di fitspiration sui social media sono associate alla promozione di corpi irrealistici e apparentemente sani che sono attraenti per gli occhi, che però non sembrano promuovere l’esercizio fisico per questioni legate alla salute, ma piuttosto per questioni di apparenza (Pilgrim e Bohnet-Joschko, 2019).

La letteratura ci ha mostrato che le adolescenti di sesso femminile sono più vulnerabili dei maschi agli esiti psicologici negativi legati alla fitspiration (Easton et al., 2018), e che le giovani donne con bassa autostima, tratti ossessivi e perfezionismo rappresentano spesso le tipiche utenti che interagiscono con questi trend.

Una revisione della letteratura a cura di Cataldo e colleghi (2021) ha cercato di riassumere tutti i dati disponibili in letteratura inerenti i potenziali effetti delle tendenze di fitspiration sulla salute mentale di adolescenti e giovani adulti, portando alla luce dei temi fondamentali tra cui quello dell’esercizio compulsivo. Sembra infatti che gli utenti di fitspiration riportino comportamenti disfunzionali come allenarsi anche quando ci si sente molto stanchi, malati o si è infortunati, e un conseguente senso di colpa quando la routine atletica viene interrotta (Blackstone e Herrmann, 2018).

I post pubblicati suggeriscono spesso di spingersi oltre il limite, ignorare il dolore o convertirlo in piacere, trasformando quindi il dolore in una qualche forma di motivazione (Deighton-Smith e Bell, 2018). Queste caratteristiche possono sottolineare il rischio di un esercizio fisico problematico e, insieme all’uso di farmaci potenzianti, sono state oggetto di attenzione.

Il 10% delle giovani donne che hanno partecipato a questi studi era infatti a rischio di “dipendenza da esercizio fisico”, a sua volta correlato a disturbi alimentari, ansia e altre forme di dipendenza (Colledge et al., 2020).

Fitspiration e insoddisfazione corporea

 Un altro elemento cardine è la relazione tra fitspiration e insoddisfazione corporea, che sembra generare di conseguenza umore negativo. La preoccupazione per l’immagine corporea e l’aspetto fisico rappresentano una caratteristica fondamentale del Disturbo Dismorfico Corporeo e della Dismorfia Muscolare (Cuzzolaro, 2018). È importante notare che le caratteristiche cliniche di tali condizioni sembrano sovrapporsi ad alcune tematiche promosse da fitspiration, come la preoccupazione per l’aspetto fisico e l’intenso desiderio di muscolarità (Cuzzolaro, 2018). Di conseguenza, alcuni fattori legati alla fitspiration, possono essere considerati come elementi potenzialmente in grado di contribuire allo sviluppo di disturbi dell’immagine corporea clinicamente rilevanti.

La pressione legata alla fitspiration per ottenere forme corporee irrealistiche e irraggiungibili contribuisce inoltre a generare un senso di inadeguatezza nel momento in cui gli individui non riescono a raggiungere tali obiettivi (Raggatt et al., 2018) generando diminuzione dell’autostima, depressione e ansia: “Quando vedo account di fitness in cui tutte le ragazze sono snelle e toniche, penso: ‘È difficile amarmi quando ho questo aspetto‘ ” (Easton et al., 2018).

Altri elementi considerevoli legati a questo movimento sono la preoccupazione per il consumo di cibo sano e l’alimentazione restrittiva, il monitoraggio delle calorie e digiuni che possono portare a un’alimentazione inadeguata, con conseguente compromissione del funzionamento quotidiano e l’utilizzo di sostanze e integratori (per il miglioramento delle prestazioni e dell’immagine), spesso in assenza di controllo medico.

In ultimo, quando l’attività fisica diventa non solo una priorità, ma un comportamento compulsivo, la sfera sociale può essere influenzata negativamente a causa di conflitti interpersonali o isolamento, portando a una diminuzione della qualità della vita attraverso tutti gli aspetti discussi in precedenza.

Conclusioni

In conclusione, i risultati suggeriscono che le tendenze di fitspiration espongono i giovani all’auto-oggettivazione e a comportamenti non sicuri, aumentando il rischio di sviluppare sintomi psicopatologici e condizioni clinicamente significative come disturbi alimentari, disturbi dell’umore e dell’ansia, abuso di sostanze. A causa delle potenziali conseguenze negative che la fitspiration può avere sugli sugli adolescenti, è importante sviluppare interventi specifici per questa età, sostenendo gli aspetti positivi della fitspiration, come il miglioramento della salute, delle prestazioni fisiche e riducendo la pressione legata all’immagine corporea.

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