expand_lessAPRI WIDGET

Che cos’è la psicoterapia cognitivo comportamentale e quando è indicata

La psicoterapia cognitivo comportamentale è una terapia evidence-based utilizzata per il trattamento dei principali disturbi psichici. Come funziona?

Di Anna Boccaccio

Pubblicato il 05 Set. 2024

Che cos’è la psicoterapia cognitivo comportamentale

Articolo scritto in collaborazione con inTherapy

La psicoterapia cognitivo comportamentale è una psicoterapia ampiamente utilizzata per il trattamento dei principali disturbi psichici. È una terapia evidence-based, la cui efficacia è dimostrata da studi condotti dalla comunità scientifica internazionale. 

La psicoterapia cognitivo comportamentale si svolge in sedute, durante le quali il terapeuta raccoglie informazioni sul problema che conduce il paziente in terapia, effettua una valutazione e/o una diagnosi, collabora con il paziente nel fissare gli obiettivi della terapia e raggiungerli.

Il terapeuta insegna alla persona abilità e tecniche per affrontare le sue difficoltà e migliorare i sintomi e la sua qualità di vita.

Teorie e tecniche della psicoterapia cognitivo comportamentale

La psicoterapia cognitivo comportamentale si fonda sui principi derivanti da due filoni teorici: il cognitivismo e il comportamentismo. Secondo l’approccio cognitivo comportamentale, sono i nostri pensieri a influenzare emozioni e comportamenti, e non gli eventi o le situazioni in sé. Due persone possono avere due interpretazioni diverse dello stesso avvenimento, che le portano a provare emozioni differenti e a reagire di conseguenza. 

Nella psicoterapia cognitivo comportamentale il paziente impara tecniche ed esercizi per sfidare le proprie interpretazioni, modificare e ristrutturare modalità di pensiero o convinzioni profonde, riformulando pensieri negativi o problematici e sostituendo convinzioni “dannose” con altre più sane e realistiche. 

Questo tipo di psicoterapia punta non solo alla correzione dei pensieri irrazionali e disfunzionali, ma anche al cambiamento dei nostri modelli di comportamento mediante strategie derivanti dalla teoria del comportamentismo. Tali strategie implicano, per esempio, il confronto con le paure piuttosto che il loro evitamento, come nella tecnica dell’esposizione, in cui gli individui vengono gradualmente esposti alle situazioni che generano ansia, adeguatamente supportati.

Inoltre, il terapeuta può adottare dei role playing come strumento per preparare il paziente alle interazioni sociali per lui più critiche, simulando scenari in cui imparare a comunicare in modo efficace regolando le proprie emozioni. A questo proposito, si prevede l’addestramento del paziente all’esecuzione di varie tecniche di rilassamento, come il training autogeno, la respirazione profonda e il rilassamento muscolare progressivo, per raggiungere uno stato psicofisico di calma e ridurre l’ansia. Imparando a rilassare il corpo e la mente, le persone possono apprendere a “funzionare” meglio nelle situazioni stressanti e prevenire l’escalation di pensieri e azioni legati all’ansia.

Nei pazienti con depressione, la psicoterapia cognitivo comportamentale adotta esercizi di ristrutturazione cognitiva per individuare e riformulare specifici modelli di pensiero alla base dei sintomi depressivi; grazie a interventi di attivazione comportamentale, inoltre, terapeuta e paziente pianificano congiuntamente attività gratificanti in grado di ripristinare gradualmente una routine che sostenga un recupero di motivazione e maggiore vitalità.

Il terapeuta incoraggia i pazienti a partecipare attivamente alla psicoterapia, svolgendo anche alcuni compiti per casa. Si tratta di esercizi che permettono di mettere in pratica quanto imparato in seduta, sperimentandosi nelle situazioni di vita reale. Attraverso la pratica costante e il feedback del terapeuta, i pazienti sviluppano una migliore regolazione delle proprie emozioni, con la possibilità di rispondere in modo positivo e adattivo alle situazioni.

La psicoterapia cognitivo comportamentale è strutturata per aiutare le persone a diventare terapeute di se stesse, fornendo loro gli strumenti per navigare in modo efficace nei propri pensieri, emozioni e comportamenti.

Le caratteristiche della psicoterapia cognitivo comportamentale

Sebbene la psicoterapia cognitivo comportamentale comprenda al suo interno vari approcci, essa presenta generalmente le seguenti caratteristiche:

  • è breve, limitata nel tempo; nonostante non sia sempre possibile determinare a inizio terapia il numero delle sedute, solitamente la maggior parte dei pazienti svolge da 12 a 20 sedute (Cully, Teten, 2008). Obiettivi, durata e frequenza della psicoterapia vengono stabiliti di comune accordo da terapeuta e paziente;
  • è strutturata in protocolli standardizzati, in cui il terapeuta non suggerisce al paziente cosa pensare o fare, ma gli mostra come farlo, insegnandogli tecniche ed esercizi;
  • è orientata al problema, come un sintomo o una modalità disfunzionale di pensiero, e alla sua risoluzione;
  • può svolgersi attraverso sedute individuali, di gruppo o di coppia, in modalità online o in presenza, con una durata media di 50-60 minuti che può estendersi o contrarsi – a seguito di accordo tra terapeuta e paziente – in relazione al momento e agli obiettivi da raggiungere;
  • offre spunti psicoeducativi, ovvero aumenta la consapevolezza e la comprensione dei propri pensieri, emozioni e azioni e allena il paziente a gestirli in modo autonomo, efficace e responsabile;
  • è utile per tutto l’arco della vita: bambini, adolescenti, adulti e anziani possono trarne beneficio;
  • a seguito di opportuna valutazione specialistica, può essere inclusa in una tipologia di trattamento integrato che preveda anche la somministrazione di farmaci.

Quando è indicata la psicoterapia cognitivo comportamentale

La terapia cognitivo comportamentale ha dimostrato di essere una forma altamente efficace di trattamento psicologico per affrontare un ampio spettro di problemi e disturbi psichici, tra cui (Barbieri, Visco-Comandini, 2019; Bhattacharya et al., 2023; Cuijpers et al., 2023; Linardon et al., 2017; Öst et al., 2023; Rosner et al., 2015; Sanabria-Mazo et al., 2023; Valdivieso, 2023; Watts et al., 2015):

Si parla di:
Categorie
SCRITTO DA
Anna Boccaccio
Anna Boccaccio

Redattrice di State of Mind

Tutti gli articoli
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Le linee guida internazionali per la salute mentale

Le linee guida identificano le più recenti e solide evidenze scientifiche relativamente a diagnosi e trattamento in tema di salute mentale

ARTICOLI CORRELATI
La psicoterapia è efficace come i farmaci?

L'efficacia della psicoterapia viene spesso confrontata con l'efficacia dei trattamenti farmacologici in ambito psichiatrico e non. Cosa ne esce?

Le linee guida internazionali per la salute mentale

Le linee guida identificano le più recenti e solide evidenze scientifiche relativamente a diagnosi e trattamento in tema di salute mentale

cancel