expand_lessAPRI WIDGET

Take it easy: stress e rischi

Lo stress può avere molteplici ripercussioni profonde sull’organismo dal punto di vista fisico e mentale, soprattutto se diventa cronico

Di Alessio Mantovani

Pubblicato il 29 Nov. 2023

Lo stress cronico

Lo stress è un’esperienza che ogni individuo ha sperimentato almeno una volta nella propria vita. Si può definire come esperienza umana. Le emozioni negative rappresentano una risposta normale alle pressioni della vita di tutti i giorni, ma quando lo stress diventa eccessivo o cronico può influenzare cambiamenti sia mentali che fisici, contribuendo inoltre alla insorgenza di disturbi e malattie psicofisiologiche, riducendo la qualità della vita.

Da un recente indagine riportata dal Washington Post sulle conseguenze dello stress emerge come le ripercussioni sembrano essere più profonde di quanto ci si aspetti. Inoltre viene proposto un punto di vista alternativo, prendendo in considerazione un’ipotesi che sembrerebbe andare a far luce su come lo stress possa dare origine a un peggioramento della salute complessiva: l’ipotesi del weathering.

Ma prima di tutto calma, un respiro e un passo alla volta.

Le radici profonde dello stress

Dal punto di vista psicologico, uno tra i primi ricercatori a collegare lo stress con il benessere mentale fu Aaron Beck, colui che viene considerato il padre della terapia cognitiva comportamentale. Nel tentativo di delineare l’origine della sofferenza mentale, o per dirla “alla Beck” l’eziologia del disturbo emotivo, egli propose il modello “diatesi-stress”:  per cui il disturbo emotivo incomincia a formarsi nel momento in cui delle sensibilità a fattori di sviluppo, o biologici, vengono attivate (elicitate) da eventi particolarmente stressanti ai quali la persona reagisce in maniera rigida utilizzando delle strategie di coping disfunzionali (Beck, 1996; 2008; Clark et al., 1999; Dobson et al., 2018).

Gli eventi stressanti perciò risultano essere una delle possibili cause che concorrono alla sofferenza mentale ed il quadro sembra peggiorare nel momento in cui lo stress assume la connotazione di cronico, protratto a lungo nel tempo. In quest’ultimo caso lo stress cronico può aumentare la vulnerabilità alla sofferenza mentale (Marin et al., 2011).

Anche il fisico può accusare il colpo a seguito dello stress, come riportato anche in un precedente articolo disponibile nell’archivio di State of Mind: lo stress può rendere più vulnerabili a sintomi quali mal di testa, dolori alla schiena, dolore allo stomaco, e molti altri. 

Ma vi sono delle radici più profonde delle ripercussioni dello stress sull’organismo, ripercussioni a livello cellulare. È proprio su questo punto che l’articolo del Washington Post vuole porre la sua attenzione mettendo in luce come lo stress cronico possa non solo avere ripercussioni sulla salute fisica, ma anche andare a modificare l’organismo. 

Uno dei primi meccanismi ad essere modificato dallo stress è la regolazione del cortisolo, considerato l’ormone dello stress. L’azione di questo ormone, nella sua attività normale, può essere rappresentata con una forma ad onda che sale durante la mattina e scende successivamente fino al punto di partenza nella fase di riposo notturno. Nella sua attività influenzata dallo stress cronico invece, il ritmo curvilineo viene appiattito. L’aumento dei livelli del cortisolo può portare anche all’aumento dell’appetito e l’interazione con il glucosio inoltre può indirizzare verso problemi di peso quali l’obesità. Alcune delle altre condizioni che possono essere influenzate da una disfunzione nella regolazione del cortisolo sono la stanchezza, l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari e scarse funzioni immunitarie (Adam et al., 2017).

Oltre a regolare i processi fisiologici, il cortisolo riveste una funzione importante per la psiche. Infatti una disregolazione di questo ormone è associata ad un aumento della sintomatologia depressiva e disturbi dell’ansia (Adam et al., 2017).

Lo stress cronico inoltre, se protratto a lungo nel tempo, può portare anche a cambiamenti ancora più profondi, a livello del DNA, più esattamente ad una modificazione dei cromosomi. Per avere una rappresentazione grafica si possono immaginare i cromosomi come dei lacci di scarpe alle cui estremità, i puntali, si trovano i telomeri, i quali si occupano di proteggere la stabilità genetica. I ricercatori, a tal proposito, hanno scoperto che l’innalzamento dei livelli di cortisolo possono portare ad un accorciamento dei telomeri maggiori, il che è associabile ad un invecchiamento prematuro (Yegorov et al., 2020). 

Lo stress e l’ipotesi del weathering

Una ricercatrice statunitense, Geronimus (2006) ha proposto un nuovo concetto legato allo stress: la condizione del weathering.

Geronimus e colleghi definiscono il weathering come il deterioramento fisiologico che le avversità sociali ed economiche stressogene accumulate nel tempo possono provocare sull’individuo, fino alla possibile insorgenza di malattie e morte precoce (Geronimus et al., 2006; Geronimus & Thompson, 2004). Facendo particolare riferimento alla discriminazione razziale in America, Geronimus riporta come ad esempio le persone discriminate socialmente, e che vivono maggiori difficoltà sociali ed economiche, abbiano prospettive di vita inferiori ed un’insorgenza di malattie croniche precoce.

Lo stress può sembrare “normale”

Lo stress, soprattutto se cronico, non è un fattore da prendere sotto gamba poiché può contribuire a un peggioramento delle funzioni fisiche e mentali. Il quadro sembra inasprirsi quando lo stress si cronicizza e si protrae nel tempo. Quello che può sembrare un “semplice” mal di testa dovuto alla stanchezza, può celare al suo interno una trama ben più intricata e profonda. 

Determinati livelli di stress vengono considerati “normali”, “accettabili”, nella società odierna, ma è bene tenere a mente che il quadro è più complesso e può avere ripercussioni invisibili, ma durature.

Si parla di:
Categorie
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Le due facce dello stress: eustress vs distress

Si può distinguere tra due tipi di stress in base alle sue caratteristiche: lo stress positivo, l'eustress, e quello negativo, il distress

ARTICOLI CORRELATI
Slacktivism: di cosa si tratta? Quando l’attivismo online può diventare dannoso

Sostenere cause sociali tramite l’attivismo online può fornire un aiuto prezioso, ma attenzione allo slacktivism, una forma superficiale e disinteressata di supporto

Immagine del profilo sui social: aspetti da tenere in considerazione

Il sottile confine tra la percezione di sé e l'impressione che si vuole dare online è racchiuso nella nostra immagine del profilo

WordPress Ads
cancel