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Le psicoterapie orientate alla mindfulness (2018): una guida all’uso della mindfulness come strumento di benessere per pazienti e terapeuti – Recensione del libro

Le psicoterapie orientate alla mindfulness è un manuale per ogni terapeuta che voglia approfondire le diverse possibilità di utilizzare la minfulness nella pratica clinica con i pazienti o anche soltanto avvicinarsi a questo modo di fare terapia e stare in relazione con il paziente

Di Martina Bandera

Pubblicato il 05 Ott. 2018

Il volume Le psicoterapie orientate alla mindfulness, indirizzato ai professionisti clinici, mostra in che modo sia possibile utilizzare la mindfulness all’interno della psicoterapia sottolineando che l’utilizzo della meditazione nel lavoro terapeutico non è una strategia che si impara ma una pratica da allenare quotidianamente in prima persona.

 

L’edizione italiana del manuale, a cura di Andrea Bassanini, è una novità importante all’interno dello scenario letterario della psicologia italiana poiché fornisce la traduzione di una pratica, quella della mindfulness, che si sta sempre più diffondendo negli ultimi anni riscontrando molti consensi.

La mindfulness fa parte di quella che nella cornice cognitivo-comportamentale viene definita third waves ovvero terza ondata, successiva al periodo comportamentista e cognitivista. Rispetto al passato gli approcci di quest’ultima ondata sono maggiormente interessati a interventi esperienziali e meditativi come nel caso della mindfulness e ai processi mentali come nella terapia metacognitiva.

Mindfulness: caratteristiche

Jon Kabat-Zinn, uno dei nomi più importanti dell’ambiente, definisce la mindfulness come

consapevolezza aperta, momento per momento, non giudicante.

La caratteristica fondamentale quindi appare essere l’accettazione delle esperienze che si stanno vivendo nel presente con tutte le emozioni ad esse connesse. In ambito terapeutico la mindfulness può essere utilizzata all’interno di approcci molto diversi tra loro: dalle psicoterapie psicodinamiche e umanistiche alla psicologia positiva. Sul versante della psicoterapia cognitivo-comportamentale alcuni programmi fondati sulla mindfulness hanno aperto le porte ai molti studi e protocolli clinici sviluppati negli ultimi anni; i primi programmi di trattamento sono stati: mindfulness-based stress reduction (MBSR, Kabat-Zinn, 1990), mindfulness-based cognitive therapy per il trattamento della depressione (MBCT, Segal et al. 2012), dialectical behavior therapy utilizzati principalmente nei disturbi borderline di personalità (DBT, Linehan, 1993) e l’acceptance and commitment therapy (ACT, Hayes et al., 1999).

In questa cornice di riferimento il manuale Le psicoterapie orientate alla mindfulness intende offrire un contributo pratico sul modo in cui psicoterapia e mindfulness si possono fondere per aiutare il terapeuta non tanto nel lavoro con il paziente quanto piuttosto nello sviluppo di una maggior consapevolezza del Sé e nella creazione di una miglior alleanza terapeutica.

La presentazione dell’edizione italiana, a cura di Fabio Giommi, psicologo e psicoterapeuta nonché presidente dell’Associazione Italiana per la Mindfulness, sottolinea il prezioso valore della traduzione del volume nella nostra lingua e chiarisce in che modo psicoterapie e mindfulness si possono incontrare. È interessante notare come, fin da queste pagine introduttive, si colga l’importanza di una conoscenza profonda della materia ma soprattutto la necessità della pratica individuale da parte del terapeuta, non a caso gli autori dell’edizione originale e i curatori di quella italiana sono tutti praticanti e istruttori di pratiche mindfulness.

Le psicoterapie orientate alla mindfulness: struttura del libro

Articolato in 16 capitoli e suddiviso in 4 parti, il corposo manuale Le psicoterapie orientate alla mindfulness si apre con una necessaria riflessione sul significato della mindfulness, dalla definizione all’utilità della tecnica per poi passare ad una riflessione sui punti di contatto tra la psicologia occidentale e la filosofia buddista, culla delle pratiche di meditazione. Il capitolo spiega anche in che modo la mindfulness si può unire alla psicoterapia. Fondamentalmente esistono tre tipi di psicoterapia orientata alla mindfulness: il clinico può praticare la mindfulness per migliorare il proprio ruolo di terapeuta oppure può far riferimento a teorie derivanti dalla pratica della meditazione o dalla psicologia buddista (psicoterapia informata dalla mindfulness) o ancora utilizzare la mindfulness nel lavoro con il paziente insegnando come si pratica (psicoterapia basata sulla mindfulness). Questi tre livelli, che si possono definire gerarchici, richiedono competenze diverse oltre a sessioni di pratica sempre più impegnative.

La parte seconda di Le psicoterapie orientate alla mindfulness affronta una delle componenti più importanti all’interno di una psicoterapia: la relazione clinico-paziente ovvero la mindfulness relazionale. Si esamina il modo in cui la mindfulness può aiutare il terapeuta nel migliorare la propria presenza durante la seduta fornendo suggerimenti per coltivare elementi quali l’attenzione, l’empatia e la regolazione emotiva.

Con la terza parte si accede a quella che definirei la parte più clinica e pratica del volume. Si affrontano infatti le applicazioni cliniche che la pratica della mindfulness può riservare. La premessa necessaria, ampiamente affrontata nel corso del capitolo introduttivo alla sezione, riguarda il fatto che il paziente debba essere disposto e propenso alla pratica della mindfulness evitando quindi ogni tipo di imposizione. In sequenza il manuale illustra, attraverso esempi di tecniche e presentazione di casi clinici, l’utilizzo della pratica nei disturbi depressivi e ansiosi passando poi ai disturbi psicofisiologici legati allo stress, al trattamento dei traumi e delle dipendenze. Conclude un intero capitolo dedicato al lavoro con i bambini che mostra come la mindfulness possa creare una maggior sintonia con i piccoli utile per chi riveste il ruolo di terapeuta ma anche di genitore.

La sezione conclusiva riassume gli aspetti della pratica di meditazione analizzando i contributi che la mindfulness ha portato anche attraverso evidenze scientifiche e neurobiologiche per poi volgere lo sguardo al futuro cercando punti di contatto con la psicologia positiva. Conclude il manuale un breve appendice che chiarisce i vari concetti incontrati durante la lettura per meglio orientarsi nel mare aperto della psicologia buddista.

Le psicoterapie orientate alla mindfulness è un libro sicuramente da avere in libreria per i terapeuti che vogliono ampliare il proprio campo, per chi è interessato o anche solo per chi ne è incuriosito. Uno scritto che fornisce sicuramente molte informazioni e offre utili spunti per il lavoro terapeutico ma che al tempo stesso pone non pochi interrogativi, lasciando questioni aperte e spunti di riflessione. Un ottimo volume che presenta la mindfulness in un’ottica terapeutica, mai scordando però che non può esistere un buon terapeuta mindfulness che non pratichi in prima persona.

Buona lettura mindfull a tutti.

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Germer C. K., Siegel R. D.,  Fulton P. R. (2018) Le psicoterapie orientate alla mindfulness. Edizioni Edra
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Le Psicoterapie orientate alla Mindfulness di C.K. Germer, R.D. Siegel e P. R. Fulton, curato nell'edizione italiana da A. Bassanini, è un libro chiaro e completo, indispensabile per ogni terapeuta che voglia usare la mindfulness nella sua pratica clinica.

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