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Quando siamo impegnati in un’attività le brevi interruzioni – come i pochi secondi necessari a far tacere il cellulare che suona – hanno un effetto sorprendentemente grande sulla nostra capacità di portare a termine ciò che stiamo facendo.
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Lo studio, condotto alla Michigan State University, ha esaminato 300 persone mentre erano impegnate a eseguire una sequenza computerizzata e ha rivelato che le interruzioni di circa tre secondi raddoppiavano il tasso di errore.
Le brevi interruzioni sono onnipresenti al giorno d’oggi: sms, notifiche di messaggi in entrata, o il collega di lavoro che ci distrae mentre lavoriamo. Ma, secondo i ricercatori, gli errori che ne derivano possono essere disastrosi per i professionisti impegnati in attività particolarmente difficili e impegnative, come ad esempio quelli che si occupano della meccanica degli aerei o i medici del pronto soccorso.
Il fattore determinante, spiega Altmann, non è la durata dell’interruzione – infatti anche brevissime interruzioni hanno avuto un grande impatto sulla prestazione ottenuta al compito dai partecipanti all’esperimento – ma il fatto che l’interruzione costringe il soggetto a spostare l’attenzione da un compito ad un altro, per questo anche brevissime interruzioni sono disturbanti quando si verificano nel corso di un processo che richiede una riflessione approfondita
Una soluzione, soprattutto quando gli errori hanno un costo, potrebbe essere quella di progettare un ambiente che protegga dalle interruzioni…a cominciare dall’obbligo di spegnere il cellulare!
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BIBLIOGRAFIA:
- Altmann, E. M., Trafton, J. G., Hambrick, D. Z., Momentary interruptions can derail the train of thought., Journal of Experimental Psychology: General, 2013, in press (DOWNLOAD)