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La psicologia della sessualità non convenzionale: pratiche BDSM e stili di attaccamento

Una ricerca suggerisce un legame tra le pratiche BDSM e la sfera psicologica che sembra risiedere negli stili di attaccamento

Di Silvia Bettoni, Silvia Carrara, Michela Di Gesù, Martina Gori, Giulia Onida, Matteo Zambianchi

Pubblicato il 01 Ago. 2024

BDSM e attaccamento: esploriamo i termini

Con BDSM si fa riferimento a un insieme di attività e fantasie sessuali non normative definite “kinky”, volte a generare sensazioni intense e dinamiche di scambio di potere; l’acronimo significa letteralmente Bondage e Disciplina, Dominazione e Sottomissione, Sadismo e Masochismo. Il BDSM in quanto kinky si differenzia dalle attività sessuali “vaniglia” che caratterizzano il sesso convenzionale (Pohtinen, 2019). Sebbene sia spesso stigmatizzato descrivendolo come pericoloso e praticato solo da individui con disturbi mentali, il BDSM segue il principio di “sicuro, responsabile e consensuale”, per cui i praticanti sono a conoscenza delle regole e dei rischi, partecipano volontariamente e possono revocare il consenso liberamente. Chi pratica BDSM può riconoscersi in un’unica identità kinky o può esplorare varie identità nel corso del tempo (Li, 2024; Schori et al., 2022). Tra le principali identità BDSM, il “dominante” ha il controllo e domina mentalmente e fisicamente il partner sessuale; il “sottomesso” adotta un ruolo passivo e cede il potere al partner; lo “switch” cambia ruolo in base al partner e alle attività (Ten Brink et al., 2020; Wismeijer & Van Assen, 2013).

Quali fattori incidono sulla possibilità di abbracciare un’identità o un orientamento BDSM?

Lo stile di attaccamento sembra essere tra i fattori, oltre a genere, orientamento sessuale, trauma, stile genitoriale e contesto culturale, coinvolti nello sviluppo dell’identità BDSM o di un interesse per il BDSM (Li, 2024; Ten Brink et al., 2020).

L’attaccamento è quel legame emotivo che si instaura nell’infanzia da un rapporto duraturo tra due persone e sul quale si fondano le credenze e i comportamenti interpersonali, influenzando così le relazioni sociali nelle fasi di vita successive (Li, 2024; Ten Brink et al., 2020). Gli individui con attaccamento sicuro hanno un forte senso di identità e provano fiducia nell’altro, al contrario di coloro con attaccamento insicuro. Infatti, le persone con attaccamento ansioso hanno difficoltà a definire la propria identità, desiderano intimità e si preoccupano della separazione dall’altro, mentre quelle con attaccamento evitante rifiutano l’intimità nutrendo fiducia solo in se stesse (Brennan et al., 1998; Pietromonaco & Barrett, 1997).

Una possibile relazione tra stile di attaccamento e identità BDSM: la ricerca di Shengyu Li (2024)

Shengyu Li – ricercatore presso la Southern Medical University di Guangzhou (Cina) – ha recentemente condotto un interessante studio volto a esplorare la possibile correlazione tra stili di attaccamento e definizione della propria identità BDSM (Li, 2024). Conoscere il proprio stile di attaccamento e, più in generale, quelle che possono essere le proprie aspettative nei confronti di un partner, potrebbe aiutare gli individui che praticano attività BDSM a scegliere in modo più consapevole la propria identità kinky, così da coltivare relazioni più sane e appaganti insieme a un partner che risulti compatibile con le proprie inclinazioni e necessità.

Lo studio ha coinvolto 3310 partecipanti di età compresa tra i 18 e i 30 anni, di cui 1856 praticanti attività legate al BDSM e 1454 non praticanti (questi ultimi hanno costituito il gruppo di controllo). I partecipanti hanno compilato un questionario online al fine di raccogliere alcune informazioni socio-demografiche e identificare la loro identità BDSM – dominante, sottomesso o switch – così come lo stile di attaccamento. In particolare, quest’ultimo è stato indagato tramite l’Adult Attachment Scale (Collins & Read, 1990), uno strumento che esamina lo stile di attaccamento negli adulti – sicuro, ansioso, evitante o insicuro – attraverso la valutazione di tre dimensioni: vicinanza, dipendenza e ansia. La prima fa riferimento al sentirsi a proprio agio quando si prova una vicinanza affettiva nei confronti di un’altra persona, la seconda indica la misura in cui un individuo è disposto a fare affidamento sugli altri; infine, l’ansia si riferisce al grado di preoccupazione che un individuo prova in risposta all’idea di non essere amato o essere abbandonato dal proprio partner (Mortazavizadeh et al., 2022).

Vediamo i risultati: ansia e identità BDSM

Delle tre dimensioni che definiscono lo stile di attaccamento – vicinanza, dipendenza e ansia – solo quest’ultima è risultata associata significativamente con l’identità BDSM. In particolare, i praticanti “dominatori” hanno mostrato livelli di ansia più bassi rispetto ai praticanti “sottomessi” e “switch”. Un basso livello di ansia può collegarsi alla volontà dell’individuo di fornire sicurezza al proprio partner, il che, in effetti, è in linea con le caratteristiche dell’identità “dominante”. I partecipanti “sottomessi” invece, hanno totalizzato punteggi più alti di ansia: l’identità “sottomessa” è obbediente per definizione, perciò una persona che si trova maggiormente a suo agio in questo ruolo potrebbe sentirsi spaventata quando non riceve un senso di sicurezza che può derivare dalla restrizione e dal controllo forniti dal partner. Infine, per tutti i rispondenti è stata rilevata una scarsa propensione alla vicinanza e alla dipendenza dall’altro.

Questo studio ha alcuni limiti, come l’età dei partecipanti: la fascia d’età compresa tra i 18 e i 30 anni non è rappresentativa per soggetti più anziani. Inoltre, la ricerca è stata effettuata su una popolazione cinese, e quindi i risultati non sono generalizzabili a praticanti BDSM di altre culture. Ad esempio, il popolo cinese sembra essere maggiormente incline a relazioni interpersonali pragmatiche, e ciò potrebbe aver influenzato i bassi livelli di vicinanza e dipendenza che sono stati riscontrati (Zeng et al., 2016).

Per concludere, i risultati suggeriscono che lo stile di attaccamento, in particolare quello ansioso, è associato alla scelta dell’identità BDSM: i praticanti con minore ansia potrebbero essere inclini a identificarsi in ruoli “dominanti”, mentre coloro con maggiore ansia potrebbero più facilmente riconoscersi in identità “sottomesse”. In ogni caso, su questa tematica sono necessarie ulteriori ricerche per aiutare i praticanti BDSM a comprendere meglio le caratteristiche delle varie identità e a scegliere ruoli e partner adatti, riducendo così eventuali esperienze negative.

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