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Neglect

Il neglect può essere definito come una mancanza di sufficiente responsabilità e protezione nei confronti del bambino e di attenzione verso i suoi bisogni

La trascuratezza nell’infanzia, meglio nota come neglect, è una delle forme più comuni di abuso infantile, spesso associata anche ad altre forme di abuso (Avdibegoviü & Brkiü, 2020).

Neglect e trascuratezza infantile: definizione, cause e conseguenze

Trascuratezza nell’infanzia o neglect: cos’è?

La trascuratezza nell’infanzia, meglio nota come neglect, è una delle forme più comuni di abuso infantile, spesso associata anche ad altre forme di abuso (Avdibegoviü & Brkiü, 2020). Il neglect può essere definito come una mancanza di sufficiente responsabilità e protezione nei confronti del bambino e di attenzione verso i bisogni fondamentali e specifici della sua età. Col termine neglect ci si riferisce dunque a omissioni o negligenze nella cura del bambino, ripetute nel tempo, da parte dei caregivers.

Il neglect è stato definito dal Consultation on Child Abuse Prevention dell’OMS (1999) come

...l’incapacità di provvedere allo sviluppo del bambino in tutte le sfere: salute, educazione, sviluppo emotivo, alimentazione, riparo e condizioni di vita sicure, nel contesto delle risorse ragionevolmente disponibili per la famiglia o per i caregivers. Il neglect causa o ha un alta probabilità di causare danni alla salute o allo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale del bambino. (pag. 15)

Neglect tipologie

Esistono diversi sottotipi di neglect. Il neglect fisico si riferisce all’incapacità di soddisfare i bisogni fisici dei bambini e include, ad esempio, l’incapacità di fornire loro alimentazione o abbigliamento adeguati, curarne l’igiene personale, e prestare attenzione alle cure mediche. Il neglect emotivo si riferisce all’incapacità di soddisfare i bisogni emotivi dei bambini e include, ad esempio, l’incapacità di fornire cure e affetto adeguati, l’incapacità di cercare cure per di problemi comportamentali dei più piccoli oppure lasciare che questi diventino testimoni di violenza domestica. Il neglect educativo si riferisce all’incapacità di fornire l’istruzione necessaria allo sviluppo del bambino. Comprende, ad esempio, la mancata iscrizione a scuola di un bambino in età scolare obbligatoria o le assenze frequenti da scuola e il mancato rispetto dei bisogni educativi speciali (Stoltenborgh et al., 2013).

Le cause del neglect: tre modelli a confronto

Il neglect può verificarsi per una serie di motivi. Non esiste un modello teorico unico per spiegare il fenomeno. In letteratura si possono trovare varie formulazioni teoriche e modelli che tentano di spiegare il neglect e il maltrattamento dei bambini. Blumenthal (2015) riassume tutti i modelli teorici in tre differenti tipologie: un modello di deficit genitoriale, un modello di deficit ambientale e modello ecologico-transazionale. Nel modello del deficit parentale, il punto fondamentale è che gli individui (genitori, caregivers) sono i principali responsabili del benessere dei bambini e che la causa del neglect è una genitorialità inadeguata (Cameron et al. 2007), dovuta ad alcune caratteristiche dei genitori (come ad es. psicopatologia pregressa o supporto psicologico inadeguato). Genitori di bambini trascurati sono stati spesso anche loro bambini trascurati, il che sembrerebbe suggerire una trasmissione intergenerazionale dello stile genitoriale trascurante. Il modello del deficit genitoriale non considera le circostanze sociali ed economiche che possono influenzare la genitorialità, portando poi a fenomeni come il neglect (Smith & Fong 2004). Il punto fermo del modello del deficit ambientale è che la deprivazione materiale è la causa principale dell’abbandono dei bambini. Il modello nasce dalle teorie sociologiche che studiano le cause e gli effetti intergenerazionali della povertà. Secondo questo modello, la povertà rende i genitori incapaci materialmente ed emotivamente di soddisfare i bisogni del bambino. In un modello ecologico-transazionale, la causa dell’abbandono è invece nell’interazione tra le caratteristiche familiari e i fattori ambientali. In questo modello, l’attenzione è posta sui fattori di stress e sui meccanismi di gestione dello stress. Quando lo stress in famiglia supera i meccanismi di coping, allora può verificarsi il neglect (Daniel et al. 2011).

Le conseguenze del neglect

  La conseguenza più tragica del neglect è la morte del bambino. Berkowitz (2001) afferma che dal 30% al 40% degli esiti fatali dell’abuso sono il risultato di trascuratezza infantile. La maggior parte delle vittime di neglect muoiono entro i due anni di età, e il 41% prima di un anno (Scannapieco & ConnellCarrick 2002).

Le conseguenze del neglect sembrano essere importanti quanto quelle dell’abuso (Gilbert et al. 2009). Gli effetti a breve termine documentati del neglect infantile comprendono un aumento del rischio di disturbi esternalizzanti e internalizzanti (Manly et al. 2001), nonché ritardi nello sviluppo cognitivo ed emotivo (Hildyard & Wolfe, 2002). A lungo termine, i bambini trascurati mostrano più difficoltà emotive, comportamentali e interpersonali, disturbi di salute mentale e difficoltà nell’apprendimento e nel rendimento scolastico, delinquenza giovanile, attività criminali e violenza in età adulta (Daniel et al. 2011, DePanfilis 2006). Gli effetti a lungo termine del neglect infantile riportati includono anche: abuso di sostanze (Hussey et al., 2006), basso status economico (Currie & Spatz Widom C, 2010), comportamento sessuale a rischio (Currie & Spatz Widom C, 2010), aumento del rischio di disturbo da stress post-traumatico (Spatz Widom, 1999).

Il neglect è associato inoltre a un alto rischio di sviluppare disturbi di personalità, sintomi di ansia e depressione nell’adolescenza, nonché di manifestare comportamenti suicidarii e autolesionistici. La trascuratezza può anche avere conseguenze a lungo termine anche a livello somatico come ipertensione e sindrome del dolore cronico (Anda et al. 2006). Adulti che sono stati trascurati durante l’infanzia hanno più difficoltà a iniziare relazioni intime a lungo termine (Colman & Widom 2004).

Bibliografia:

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  • Cameron G, Freymond N, Cornfield D, Palmer S (2007) Positive possibilities for child and family welfare: Expanding the Anglo-American child protection paradigm. In: Cameron G, Coady N, Adams GR (eds): Moving Toward Positive Systems of Child and Family Welfare: Current Issues and Future Directions, 1-79. Wilfrid Laurier University Press
  • Smith MG, Fong R (2004). The children of neglect: when no one cares. New York and Hove: Brunner-Routledge
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