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Le Psicoterapie orientate alla Mindfulness (2018) di K. Germer, R. D. Siegel e P. R. Fulton a cura di A. Bassanini – Recensione del libro

Le Psicoterapie orientate alla Mindfulness di C.K. Germer, R.D. Siegel e P. R. Fulton, curato nell'edizione italiana da A. Bassanini, è un libro chiaro e completo, indispensabile per ogni terapeuta che voglia usare la mindfulness nella sua pratica clinica.

Di Michele Pennelli

Pubblicato il 04 Ott. 2018

Il libro Le Psicoterapie orientate alla Mindfulness è un tomo corposo che cerca di ritagliarsi un posto importante nell’ampio panorama di volumi che trattano il tema della mindfulness.

 

 Mindfulness (1921) o Sati in lingua Pali significa (consapevolezza, attenzione e ricordo) prestare attenzione in un modo particolare: significa prestare attenzione con intenzione nel momento presente, in modo non giudicante (Jon Kabat Zinn), fiducioso, benevolo ed equanime sviluppando al contempo contatto intimo, ma allo stesso tempo, una distanza fra la mente che osserva e gli oggetti osservati.

La mindfulness come un viaggio

L’ impegno nella pratica è la visione di ciò che si desidera per se stessi, una volta che lo si è scoperti ci si libera dagli automatismi, ed è forse questo l’aspetto principale: un percorso più strettamente individuale di consapevolezza e scelta.

La Mindfulness è vista solitamente come un viaggio che si articola su tre livelli:

  • la teoria (temi centrali) dà la cornice concettuale in cui si fa esperienza
  • le condivisioni (esercizi) mettono a fuoco e traducono in termini semantici l’esperienza, ed il suo cuore che è la pratica
  • la pratica: ossia esperienza individuale del presente attraverso i sensi, che è vissuto e non può essere compiutamente spiegato in termini concettuali.

Attraverso la Mindfulness si pratica la facoltà della presenza mentale o consapevolezza del momento presente, in maniera non giudicante, quindi con l’inquiring si investigano i fenomeni che si sono colti, durante la pratica, in termine di nuova acquisizione di concetto.

Le Psicoterapie orientate alla Mindfulness: struttura e contenuti del libro

La particolarità di questo tomo, rispetto alla maggior parte in commercio, è quello di aver pensato la Mindfulness all’interno di un percorso psicoterapico programmatico. Molte psicoterapie, in particolar modo le psicoterapie cognitivo-comportamentali di terza onda, come l’ACT, la DBT o la FAP, usano protocolli clinici o elementi basati sulla Mindfulness, ma sono rari i manuali che hanno un focus diretto alla psicoterapia come processo; questo perché ad oggi esistono molti protocolli Mindfulness pensati per diversi campioni clinici ed il dibattito se sia una pratica/tecnica o un tipo di psicoterapia è attualmente molto acceso in ambito scientifico.

Il libro Le Psicoterapie orientate alla Mindfulness si divide in quattro parti: la prima riguarda il significato della Mindfulness, la seconda riguarda la relazione terapeutica, la terza le applicazioni cliniche e infine, la quarta parte, tratta le conclusioni generali e le prospettive future della pratica della Mindfulness.

Solo un altro libro ha, ad oggi, provato un’ impresa simile: Manuale clinico di Mindfulness di Fabrizio di Donna, edito da Franco Angeli nel 2012.

A differenza del libro di Di Donna, che si divideva anch’esso in 4 parti, si può notare come in questo tomo si dia molto spazio agli aspetti relazionali nella Mindfulness e alle sue origini con la psicologia buddista.

Questo manuale presenta una chiara visione della mindfulness all’interno della psicoterapia e raccoglie elementi storici e dati scientifici, costruendo una narrazione organica che sembra una direzione quasi politica: la Psicoterapia orientata alla Mindfulness, un capovolgimento del costrutto teorico.

Non è la mindfulness che si adatta alla psicoterapia come strumento, ma è la psicoterapia che si costruisce intorno ai principi di consapevolezza, presenza e accettazione.

Si nota, in tutto il libro Le Psicoterapie orientate alla Mindfulness, uno sforzo di integrazione della mindfulness, non solo con le psicoterapie cognitivo-comportamentali, ma anche con quelle psicodinamiche, proprio nei termini dell’ importanza della gestione della relazione terapeutica :

ovviamente, dato che le connessioni umane hanno il potenziale di risanare ferite emotive (Cozolino,2010, Karsol, 2011; Siegel,2010), la relazione terapeutica può essere considerata una componente fondamentale di tutte le psicoterapie orientate alla mindfulness (pag. 56 -cap 1).

Le Psicoterapie orientate alla Mindfulness: l’integrazione con psicoterapie psicodinamiche e psicologia buddista

Gli autori sono stati, infatti, molto attenti all’integrazione con le terapie psicodinamiche e la psicologia buddista.

L’aspetto scientifico più orientato all’evidenza, tipico degli approcci cognitivo comportamentali, non sembra però averne risentito ed il tomo mantiene un’ impostazione anglosassone chiara, dove le applicazioni cliniche vengono trattate molto bene, soprattutto da un punto di vista processuale, piuttosto che protocollare.

E’ sicuramente un libro da acquistare per qualsiasi terapeuta che voglia utilizzare, comprendere e insegnare la mindfulness, perchè è molto chiaro, scritto molto bene ed è organico nel suo insieme; ha in sé degli spunti pratici interessanti in ogni suo capitolo, e l’edizione italiana è curata benissimo, dall’ottimo Andrea Bassanini.

Se proprio mi devo sforzare a trovare un limite nella strutturazione di questo prezioso manuale è forse l’eccessiva attenzione agli aspetti interpersonali nella relazione terapeutica, non perchè ritengo che non siano importanti, ma perchè la mindfulness è per sua natura una crescita e un percorso individuale; la pratica quotidiana ci permette di disidentificarci rispetto ai nostri contenuti semantici: adottarla per focalizzarci su un’ esperienza specifica, come quella della relazione terapeutica, potrebbe snaturarla della sua funzione principale, ossia, entrare in relazione con tutte le esperienze, piacevoli, spiacevoli e neutre al di là dei giudizi e sopratutto delle preferenze.

Il vantaggio della Mindfulness ed il suo successo sono, infatti, che è possibile insegnarla a tutti e la cosa migliore per impararla è proprio praticarla ogni giorno, ogni momento, in ogni contesto, ma sopratutto quando è utile.

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SCRITTO DA
Michele Pennelli
Michele Pennelli

Psicologo Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale. Perfezionato in Psicopatologia dell’Apprendimento-Insegnante Mindfulness

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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
  • Germer K., Siegel R.D., Fulton P. R., a cura di A. Bassanini (2018). Le Psicoterapie orientate alla mindfulness. Edizioni Edra
  • Di Donna, F. (2012). Manuale Clinico dii Mindfulness, Franco Angeli, Milano.
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