Un recente studio si è posto l’obiettivo di valutare, in una popolazione non clinica, la correlazione tra la soddisfazione sessuale (SS) e il perfezionismo, inteso qui nella sua variante più disadattiva (Palha-Fernandes, Alves, &Lourenço, 2019).
Una buona salute sessuale dell’individuo può essere definita come “uno stato di benessere, sia esso fisico, emotivo e sociale, in relazione alla propria sessualità” (World Health Organization, WHO, 2010). Sanchez-Fuentes, Santos-Iglesias e Sierra (2014), hanno individuato alcune variabili socio-demografiche che possono essere associate alla soddisfazione sessuale come un alto livello di istruzione correlato a un numero basso di partner sessuali e una maggior frequenza di rapporti sessuali nella coppia (Henderson, Lehavot, &Simoni, 2009).
Il perfezionismo, inteso come caratteristica psicologica disadattiva, si definisce come la tendenza di un individuo a pretendere per se stesso (e, in alcuni casi, anche per gli altri) livelli particolarmente elevati di performance, talvolta anche a scapito della qualità del lavoro e della salute sia fisica che psicologica (Flett& Hewitt, 2002; Burns, 1980). Hewitt, Flett e Holigrock (1989) hanno teorizzato un modello che prevede tre differenti dimensioni del perfezionismo: il perfezionismo rivolto a sé stessi, il perfezionismo rivolto agli altri e il perfezionismo sociale, che riguarda standard poco realistici su ciò che un individuo dovrebbe fare per guadagnare il rispetto e l’approvazione degli altri. La differenza tra le tre dimensioni si può riscontrare non tanto nel comportamento quanto nell’oggetto a cui il perfezionismo è diretto.
Vi sono differenti disturbi mentali nei quali è presente una componente di perfezionismo patologico e non fanno eccezione i disturbi sessuali (American Psychiatric Association, APA, 2013; Master & Jhonson, 1970), anche se sono tutt’ora presenti pochi studi che sottolineino questa correlazione.
Lo scopo dello studio qui riportato (Palha-Fernandes et al., 2019) era quello di indagare l’eventuale rapporto presente tra perfezionismo disadattivo, soddisfazione sessuale (SS) e dati sociodemografici in un campione non clinico composto da 229 studenti (compresi tra i 18 e i 65 anni) della University of Minho, in Portogallo. L’ipotesi dello studio era che il perfezionismo, in particolare quello sociale, potesse essere correlato negativamente con la SS negli individui e nelle coppie.
I risultati ottenuti hanno mostrato: una correlazione tra l’età e la SS, evidenziando come i più giovani siano solitamente più soddisfatti sessualmente rispetto ai più anziani; una correlazione positiva tra la frequenza delle relazioni sessuali e la soddisfazione, individuando nei soggetti che avevano rapporti sessuali tra le 4 e le 6 volte alla settimana il gruppo più soddisfatto; coloro che affermavano di avere un solo partner sessuale risultavano più soddisfatti di chi invece ne aveva più di uno; infine, a conferma dell’ipotesi degli autori, il perfezionismo sociale disadattivo era negativamente correlato alla SS e positivamente correlato alla presenza di disturbi psicologici sessuali e no (Palha-Fernandes et al., 2019).
In conclusione, prendendo in considerazione i risultati dello studio, trattare il perfezionismo sociale disadattivo potrebbe essere d’aiuto per quegli individui e quelle coppie che non risultano soddisfatti dalla propria vita sessuale.