Uno studio recente condotto all’ Umeå University, in Svezia, ha messo in luce una correlazione tra sindrome bipolare e ipocortisolismo, cioè bassi livelli dell’ormone dello stress; bassi livelli di cortisolo nei pazienti bipolari sono stati anche associati a depressione, bassa qualità della vita, e cattive condizioni di salute fisica, come l’obesità, la dislipidemia (cioè grassi nel sangue, uno dei principali fattori di rischio cardiovascolare) e la sindrome metabolica.
I ricercatori hanno studiato la correlazione tra bassi livelli di cortisolo e cattive condizioni di salute psichiatrica e somatica in pazienti con depressioni ricorrenti o disturbo bipolare. I bipolari con alti o bassi livelli di cortisolo sono risultati essere depressi il doppio rispetto alle persone con una regolazione normale dello stress. Una bassa qualità della vita era tra le quattro e le sei volte più comune nei gruppi con bassa o alta attività del sistema di regolazione dello stress rispetto a chi regolava normalmente. Inoltre, nelle persone con depressioni ricorrenti, era presente anche una correlazione tra bassi livelli di cortisolo e telomeri corti. Questo è interessante poiché telomeri corti sono considerati un’indicazione di invecchiamento precoce e di un elevato accumulo di stress.
[blockquote style=”1″]Livelli di cortisolo elevati sono già stati associati a problemi di salute nelle persone con depressione o disturbo bipolare. La cosa interessante di nostri risultati è che anche bassi livelli di cortisolo sono risultati associati con un aumento considerevole di conseguenze negative sulla salute[/blockquote] dicono i ricercatori.
Depressioni ricorrenti si verificano in circa l’8% della popolazione e il disturbo bipolare, che è caratterizzato sia da depressioni ricorrenti che da episodi ipomaniacali / maniacali, si verifica in circa l’1% della popolazione. Chi ne soffre convive con sintomi depressivi o maniacali circa il 50% del tempo, ha una marcata diminuzione della qualità di vita e un’ aspettativa di vita di 10-15 anni inferiore a quella della popolazione generale, dovuta a una maggior prevalenza di suicidio e alla mortalità cardiovascolare.
Lo stress è uno dei molti fattori di rischio per la depressione e anche un fattore di rischio per i disturbi cardiovascolari. Inoltre lo stress provoca un aumento dell’attività del sistema ormonale che regola la secrezione di cortisolo. L’ipercortisolismo, infatti è comune nei pazienti con depressione. All’altra estremità dello spettro, ci sono esempi che mostrano che alti livelli di stress possono portare a ipocortisolismo a lungo termine. È possibile infatti che depressione e / o episodi maniacali ricorrenti, provocando un elevato accumulo di stress nel tempo, portino ad un esaurimento del sistema ormonale.
Questa ipotesi è supportata dall’osservazione di un gruppo di pazienti bipolari tra i quali i soggetti più anziani presentavano livelli di cortisolo più bassi, soprattutto quelli che non avevavo mai assunto farmaci per la stabilizzazione dell’umore. Al contrario non è stato osservato nessun incremento dell’ipocortisolismo tra i pazienti bipolari che erano stati trattati con il litio per gran parte della loro vita. Secondo i ricercatori, il trattamento precoce e continuo con il litio ha effetti positivi sul decorso della malattia che potrebbero in parte essere legati al fatto che l’assunzione di uno stabilizzatore dell’umore aiuta a prevenire lo sviluppo dell’ipocortisolismo.