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Come gestire lo stress finanziario con alcuni semplici accorgimenti

Molte persone provano ansia quando pensano alla propria situazione economica. Ecco alcuni consigli per gestire lo stress finanziario

Di Silvia Bettoni, Silvia Carrara, Michela Di Gesù, Martina Gori, Giulia Onida, Matteo Zambianchi

Pubblicato il 16 Set. 2024

La centralità del denaro e lo stress finanziario

Provi ansia riguardo ai soldi e desideri una stabilità economica?

Preoccupazioni di questo tipo sono sempre più diffuse negli ultimi decenni. Il denaro è considerato una risorsa di cui non è possibile fare a meno: è necessario per acquisire beni ai fini della sopravvivenza e per il nostro comfort, è fonte di autostima e realizzazione personale. Sebbene il denaro ci permetta di muoverci nel mondo, soddisfare bisogni e perseguire sogni, al contempo è la principale fonte di stress per i lavoratori – come sostiene il 63% degli americani in un report del 2023 (American Psychological Association).

Una delle cause è l’aumento dell’inflazione, ad esempio negli Stati Uniti e nel Regno Unito, che rende eccessivamente costosa la vita (Aratani & Jones, 2024). In alcuni casi, il reddito percepito non consente di far fronte agli obblighi finanziari: si parla di stress soggettivo da reddito o stress finanziario, ovvero lo stress derivante dalla minaccia o concreta perdita di soldi, in assenza di altre risorse per riuscire ad arrivare a fine mese. Immaginiamo, ad esempio, un genitore che perde il lavoro e deve comunque adempiere alle spese quotidiane per i propri figli, non potendo contare sui propri risparmi o dovendo gravare su un familiare.

Non a caso, lo stress finanziario genera emozioni come paura e vergogna (Glenn & Heckman, 2020; Starrin et al., 2009). Inoltre, sebbene la socializzazione finanziaria sia quel processo, guidato prevalentemente dai genitori, attraverso cui le persone acquisiscono valori, conoscenze e comportamenti relativi alle finanze (Danes, 1994), purtroppo il grado di alfabetizzazione finanziaria non è sempre alto, soprattutto nelle donne, nelle persone razzializzate e nelle persone con basso reddito, e ciò limita la loro capacità di gestione economica (de Bassa Scheresberg et al., 2014; Glenn & Heckman, 2020).

La terapia finanziaria: imparare a rapportarsi al denaro

Negli ultimi decenni si sta diffondendo la terapia finanziaria (financial therapy), definita come “l’integrazione degli aspetti cognitivi, emotivi, comportamentali, relazionali e finanziari del benessere”, ovvero un processo che implica l’uso di competenze, interventi terapeutici e finanziari per aiutare gli individui a rapportarsi al denaro in modo più funzionale, così da migliorare la qualità di vita (Financial Therapy Association, n.d.).

Alcuni terapeuti finanziari hanno condiviso i loro consigli su come costruire un rapporto più salutare con il denaro (Aggeler, 2024). Vediamoli nel dettaglio.

Conoscere quanto guadagniamo e quanto spendiamo mensilmente

Fare un bilancio e discutere della situazione economica attuale consente al singolo e alla coppia di prevenire e gestire al meglio eventuali problemi finanziari.

Non abbattersi

Sebbene molte persone siano consapevoli dell’esistenza di strumenti per facilitare la gestione dei propri soldi o per estinguere un debito, l’imbarazzo e la vergogna provati ne impediscono l’utilizzo. Comprendere la causa dei problemi finanziari permette di superare questo vissuto emotivo spiacevole.

Individuare le proprie abitudini finanziarie

Sono stati identificati quattro schemi finanziari principali che guidano i comportamenti finanziari. Chi mette in atto l’evitamento del denaro cerca di evitare di pensare ai soldi a qualsiasi costo, mentre chi ha il culto del denaro pensa che i soldi siano la chiave della felicità. Chi vigila sul denaro è estremamente attento a quanto guadagna e quanto spende, mentre chi crede nello status economico ritiene che il proprio valore derivi esclusivamente dal proprio reddito. L’obiettivo è scoprire quali di questi schemi sono problematici e, soprattutto, capire quale guida il nostro comportamento finanziario e comporta gli esiti finanziari che vogliamo cambiare.

Individuare le abitudini finanziarie del partner

Molte delle liti di coppia riguardo i soldi sono dovute alla non comprensione degli schemi finanziari dell’altra persona e alla loro incongruenza. Ad esempio, una persona che tende a risparmiare potrebbe discutere spesso con un’altra che è più incline a spendere.

Non cercare di fare troppe cose insieme

Un metodo utile a gestire l’ansia ed evitare problemi economici può essere l’utilizzo, per alcuni minuti al giorno, di un foglio di calcolo dove inserire entrate e uscite. Alcune persone si buttano a capofitto nell’utilizzo di fogli di calcolo e app, nella lettura di libri specializzati e nell’ascolto di podcast sul tema. Anche se ciò può essere utile per alcune persone, per altre può risultare eccessivo o addirittura fonte di ulteriore stress. È possibile avere successo approcciandosi gradualmente a questi metodi, senza sovraccaricarsi: impegnarsi giornalmente per un tempo limitato può portare le persone a sentire di potercela fare.

Ideare un piano realistico

Elaboriamo il nostro piano finanziario, che sia settimanale o mensile, o in una prospettiva più a lungo termine. Il nostro compito è capire dove indirizzare i nostri soldi e non lasciare che siano essi a guidarci. Per organizzare i propri fondi al meglio può essere utile riflettere sul loro utilizzo rispetto ai nostri obiettivi e valori. Ad esempio, i membri di una coppia possono identificare insieme un piano comune, che si basi sulle loro priorità. In questo modo, alcune delle decisioni finanziarie più difficili possono essere vissute più facilmente.

Essere fedele al piano, ma con flessibilità

La variabilità della vita rende difficile che ogni mese i conti siano sempre uguali e, di conseguenza, talvolta è difficile rispettare il proprio piano. Sebbene sia inevitabile incorrere in oscillazioni finanziarie, al contempo è importante cercare di rimanere fedeli al budget che ci si è prefissati, eventualmente scendendo a piccoli compromessi e cambiamenti.

Cercare di capire che valore ha il denaro per se stessi

Infatti, riflettere su che tipo di relazione abbiamo con il denaro è un primo passo verso una migliore consapevolezza e gestione dello stesso. Possiamo chiederci perché i soldi sono importanti per noi (ad esempio, spesso sono sinonimo di libertà e sicurezza) e possiamo individuare degli obiettivi raggiungibili entro i prossimi anni che ci spronano ad andare avanti, immaginando come vorremmo che fosse la nostra vita.

Riflettere su come sia un rapporto sano con il denaro

Secondo gli esperti, si ha un rapporto sano con il denaro quando si percepisce che esso ci consente di raggiungere i nostri obiettivi, cioè quando è concepito come strumento e non come fine. Questa prospettiva permette di dedicare il giusto tempo all’organizzazione del proprio budget, senza spendere eccessive risorse cognitive.

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