Quattro stili genitoriali
La genitorialità è il processo di supporto e promozione dello sviluppo fisico, emotivo, mentale e sociale di un bambino. La genitorialità può variare ampiamente tra i nuclei familiari, con contesti socioculturali che svolgono un ruolo importante nel plasmare le relazioni familiari e le pratiche di educazione dei figli.
Lo stile genitoriale è definito come l’insieme di atteggiamenti e comportamenti che i genitori adottano nella crescita e nell’educazione dei figli, uniti al clima emotivo in cui i comportamenti dei genitori vengono espressi (Darling & Steinberg, 1993). Studi sulle relazioni genitori-figli hanno messo in luce il legame tra differenti stili genitoriali e differenti traiettorie di sviluppo nei bambini, in ambito cognitivo, motorio, linguistico, emotivo, nella salute mentale, nelle relazioni sociali con i pari e nelle future relazioni adulte (Lanjekar et al., 2022; Chuibin & Fakhra, 2022; Beyarslan & Uzer, 2022).
Le ricerche sulla genitorialità di Maccoby e Martin (1983) e di Baumrind (1991) hanno delineato quattro principali tipologie di stili genitoriali:
- Stile genitoriale autoritario: i genitori comunicano in modo unidirezionale, con regole rigide che il bambino deve seguire senza possibilità di negoziazione. Tipicamente, tali regole vengono spiegate di rado e i genitori sviluppano aspettative elevate e senza errori, come profitto scolastico eccellente, alta collaborazione negli impegni e nelle regole familiari (ad es. rispettare sempre l’orario di rientro a casa). Gli errori vengono spesso puniti. I bambini spesso mostrano un comportamento ben educato e tendono a seguire istruzioni precise in modo più efficace per raggiungere i loro obiettivi. Tuttavia, possono presentare elevata aggressività, o al contrario timidezza, scarse competenze sociali, scarsa autonomia, bassa autostima, difficoltà nel prendere decisioni e un più elevato rischio di ansia e depressione (Masud et al., 2019). Le rigide regole e punizioni genitoriali possono anche spingere i bambini a mentire per evitare punizioni o a ribellarsi alle figure autoritarie nel corso della crescita.
- Stile genitoriale autorevole: è caratterizzato da una relazione stretta e affettuosa tra genitori e figli. I genitori stabiliscono aspettative e linee guida chiare e spiegano il ragionamento alla base delle loro azioni disciplinari. Utilizzano strategie educative come strumento di supporto piuttosto che come punizione. I bambini sono incoraggiati a dare il loro contributo nella definizione di obiettivi e aspettative, favorendo così una comunicazione aperta, frequente e appropriata tra genitore e figlio. La genitorialità autorevole promuove fiducia, autocontrollo comportamentale e autoregolazione emotiva nei bambini (Masud et al., 2019; Morris et al., 2007). Questi bambini affrontano le emozioni negative in modo più efficace, con più elevato benessere sociale ed emotivo. Incoraggiando l’indipendenza, i genitori autorevoli aiutano i loro figli a capire che possono raggiungere gli obiettivi da soli, con conseguente maggiore autostima. Tale stile è associato a risultati scolastici e accademici migliori (Pong et al., 2010; Lanjekar et al., 2022).
- Stile genitoriale permissivo: i genitori permissivi sono tipicamente affettuosi e amorevoli, spesso hanno aspettative minime per i loro figli. Impongono poche regole e mantengono una comunicazione aperta, consentendo ai loro figli di gestire le situazioni in modo indipendente. Le misure disciplinari sono di solito poco frequenti, poiché i genitori permissivi spesso assumono un ruolo più di amici che di figure autorevoli. Regole limitate possono portare i bambini a sviluppare abitudini alimentari malsane, aumentando il rischio di obesità e altri problemi di salute a lungo termine (Lopez et al., 2018). I figli possono godere di una notevole libertà, ad esempio prendendo decisioni sull’ora di andare a letto, sui compiti e sul tempo trascorso davanti allo schermo di computer e tv (langer et al., 2014). Possono sviluppare buona autostima e discrete capacità sociali, ma mostrarsi impulsivi, esigenti, egocentrici e con difficoltà nell’autoregolazione emotiva e nell’autocontrollo comportamentale (Leeman et al., 2014).
- Stile genitoriale non coinvolto: i genitori concedono ai figli un alto grado di libertà, poiché in genere adottano un approccio non invasivo. Sebbene possano soddisfare i bisogni di base dei loro figli, rimangono emotivamente distaccati e disimpegnati dalla loro vita. Mantengono una comunicazione limitata con i loro figli, fornendo un’educazione minima e avendo poche, se non nessuna, aspettative. I figli, di contro, spesso dimostrano resilienza e possono essere più autosufficienti rispetto a quelli cresciuti con altri stili genitoriali. Tuttavia, possono avere difficoltà con la regolazione emotiva, mostrare strategie di coping meno efficaci, affrontare sfide accademiche con minore successo e avere difficoltà a mantenere o coltivare relazioni sociali (Kuppens & Ceulemans, 2019; Nijhof & Engels, 2007).
Gli stili genitoriali sono trasmissibili?
Tra i possibili fattori che influenzano lo sviluppo di pratiche educative e atteggiamenti genitoriali vi è la cosiddetta trasmissione intergenerazionale dello stile genitoriale. Un filone di studi suggerisce, infatti, che le esperienze personali dei genitori quando erano bambini possono avere un impatto sulle loro successive pratiche di educazione dei figli (Madden et al., 2015). Le ricerche stimano una trasmissione del 35-45% del comportamento genitoriale alla generazione successiva (Belsky et al., 2009).
La maggior parte degli studi si è concentrata sulla continuità intergenerazionale della genitorialità autoritaria e aggressiva, ma indagini ulteriori hanno confermato tale meccanismo anche per la genitorialità calorosa e di supporto (Conger et al., 2009; Kerr et al., 2009).
La trasmissione intergenerazionale della genitorialità può essere spiegata da meccanismi diretti. Ad esempio, un bambino osserva il comportamento del genitore e può emularne lo stile genitoriale quando diventa a sua volta genitore, come descrive la teoria dell’apprendimento sociale di Bandura (1977). In altri casi, un comportamento antisociale infantile e adolescenziale (che si estende fino all’età adulta) può influire sulla trasmissione di una genitorialità dura/aggressiva (Bailey et al., 2009). Allo stesso modo, lo sviluppo del bambino in un futuro adulto competente (misurato dal livello di istruzione o da relazioni positive con i pari) può incidere sulla trasmissione di una genitorialità calorosa e di supporto (Madden et al., 2015). Oltre a tali fattori socio-ambientali, vi è la possibilità che una componente genetica in alcuni aspetti del comportamento genitoriale possa avere un impatto sulla trasmissione di un particolare stile genitoriale (Conger et al., 2009).
Comprendere la trasmissione intergenerazionale degli stili genitoriali può essere utile ad elaborare strategie di intervento volte a rompere i cicli negativi e promuovere pratiche genitoriali positive. Svelando i meccanismi della trasmissione intergenerazionale, la ricerca mira a fornire preziose informazioni sui fattori che modellano i comportamenti genitoriali, contribuendo così a migliorare le dinamiche familiari e il benessere delle generazioni future (Turnisha et al., 2024)