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Congresso 3G: Ponti fra isole – L’impatto crescente della scienza contestuale nell’evoluzione culturale – Report dall’evento

Congresso 3G Ponti fra Isole: il Dott. Anthony Biglan spiega ai partecipanti come sia importante agire sulla società per aumentare il benessere del singolo

Di Federica Rossi

Pubblicato il 22 Nov. 2018

Aggiornato il 24 Giu. 2019 12:44

La seconda plenaria della giornata ha come relatore in videoconferenza Anthony Biglan. Come terapeuti ci focalizziamo sul benessere individuale, sulle difficoltà e sui valori personali del singolo; talvolta può essere utile invece volgere la nostra attenzione anche ad interventi e azioni che possono determinare cambiamenti su intere popolazioni e sul benessere globale del genere umano.

Federica Rossi

 

La seconda plenaria della giornata di apertura dal congresso 3G “Ponti fra isole: mindfulness, acceptance, compassion”, tenutosi dal 14 al 16 Novembre, ha come relatore in videoconferenza Anthony Biglan.

Come terapeuti ci focalizziamo sul benessere individuale, sulle difficoltà e sui valori personali del singolo; talvolta può essere utile invece volgere la nostra attenzione anche ad interventi e azioni che possono determinare cambiamenti su intere popolazioni e sul benessere globale del genere umano. Società e individuo sono strettamente connessi: interventi di prevenzione del disagio e di promozione del benessere su larga scala sono altrettanto importanti degli interventi terapeutici su pazienti singoli.

Il Dott. Anthony Biglan, ricercatore presso l’Oregon Reserach Institute, con il suo intervento ha illustrato quanto ciò che ciascuno fa è importante per l’intera società. Il suo lavoro è basato sulla considerazione che le scienze comportamentali potrebbero avere un potere enorme nel risolvere la maggior parte dei problemi delle diverse nazioni. Le sue considerazioni sono racchiuse nel libro The Nurture Effect: How the Science of Human Behavior Can Improve Our Lives and Our World, in cui illustra interventi efficaci nella famiglia, nella scuola e nella comunità per prevenire i problemi dell’infanzia e dell’adolescenza più comuni e più costosi nel mondo.

Anthony Biglan al Congresso 3G: gli effetti dello stress

Nella sua presentazione è partito dalle conclusioni di un recente studio americano che ha indagato le cause di morta prematura; la più frequente rilevata è stato il comportamento umano disfunzionale (es. fumo, inattività fisica, elevato stress, ecc.) causa del 40 % dei casi, seguita da predisposizione genetica (30%), circostanze sociali ( 15%), assistenza medica inappropriata (10%) ed esposizioni ambientali ( 5%).

Il Dott. Anthony Biglan ha ripreso diversi studi che hanno dimostrato come bambini che crescono in contesti con più di quattro Esperienze avverse, misurabili con il questionario ACE (che valuta la presenza di variabili quali trascuratezza fisica ed emotiva, abuso fisico, verbale, separazione, ecc. ), hanno maggiori probabilità di mostrare comportamenti problematici (abitudine al fumo e utilizzo di stupefacenti, gravidanza in adolescenza, broncopatie e patologie cardiovascolari, problemi psichiatrici, ecc.). Questo dato è stato legato alla fisiologia della risposta allo stress, che se prolungata determina una serie di effetti negativi a cascata su diverse funzionalità biologiche.

Come i terapeuti cognitivi sanno bene, le determinanti dello stress nell’uomo possono essere semplicemente pensieri, a differenza degli animali che invece provano stress solo di fronte a pericoli reali. Questi pensieri si formano nel contesto di relazioni umane, in particolare basate sulla coercizione, partendo da quelle genitoriali, arrivando a quelle affettive, amicali, sentimentali, filiali, alla miriade di rapporti significativi in cui ci ritroviamo ogni giorno immersi.

Sono stati analizzati studi nei quali i bambini traumatizzati nell’infanzia avevano mostrato una maggiore sensibilità allo stress lungo tutto l’arco della vita, determinando una maggiore probabilità di mostrare un’autoregolazione compromessa; in età adulta questi bambini erano maggiormente a rischio di sviluppare obesità, disagio cardiovascolare, depressione ed ansia, ipervigilanza, diffidenza verso gli altri, comportamenti devianti e povere relazioni sociali.

