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Genetica del comportamento: Quanto e come geni ed ambiente influenzano il nostro comportamento?

Il volume descrive i concetti base della genetica e i differenti approcci nello studio delle influenze genetiche e ambientali sul comportamento - Recensione

Di Valentina Davi

Pubblicato il 14 Gen. 2015

Il testo, aggiornato con le ultime ricerche pubblicate in letteratura e con ben 85 pagine di bibliografia, nella prima parte descrive i concetti base della genetica (dalle leggi sull’ereditarietà al DNA all’identificazione dei geni) ed illustra i differenti approcci utilizzati nello studio delle influenze genetiche ed ambientali sul comportamento.

Ogni volta che sento discutere di politica, da che ho memoria, una delle frasi più ricorrenti che viene strillata con grande incazzatura e malcelato disprezzo è: “E QUALCUNO L’HO HA PURE VOTATO, MA COME SI FA?!!” Come se votare per un candidato fosse una scelta razionalmente calcolata al 100%, determinata dall’educazione e dal contesto in cui siamo cresciuti. Invece il nostro orientamento politico, così come il nostro atteggiamento per esempio verso la religione, è in parte influenzato anche dal nostro assetto genetico (Funk et Al., 2013), il che, ammettiamolo, è sorprendente!

Ormai nessuno si stupisce più che i geni giochino un ruolo rilevante nello sviluppo di disturbi come la schizofrenia o la depressione o l’autismo, ma che lo stesso discorso valga anche per alcuni nostri atteggiamenti non è per nulla banale.

Alcuni costrutti psicologici su cui modelliamo le nostre percezioni, preferenze e scelte affondano, infatti, le proprie radici non solo nelle influenze ambientali, ma anche nei geni; in altre parole, se è vero che “Differenti istituzioni culturali – famiglia, chiesa, libri, televisione – offrono proposte differenti, le scelte che una persona compie riflettono sia quello che le viene offerto sia le sue inclinazioni ” (Loehlin, 1997). Diventa pertanto scontato che chi si occupa di comprendere il comportamento (psicologi, psichiatri, ricercatori…) debba considerare non solo gli aspetti ambientali, ma anche quelli genetici, mandando definitivamente in pensione la diatriba tra natura e cultura.

La sesta edizione del volume Genetica del comportamento di Plomin e DeFries, edito da Raffaello Cortina (2014), si pone proprio l’obiettivo di introdurre alla genetica del comportamento gli studenti di scienze biologiche, sociali e comportamentali.

Il testo, aggiornato con le ultime ricerche pubblicate in letteratura e con ben 85 pagine di bibliografia, nella prima parte descrive i concetti base della genetica (dalle leggi sull’ereditarietà al DNA all’identificazione dei geni) ed illustra i differenti approcci utilizzati nello studio delle influenze genetiche ed ambientali sul comportamento (dagli studi sulle adozioni e sui gemelli ai più recenti approcci combinati di analisi dei figli di gemelli o di coppie di fratelli non gemelli); inoltre, spiega le strategie di cui si avvalgono le ricerche sui modelli animali e umani, le tecniche utilizzate per quantificare quanto geni e ambiente influenzano il comportamento e come geni e ambiente interagiscono tra di loro.

Nella seconda parte invece il testo presenta lo stato della ricerca attuale su temi quali la capacità e la disabilità cognitiva, la schizofrenia, i disturbi dell’umore e dell’ansia, i disturbi da uso di sostanze e la psicopatologia dell’età evolutiva (ADHD, Autismo, etc.).

Particolarmente interessante è il capitolo “Personalità e disturbi di personalità” in cui, oltre ad affrontare i disturbi che sono stati studiati sistematicamente a livello genetico (Disturbo Schizotipico, Disturbo Ossessivo-Compulsivo e Disturbo Antisociale), vengono prese in esame le ricerche genetiche nell’ambito della psicologia sociale che si sono occupate di stimare il contributo di geni e ambiente nelle relazioni interpersonali (relazione genitore-figlio, tra pari, relazioni amorose e orientamento sessuale), nell’autostima, nell’economia comportamentale e nelle attitudini.

“Genetica del comportamento” rappresenta la sintesi di più di trent’anni di ricerca nel campo delle scienze del comportamento, nonché il punto di partenza per chiunque voglia dedicarsi allo studio del comportamento umano in quanto, come sottolineano gli autori, in ambito psicologico e psichiatrico sempre più ricercatori hanno incorporato strategie tipiche della genetica nei loro studi e sempre più ricerche di genetica del comportamento verranno condotte da studiosi che non sono in primo luogo dei genetisti.

Poiché il riconoscimento dell’importanza delle influenze genetiche è in continua crescita, ora più che mai è necessario ribadire con forza che sì, “i geni svolgono un ruolo sorprendentemente importante in molti tratti comportamentali”, ma “le differenze individuai nei tratti comportamentali complessi sono dovute a influenze ambientali almeno tanto quanto a influenze genetiche”.

I geni non sono il nostro destino, bensì predisposizioni probabilistiche. Essere portatori di un particolare assetto genetico ad alto rischio per una data malattia non significa quindi che automaticamente ci si ammalerà di tale malattia, e conoscere i fattori genetici in gioco permette di sviluppare misure preventive o interventi ambientali efficaci. Allo stesso modo non è detto che se siamo particolarmente tradizionalisti, automaticamente alle prossime elezioni il nostro sarà un voto conservatore, in quanto anche l’influenza dei determinanti ambientali farà la sua parte: vota Antonio vota Antonio Vota Antonio…

 

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BIBLIOGRAFIA:

  • Funk, C. L., Smith, K. B., Alford, J. R., Hibbing, M. V., Eaton, N. R., Krueger, R. F., Eaves, L. J., et al. (2013). Genetic and Environmental Transmission of Political Orientations. Political Psychology, 34(6), 805-819.
  • Lohelin, J.C. (1997). Genes and environment. In Magnusson, D. (a cura di), The Lifespan Development of Individuals: Behavioral, Neurobiological, and Psychological Perspectives: A synthesis. Cambridge University Press, New York
  • Plomin et Al. Genetica del comportamento (2014).  Raffaello Cortina Editore, Milano. ACQUISTA ONLINE
  • Battaglia M. (2002.) Genetica del comportamento e sviluppo: cause, occasioni, rischi e casualità lungo i processi di adattamento. Tratto da Personalità, sviluppo e psicopatologia di Maffei C., Battagia M. e Fossati A. (2002) Gius. Laterza & Figli Spa, Roma-Bari
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Valentina Davi
Valentina Davi

Coordinatrice di redazione di State of Mind

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