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Rischio di Ictus e Trascuratezza nell’Infanzia

Rischio di Ictus e Trascuratezza nell'Infanzia: un recente studio indaga l'associazione tra trascuratezza nell'infanzia e ictus.

Di Serena Mancioppi

Pubblicato il 01 Ott. 2012

Aggiornato il 16 Nov. 2021 13:15

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Rassegna Stampa - State of Mind - Il Giornale delle Scienze Psicologiche

Diversi studi si sono occupati della correlazione tra la trascuratezza nell’infanzia (neglect) e il rischio di sviluppare un gran numero di disturbi psichiatrici in età adulta. Un recente studio condotto al Rush Alzheimer’s Disease Center del Rush University Medical Center è invece uno dei pochi che ha esaminato l’associazione tra neglect e ictus età adulta

La ricerca ha coinvolto 1.040 soggetti, di almeno 55 anni e senza demenza, che partecipavano al Memory and Aging Project. Il sondaggio si è focalizzato retrospettivamente sulla relazione tra i soggetti e i loro genitori nell’infanzia con lo scopo di definire la qualità delle relazioni e la presenza di abusi fisici o emotivi, sentimenti di sicurezza e amore o al contrario di trascuratezza e paura; lo studio ha incluso anche variabili relative alla condizione economica familiare e a eventuali separazioni o divorzi.

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 Nell’arco di tre anni e mezzo 257 partecipanti allo studio sono morti, di questi 192 hanno subito un autopsia cerebrale che rivelasse la presenza di ictus: in base ai risultati dell’autopsia un totale di 89 persone aveva i segni di un ictus.

Lo studio ha rivelato che il rischio di ictus è quasi tre volte superiore in coloro che hanno sperimentato un livello moderatamente elevato di abbandono emotivo dell’infanzia, rispetto a chi invece ha sperimentato un livello moderatamente basso. I risultati sono stati confermati anche dopo aver considerato fattori come il diabete, l’attività fisica, il fumo, l’ansia e problemi cardiaci.

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Questi risultati vanno a sommarsi a un sempre maggior numero di evidenze che suggeriscono come le esperienze relazionali traumatiche nei primi anni di vita abbiano un influenza sullo sviluppo di malattie fisiche e comuni malattie croniche anche nella vecchiaia.

I ricercatori segnalano però anche un limite dello studio, infatti la rievocazione di memorie traumatiche a distanza di così tanti anni dal periodo in cui gli eventi si sono verificati può essere poco accurata.

 

 

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Serena Mancioppi
Serena Mancioppi

Psicologa Psicoterapeuta Sistemico Relazionale e Cognitivo-Evoluzionista

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