Il Dott. Anthony Biglan ha evidenziato l’esistenza di due percorsi evolutivi opposti, che portano rispettivamente a circoli viziosi o virtuosi:

  • Bambini con scarsa autoregolazione hanno maggiore probabilità di mostrare fallimento scolastico e comportamenti aggressivi e non cooperativi, che determinano rifiuto da parte dei pari e conseguente formazione di gruppi devianti;
  • Bambini con buona autoregolazione hanno maggiori probabilità di mostrare buon rendimento scolastico e comportamenti cooperativi/ pro sociali che determinano un buon inserimento nel gruppo dei pari simili per caratteristiche psicologiche.

Alla luce di queste traiettorie evolutive diventa fondamentale implementare forme d’intervento che agiscano sugli ambienti familiari “nurturing”. Con questo termine si intende l’insieme di tutti quegli atteggiamenti genitoriali “nutrienti”, amorevoli, stimolanti, positivi, accoglienti che potrebbero determinare un attaccamento sicuro e conseguentemente buone abilità di autoregolazione nei bambini.

Lo scopo degli interventi mirati al benessere psicologico dovrebbe, infatti, essere quello di creare una società con bambini che arrivano ad essere adulti con capacità, interessi, abitudini sociali e di vita sani, che a loro volta crescono bambini con queste caratteristiche; bisogna quindi progettare e implementare forme di assistenza che vadano in questa direzione.

Forme di intervento evidence-based sulla famiglia

Il Dott. Biglan ci ha illustrato brevemente alcune delle più diffuse forme di intervento evidence-based sulla famiglia utilizzate negli Stati Uniti, che hanno lo scopo di rafforzare le competenze genitoriali e migliorare la qualità delle interazioni con il bambino:

  • Oregon Model of Parent Management Training (PMTO);
  • Incredible Years, applicato su 2 milioni di famiglie;
  • Posistive Parenting Program, applicato su 7 milioni di famiglie;
  • Triple – P program;
  • Parent – Child Interaction Therapy.

Il realatore ha sottolineato anche l’importanza di uno degli interventi più diffusi nelle scuole americane, il Positive Action, un programma educativo che promuove un interesse intrinseco per l’apprendimento e promuove la cooperazione tra gli studenti, applicato su circa 5 milioni di studenti americani.

Lo scopo ultimo di tutte questi interventi è la creazione di una società basata su valori condivisi che vanno nella direzione di un’evoluzione positiva sia del singolo, sia dei gruppi ai quali apparteniamo. Questi valori sono alla base di alcuni recenti studi di suo interesse; a questo proposito il Dott. Anthony Biglan ci ha coinvolto in un’attività che sta conducendo in ogni nazione per individuare i valori che la popolazione vorrebbe fondassero la propria società.

Per parteciparvi basta accedere al sito https://www.menti.com. Nella pagina è richiesto di compilare in inglese un form in cui bisogna semplicemente riportare le 3 qualità che vorremmo fossero alla base della nostra collettività ( es. gentilezza, onestà, gratitudine, rispetto, ecc.); al termine c’è anche la possibilità di vedere i risultati attuali che indicano i valori indicati dai partecipanti di ogni singolo paese. Il suo scopo tramite queste ricerche è quello di raccogliere i desideri della gente rispetto a ciò che ritiene importante per una migliore società, al fine di implementare e sviluppare programmi d’azione che rafforzino questi valori.

Il Dott. Biglan nella sua presentazione ha ricordato che tutti abbiamo nelle nostre mani il potere di far prosperare le esistenze degli altri, rafforzare lo sviluppo cognitivo dei bambini, incrementare l’educazione, ridurre la violenza e prevenire il crimine; coltivando ambienti “nutrienti”, positivi, compassionevoli, in tutti gli aspetti della società – casa, scuola, lavoro – possiamo posare le fondamenta per un cambiamento nella vita di molte persone, e in ultimo, per creare un mondo migliore.

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