
Data la prevalenza del neglect, è importante chiarire e migliorare la comprensione del suo impatto sullo sviluppo del bambino e dell’adolescente.
Il neglect infantile
Il Neglect è un termine molto utilizzato per indicare la trascuratezza verso i bisogni primari di un’altra persona, siano essi emotivi o fisici. La definizione di neglect fornita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è: l’incapacità dei genitori/caregiver di soddisfare i bisogni del bambino in qualsiasi area dello sviluppo, laddove sono in grado di farlo (Krug et al., 2002).
Il neglect rappresenta una forma altamente diffusa di maltrattamento infantile, che si stima colpisca quasi un bambino e un adolescente su cinque (Cohen et al., 2017). Nonostante la sua prevalenza, è stato poco studiato rispetto ad altre forme di maltrattamento (Hobbs e Wynne, 2002).
La letteratura a oggi mostra che il neglect in famiglia è spesso accompagnato da altre forme di maltrattamento (ad es., Brown et al., 2019), per cui atti di violenza fisica e sessuale sui bambini hanno ricevuto più attenzione e preoccupazione, rendendo la trascuratezza emotiva e fisica secondaria e soprattutto rendendo gli effetti isolati della trascuratezza più difficili da identificare.
Eppure, nonostante la scarsa ricerca a riguardo, è noto che le conseguenze del neglect possono essere dannose e durature. Ad esempio, gli individui che hanno vissuto esperienze di neglect presentano deficit cognitivi fino all’età adulta (Geoffroy et al., 2016). Il neglect, inoltre, correla negativamente con la qualità dell’attaccamento tra pari; ciò sembra essere più che plausibile dato che la mancanza di mentalizzazione da parte del caregiver priva il bambino della comprensione del proprio mondo interno, influenzando lo sviluppo della regolazione delle emozioni, dell’empatia e del successivo funzionamento interpersonale (Howe, 2005).
Essere stati trascurati emotivamente o fisicamente sembra possa addirittura aumentare il rischio di problemi nella condotta, infatti sono state riscontrate associazioni con tutte le forme di reato, comprese quelle violente, non violente e sessuali (Malvaso et al., 2016).
Data la prevalenza del neglect, è importante chiarire e migliorare la comprensione del suo impatto sullo sviluppo.
L’adolescenza è una fase evolutiva rilevante da esplorare in relazione al neglect e al funzionamento interpersonale, perché durante questo periodo di vita è presente uno spostamento dell’attenzione dalle relazioni familiari a quelle tra pari e romantiche, nonché dei cambiamenti nel funzionamento socio-emotivo (Lam et al., 2014). I fattori che influenzano lo sviluppo di difficoltà nel funzionamento interpersonale a seguito di trascuratezza emotiva o fisica sono complessi. Recenti evidenze suggeriscono che la tempistica, la cronicità e la gravità del maltrattamento hanno un impatto maggiore rispetto al tipo di maltrattamento (Malvaso et al., 2016).
Gli effetti del neglect sul funzionamento interpersonale
Una revisione sistematica di Haslam e Taylor (2022) ha incluso studi che si sono focalizzati sull’impatto che il neglect ha sul funzionamento interpersonale degli adolescenti; in particolare, gli autori si sono occupati della relazione tra neglect e funzionamento interpersonale all’interno delle relazioni tra pari, romantiche e non. Gli autori sostengono l’ipotesi secondo cui il neglect influenza il funzionamento interpersonale, soprattutto per quanto riguarda il nostro modo di essere e agire con i pari, dato che le persone hanno maggiori probabilità di sviluppare stili di attaccamento disadattivi al di fuori delle relazioni familiari (Howe, 2005). Inoltre, l’impatto dimostrato che il maltrattamento ha sulla regolazione emotiva e sulle difficoltà, sia internalizzanti che esternalizzanti, probabilmente compromette ulteriormente le capacità nelle relazioni sociali con i coetanei (Maguire et al., 2015).
Messaggio pubblicitario La letteratura mostra risultati più consistenti per il neglect emotivo rispetto al neglect fisico. Sette articoli di questa revisione hanno trovato risultati non significativi relativi al neglect e alle relazioni con i coetanei: i punteggi di bullo e vittima dei bambini trascurati non differivano significativamente da quelli dei bambini non maltrattati, mentre i punteggi dei bambini abusati sì, suggerendo che l’effetto della trascuratezza sulle relazioni tra pari è minimo. È anche possibile che la tempistica, la cronicità e la gravità del maltrattamento siano più importanti del tipo di maltrattamento in relazione agli esiti del funzionamento interpersonale negli adolescenti (Witt et al., 2019).
I risultati di questa revisione hanno inoltre mostrato una relazione positiva tra neglect emotivo e affiliazione a gang, molto più alta rispetto ad altre forme di maltrattamento. Questo risultato può significare che la mancanza di cure e supervisione durante l’adolescenza influenza la vulnerabilità di un individuo al coinvolgimento in una gang. Sebbene le evidenze trovate in questi studi suggeriscano che l’appartenenza a una gang riguardi solo una minoranza dei giovani trascurati, è necessario comprendere il percorso che porta dalla trascuratezza al coinvolgimento in una gang e all’affiliazione a pari devianti, poiché la vicinanza a gruppi devianti aumenta il rischio di violenza influenzando gli esiti relazionali e di salute mentale (Iratzoqui, 2018).
In questa revisione inoltre erano presenti solo due studi che hanno indagato la relazione tra neglect e violenza nelle relazioni di coppia, che hanno prodotto però risultati contraddittori. Ciò differisce dai risultati di ricerche più ampie sulle relazioni sentimentali tra adolescenti e giovani adulti, le quali mostrano che il maltrattamento infantile aumenta il rischio di violenza da parte del partner nelle relazioni di intimità e una peggiore qualità della relazione (Karsberg et al., 2019).
In conclusione, le ricerche condotte finora presentano molte incongruenze e debolezze metodologiche; data l’importanza delle relazioni tra pari nello sviluppo degli adolescenti e gli effetti deleteri della trascuratezza emotiva e/o fisica su molteplici esiti, l’argomento di questa revisione merita di essere approfondito. È necessario proseguire gli sforzi per comprendere l’impatto di questa forma molto diffusa di maltrattamento anche al fine di migliorare la pratica clinica.
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Bibliografia
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