expand_lessAPRI WIDGET

Conseguenze del cyberbullismo legato all’aspetto fisico nelle vittime adolescenti

Una recente ricerca suggerisce che il cyberbullismo nelle ragazze adolescenti aumenta l'insoddisfazione corporea e colpisce l'autostima

Di Anna Boccaccio

Pubblicato il 26 Nov. 2024

Cyberbullismo e insoddisfazione corporea

Il termine cyberbullismo o bullismo online fa riferimento a un insieme di comportamenti intimidatori e violenti, condotti in modo reiterato e intenzionale, attraverso computer, smartphone e ogni dispositivo dotato di connessione a internet (Akbar et al., 2020). Cyberbullismo e bullismo, per così dire, vis-à-vis si basano su uno squilibrio di potere tra perpetratori e vittime, ma il primo è contraddistinto da fattori peculiari, come anonimato, rapidità nella comunicazione e nella circolazione di informazioni sulla vittima e possibilità di raggiungere un ampio pubblico (Patchin & Hinduja, 2010). Secondo alcuni studi, vittime principali sono le donne, mentre più spesso gli uomini ne sono autori (Sun et al., 2016). 

Quali conseguenze? Gli studi evidenziano una maggiore vulnerabilità degli adolescenti rispetto a problemi di salute mentale, tra cui fobia sociale, ansia generalizzata, depressione, insoddisfazione corporea, condotte alimentari disordinate, autolesionismo e tentativi di suicidio (Salazar, 2021). Alcune ricerche, in particolare, rivelano una relazione di reciprocità tra cyberbullismo e insoddisfazione corporea: le vittime tendono a interiorizzare feedback negativi sul loro aspetto fisico ricevuti online, sperimentando di conseguenza minore autostima, insoddisfazione corporea e sintomi depressivi; inoltre, gli adolescenti con elevata insoddisfazione corporea hanno più probabilità di cercare feedback sui social media, incappando in commenti negativi e critiche in grado di esacerbare l’insoddisfazione per la propria immagine corporea. In tale circolo vizioso, cyberbullismo e insoddisfazione corporea si rafforzerebbero a vicenda, associandosi anche a un maggiore rischio anche di disturbi alimentari (Holland & Tiggemann, 2016). 

Cyberbullismo legato all’aspetto fisico

Questa particolare declinazione del cyberbullismo è il cyberbullismo legato all’aspetto fisico, che comporta molestie e critiche espresse online in merito a caratteristiche quali peso, forma del corpo e tratti del viso (Berne et al., 2014). Si tratta della forma di bullismo più frequentemente sperimentata dalle adolescenti e associata a un aumento di disagio emotivo, alla riproduzione sociale di canoni estetici idealizzati o negativi, a una intensificazione delle preoccupazioni e dell’insoddisfazione per la propria immagine corporea (Cassidy et al., 2009; Frisén & Berne, 2020; Salazar, 2021). Le ricerche mostrano che le ragazze sarebbero maggiormente prese di mira per peso e forma fisica, mentre i ragazzi per la loro muscolosità, con tassi più elevati di depressione, preoccupazioni per l’immagine corporea e minore autostima per le adolescenti (Berne et al., 2014).

Rispetto alla vittimizzazione informatica in generale, il cyberbullismo legato all’aspetto fisico avrebbe un impatto maggiore sul benessere psicologico delle adolescenti, sia in termini di ridotta soddisfazione e vergogna per il proprio aspetto, sia per una più profonda interiorizzazione degli ideali mediatici di bellezza e magrezza (Frisén & Berne, 2020).

Uno studio sul tema

A fronte della scarsa mole di studi sul fenomeno del cyberbullismo legato all’immagine corporea, una ricerca australiana ha recentemente esplorato gli effetti di tale forma di cyberbullismo sulle ragazze adolescenti (Prince et al., 2024). Un campione costituito da 336 individui che si identificavano come donne, di età compresa tra 14 e 18 anni, ha risposto online ad alcuni questionari di autovalutazione tra marzo e giugno 2023.

