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Biologia della gentilezza (2020) di Immaculata de Vivo e Daniel Lumera – Recensione del libro

Il libro Biologia della gentilezza spiega come ciascuno di noi ha il potere di controllare e quindi di influenzare direttamente il proprio stato di salute

Di Massimo Agnoletti

Pubblicato il 07 Giu. 2021

Aggiornato il 12 Nov. 2021 14:12

Il libro “Biologia della gentilezza” scritto da Immaculata de Vivo e Daniel Lumera è un libro particolarmente interessante per le molte evidenze presentate dalle scienze psicologiche e biomediche intrecciate con le conoscenze delle pratiche meditative.

 

Gli autori del libro sono Immaculata de Vivo, ricercatrice e docente di fama mondiale della Harvard Medical School, che con i suoi studi rappresenta l’avanguardia scientifica nel settore dei meccanismi molecolari del cancro oltre ad essere tra le più importanti studiose al mondo nello studio dei telomeri, e Daniel Lumera, un esperto di fama internazionale nella pratica della meditazione.

Il bagaglio culturale dei due autori si intreccia nel libro in modo originale e scorrevole per sottolineare come alcuni concetti quali la gentilezza, l’ottimismo e la felicità impattano sul funzionamento del nostro apparato biologico determinando cambiamenti che ormai la scienza riesce a misurare in termini, ad esempio, di processi antinfiammatori, di cambiamenti genetici, di longevità e qualità di vita.

Il libro presenta una sintesi costituita da cinque valori fondamentali (gentilezza, ottimismo, perdono, gratitudine e felicità) e sei strumenti e modalità operative preziose per generare un impatto positivo sul nostro corpo e la nostra salute (alimentazione, attività fisica, meditazione, relazioni sociali, musica ed il nostro rapporto con la natura).

Il grado di integrazione che l’attuale letteratura scientifica fornisce riguardo tematiche più strettamente psicologiche con tematiche che, fino a pochissimi anni fa, venivano considerate come esclusivamente biologiche, viene presentato dai due autori con un linguaggio fluido ed accessibile.

Ormai è la scienza stessa che ci indica con chiarezza che praticare la gentilezza, l’essere altruisti, il provare gratitudine ed essere ottimisti migliora la nostra vita non “solo” dal punto di vista del benessere psicologico o morale, ma anche per le notevoli implicazioni sulla nostra salute fisiologica e cellulare.

Grazie ai contenuti presentati dal libro Biologia della gentilezza si comprende in che modo ciascuno di noi ha il potere di controllare e quindi di influenzare direttamente il proprio stato di salute, a breve e lungo termine, attraverso scelte di vita guidate da un approccio psicologico altruistico e cooperativo oltre che riflessivo, proattivo, consapevole e connesso con la natura.

Diversamente da quanto affermato fino a pochi anni fa dal cosiddetto determinismo genetico caratterizzato dall’assunto che l’informazione del nostro DNA è la sede principale che, appunto, determina massicciamente la nostra qualità di vita anche a lungo termine, il libro adotta il più recente e scientificamente solido paradigma epigenetico contraddistinto da un ruolo molto più attivo e plastico delle informazioni extra-genetiche cioè che non fanno parte del nostro patrimonio genetico.

In questo contesto più scientificamente moderno e aggiornato trovano un rinnovato ruolo fondamentale le nostre quotidiane scelte personali che, determinando le nostre abitudini ed i nostri stili di vita, modellano continuamente l’espressione selettiva del nostro codice genetico.

Il libro, in maniera chiara quanto comprensibile, descrive sia la grande potenzialità positiva di queste scelte personali, raggiungibili attraverso una maggiore consapevolezza, che le grandi responsabilità individuali, sociali e politiche derivanti da questo potere.

Particolarmente interessanti per le molteplici ed originali implicazioni bio-psico-sociali sono, a mio parere, i capitoli dedicati all’ottimismo, ai telomeri (le strutture del cromosoma, influenzate dai nostri stili di vita, che determinano la nostra longevità) e quello rivolto alla connessione con la natura, ma anche gli altri capitoli (la meditazione, il perdono, l’alimentazione, l’attività motoria, la musica) sono comunque molto ricchi di stimoli preziosi per migliorare il benessere e la salute psicofisica.

Consiglio vivamente la lettura di questo libro che rappresenta attualmente uno dei pochi libri che, pur affrontando la complessità bio-psico-sociale in maniera integrata e scientifica, riesce comunque ad essere utile a coloro che desiderano trarne delle indicazioni concrete da adottare all’interno della propria quotidianità.

 

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • De Vivo I. & Lumera D. (2020). Biologia della gentilezza. Mondadori.
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