Le scale somministrate sono state: il Berlin Cyberbullying-Cybervictimisation Questionnaire (BCyQ), il Body Shape Questionnaire (BSQ-8), la Body Esteem Scale for Adolescents and Adults (BESAA), la Body Image Shame Scale (BISS), la Body Appreciation Scale-2 (BAS-2) e il Child Eating Disorder Examination Questionnaire (chEDE-Q8).

I ricercatori hanno rilevato le seguenti variabili:

  • categorizzazione delle partecipanti entro tre ruoli: bulle, vittime e astanti rispetto al cyberbullismo legato all’aspetto;
  • elementi dell’aspetto fisico presi di mira: forma del corpo, dimensioni del corpo, attributi specifici (ad esempio, i seni), disabilità, cambiamenti nell’aspetto, caratteristiche del volto, abbigliamento o stile, colore della pelle, età e tonicità corporea o muscolosità;
  • desiderio di cambiare il proprio aspetto attraverso procedure chirurgiche e cosmetiche, come rinoplastica e chirurgia estetica del seno;
  • soddisfazione corporea, apprezzamento e accettazione del proprio corpo;
  • autopercezione e autostima rispetto all’immagine corporea;
  • vergogna per la propria immagine corporea;
  • sintomatologia dei disturbi alimentari.

Nel complesso, le adolescenti bersaglio di cyberbullismo legato all’aspetto fisico hanno mostrato più elevati preoccupazione per la propria immagine corporea, vergogna riguardo al proprio corpo e sintomi di disturbi alimentari, associati a minori livelli di autostima e apprezzamento per il proprio corpo. Il cyberbullismo che prende di mira l’aspetto fisico è risultato, inoltre, associato a un maggiore desiderio nelle adolescenti di modificare il proprio aspetto fisico mediante procedure cosmetiche, chirurgiche, dieta, esercizio fisico e cambiamento dell’auto-presentazione (ad esempio, nuovo taglio di capelli, trucco diverso o nuovo outfit).

Il gruppo di ricerca sottolinea che, alla luce della letteratura esistente, la tendenza a modificare il proprio aspetto fisico costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di un’immagine corporea negativa, ridotta autostima e maggiore vulnerabilità ai sintomi dei disturbi alimentari (Berne et al., 2014). In aggiunta, le pressioni sociali che spingono a conformarsi ai canoni estetici dominanti sono associati a comportamenti patologici di controllo del peso e modelli alimentari disordinati (Fardouly et al., 2015). 

In altri termini, il cyberbullismo che ha come bersaglio l’aspetto fisico delle vittime sembra ricoprire un ruolo dominante sia nel desiderio di modificare il proprio corpo, anche a costo di procedure invasive, sia in un ridotto benessere psicologico delle adolescenti

Ulteriori studi potranno svelare il potenziale dannoso di tali esperienze di vittimizzazione online, nell’ottica di promuovere programmi che incoraggino comportamenti online positivi e strategie per proteggere il benessere mentale degli adolescenti.

Si parla di:
Categorie
SCRITTO DA
Anna Boccaccio
Anna Boccaccio

Redattrice di State of Mind

Tutti gli articoli
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
CONSIGLIATO DALLA REDAZIONE
Bullismo e cyberbullismo quali cambiamenti durante la pandemia
Bullismo scolastico e cyberbullismo durante la pandemia Covid-19

I cambiamenti scolastici e la maggiore attività online durante la pandemia possono aver influenzato in qualche modo in fenomeno del bullismo tra gli studenti?

ARTICOLI CORRELATI
Bullismo e cyberbullismo quali cambiamenti durante la pandemia
Bullismo scolastico e cyberbullismo durante la pandemia Covid-19

I cambiamenti scolastici e la maggiore attività online durante la pandemia possono aver influenzato in qualche modo in fenomeno del bullismo tra gli studenti?

Figli di Internet 2022 di Matteo Lancini e Loredana Cirillo Recensione Featured
Figli di internet (2022) di Lancini e Cirillo – Recensione del libro

Il volume "Figli di Internet" affronta il tema dei videogiochi, dei social network, delle relazioni virtuali, del cyberbullismo tra gli adolescenti

cancel